In Italia, Frenexport vuol dire Blade, Kay, Levinson, Diamond, DBZ. Marchi storici o innovativi che hanno conquistato velocemente il cuore di molti chitarristi. Ma Frenexport è anche proprietaria del giovane e promettente brand Soundsation.
Frenexport, l'11 novembre 2012, sarà a Second Hand Guitars e metterà a disposizione il meglio della sua distribuzione per i visitatori. Tra le offerte e le dimostrazioni, non ultima la possibilità di lasciare lo stand Frenexport con un centone in tasca! Ce ne parla Daniele Galassi.
Manca poco all'evento e non tutti i visitatori hanno il tempo di "studiare". Che cosa è Frenexport e soprattutto "chi" sarà Frenexport allo stand di SHG?
Frenexport SpA, sul mercato dal lontano 1976, è importatore e distributore esclusivo per l’Italia di prestigiosi marchi come Kay, Blade, Levinson, Bedell, DBZ, Diamond. Alcuni di questi brand, per esempio Blade o Kay, hanno alle spalle un passato glorioso e sono considerati dei cult da amatori e professionisti. Altri, come DBZ, Diamond o Bedell, rappresentano il nuovo che si affaccia su un mercato sempre più affollato. Ma non solo: come azienda stiamo lavorando con crescente sforzo alla nostro brand Soundsation, nato nel 2005, che consta ormai di centinaia di prodotti e decine di linee che coprono MI, audio, DJ gear e accessoristica.
Quanto al “chi”, saremo presenti io in qualità di product manager/specialist e Romano Frenquelli, anch’egli product manager nonché vice-presidente di Frenexport. Come product manager seguo personalmente il brand Soundsation con particolare riferimento al settore strumenti a corda/amplificazione, sono pertanto ben contento di partecipare in prima persona alle occasioni come SHG.
Con la nuova location, il Forum di Assago, cambierà in qualche modo il vostro approccio alla fiera?
Come sempre moduleremo l’esposizione in funzione degli spazi, siamo ancora in fase di studio. Spero però che si possa fare del sano rumore!
Un visitatore ti si avvicina allo stand, dà uno sguardo intorno e ti chiede "allora, cosa abbiamo qui?"
Cosa vedremo a SHG? Sicuramente chitarre, bassi e amplificatori dei brand importati e distribuiti in esclusiva, quindi chitarre elettriche Blade e DBZ, chitarre acustiche Bedell e Levinson, amplificatori valvolari Diamond. Ma anche un folto gruppo di prodotti targati Soundsation tra cui i nuovi combo e testate valvolari per chitarra della serie Camden e la minitestata per basso Heartquake-500 in classe-D. Last but not the least, ci saranno informazioni sulle promozioni in corso, come il Cash Back su DBZ guitars che prevede il rimborso di 100 euro cash direttamente all’acquirente nel caso scelga di comprare una chitarra tramite uno dei nostri centri DBZ.
Immagino che il posizionamento degli oggetti e dei cartelli ai tavoli sia strategico. Cosa sarà la prima cosa che i visitatori vedranno arrivati al vostro stand?
Non saprei davvero, la cosa si deciderà il sabato una volta in loco. Sicuramente sarà uno stand semplice, con chitarre e amplificatori già collegati. Perché onestamente non riesco a concepire una fiera dove lo strumento (specialmente quello elettrico) non possa essere provato, naturalmente nel rispetto dei decibel imposti. In questo senso sono rimasto molto perplesso sull’ultima edizione del Musik Messe di Francoforte: era praticamente un’edizione “muta”, i volumi imposti erano talmente bassi che alcuni espositori nemmeno collegavano gli amplificatori. Evidentemente, memori di edizioni particolarmente moleste sotto il profilo della pressione sonora, sono state disposte misure draconiane. Niente a che vedere col girone infernale della fiera di Shanghai, dove il caos regna incontrastato e posso provare di tutto a volumi che non conoscono vergogna!
Tutti parlano di crisi e noi invece festeggiamo in fiera, quali sono le vostre aspettative per lo show e per l'immediato futuro?
Fare previsioni, anche a breve termine, è diventato davvero un’operazione da cartomanti. La congiuntura economica negativa ormai trascende i confini nazionali, e le interrelazioni tra varie economie impongono valutazioni di stampo sistemico oggi oltremodo complesse. Ricordiamoci che mai come quest’anno si è paventata la possibilità di frantumazione della moneta unica, prima definita “irreversibile”, poi “a rischio implosione” e poi di nuovo “irreversibile”. Tutta questa incertezza non aiuta. Ma contiamo che i segnali positivi intravisti al NAMM di Los Angeles nel 2011 possano tradursi in spinte dello stesso segno anche nel vecchio continente quanto prima.
Virando sul concreto, una fiera come SHG rappresenta secondo me quello che serve oggi: uno spazio espositivo molto targettizzato e accessibile, che offre alle aziende partecipanti un rapporto costi/benefici appetibile e al pubblico la possibilità di toccare con mano quello che il mercato offre.