di redazione [user #116] - pubblicato il 31 ottobre 2012 ore 10:30
Tanti strumenti, ma anche tanto da imparare. Per chi avesse intenzione, l'11 novembre 2012, di lasciare il Forum di Assago con una chitarra in più e con una buona prospettiva di farla cantare a dovere, una visita allo stand della Music Production and Dance Academy è d'obbligo. Ecco cosa troverà.
Strumenti, sì, ma non solo. Possedere uno strumento da urlo senza saperlo suonare come si deve può far piangere il cuore, ecco allora che entra in gioco la faccia didattica di Second Hand Guitars. Per gli affamati di tecnica, teoria, stile e tutto quello che c'è intorno alle professioni musicali, in fiera sarà presente anche MA Europe, accademia che vanta certificazioni internazionali per i propri studenti e strutture al top.
Per chi avesse intenzione, l'11 novembre 2012, di lasciare il Forum di Assago con una chitarra in più e con una buona prospettiva di farla cantare a dovere, una visita allo stand della Music Production and Dance Academy è d'obbligo. Ecco cosa troverà.
Manca poco all'evento e non tutti i visitatori hanno il tempo di "studiare". Che cosa è la Music Production and Dance Academy e soprattutto da chi sarà rappresentata in fiera? MA Europe rappresenta da parecchio tempo una realtà unica ed estremamente innovativa nel panorama nazionale grazie a una visione moderna di quella che è la didattica della musica, della production e della danza. Fondata dai Soci Fondatori sulla base di esperienze internazionali decennali tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, grazie a uno staff di professionisti, collaboratori e docenti di assoluto profilo, ha saputo ritagliarsi in questi anni un ruolo di primissimo ordine. Sin dagli albori la magnifica struttura di quasi 1500 mq spicca per gli allestimenti curati ed estremamente professionali includendo numerose aule, sale prova, studio di registrazione, aule per la danza e lo splendido auditorium, vero e proprio cuore della struttura oltre che teatro di clinics e dimostrazioni di alcuni tra i più grandi nomi della musica mondiale quali Billy Cobham, Gregg Bissonette, John Petrucci, Stu Hamm, Billy Sheehan, Stef Burns, Howard Jones, Ian Paice e innumerevoli altri. Grazie alle molteplici collaborazioni internazionali, MA è stato il primo istituto privato in Italia a rilasciare dal 2006 l'oramai celeberrimo Bachelor of Arts, diploma valido in tutta la U.E. e rilasciato da Middlesex University of London, in una collaborazione triangolare tra Middlesex, ACM di Guildford (UK) e MA. Oggi questa vocazione è rafforzata grazie alle nuove normative europee legate al Trattato di Lisbona e ad un ruolo chiave nella diffusione delle certificazioni europee grazie ai propri rapporti esclusivi con ACM, University of Essex , Musicians Institute ed Edexcel (Ente Certificatore).
Con la nuova location, il Forum di Assago, cambierà in qualche modo il vostro approccio alla fiera?
Certamente trattasi di una location ancora più raggiungibile e di grande profilo internazionale. Da parte nostro non mancheranno l’impiego e la professionalità che da sempre contradistinguono il nostro team.
Un visitatore ti si avvicina in fiera, dà uno sguardo intorno e ti chiede "allora, cosa c'è di speciale qui?"
Un gruppo di professionisti che si impegnano ogni giorno per dare opportunità ai propri talenti. Per cui non solo didattica ma opportunità professionali (soprattutto grazie al nostro Centro Sviluppo Artisti) e la possibilità di fare parte di un network leader a livello internazionale.
Immagino che il posizionamento degli oggetti e dei cartelli ai tavoli sia strategico. Quale sarà la prima cosa che i visitatori vedranno arrivati al vostro stand?
Probabilmente quello che ci contraddistingue, ovvero un approccio internazionale così come il nostro DNA anglosassone. Ma anche tanto calore umano e attenzione alle esigenze dei singoli.
Tutti parlano di crisi e noi invece festeggiamo in fiera, quali sono le vostre aspettative per lo show e per l'immediato futuro?
Da parte nostra non ci possiamo certo lamentare, tuttavia siamo pienamente consapevoli circa le difficoltà del mercato. Nel nostro piccolo abbiamo iniziato tanti anni fa una politica di “internazionalizzazione” e di rottamazione di una certa mentalità feudale che frena lo sviluppo de nostro Paese. Continueremo su questa strada, certi che sia l’unica percorribile. E non a caso i risultati ci danno ragione!