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I partner tecnici di SHG e RS: Reference Laboratory
I partner tecnici di SHG e RS: Reference Laboratory
di [user #116] - pubblicato il

Anche nel 2012, Reference è partner tecnico di Second Hand Guitars e Ritmi Show. I cavi Reference cableranno tutti i palchi e i microfoni Audix riprenderanno tutti gli strumenti, gli amplificatori e le voci dei vocalist. Angelo Tordini ci racconta i suoi prodotti e le sue iniziative per lo show.
La qualità dei cavi Reference è ben nota ai musicisti, che hanno imparato a riconoscere l'importanza di un buon cavo per collegare i propri strumenti tra loro e preservare così quegli investimenti che sono i vari pedali, chitarre, amplificatori, batterie e microfoni. Angelo Tordini si è posto la missione di far conoscere ai musicisti il peso di un cavo all'interno di un setup e per questo cablerà tutti i palchi di SHG 35 e Ritmi Show 2, riconfermandosi partner tecnico della fiera dopo il successo dell'edizione scorsa.
In aggiunta, quest'anno Reference Laboratory fornirà anche i microfoni che riprenderanno i cantanti, gli amplificatori e le batterie presenti in fiera. Si tratta della linea di microfoni Audix, eccezionali apparecchi che, grazie a tecnologie all'avanguardia e una filosofia costruttiva fuori dal coro, permettono di restituire timbri naturali rispettando al massimo i segnali originali e quindi i suoni veri dei musicisti.
Angelo ce ne parla in un'intervista, raccontandoci anche delle iniziative promosse per SHG sui palchi e al suo stand.

I partner tecnici di SHG e RS: Reference Laboratory

La grossa novità di quest'anno da parte vostra sta nei microfoni Audix, che riprenderanno strumenti e cantanti in fiera. Ce li presenti?
Audix sfrutta una tecnologia che si ispira alla riproduzione della VLM (very low mass, valore più basso della massa). Su questo principio, da anni ha costruito tutta una sua ricerca con il risultato che, con un microfono Audix, un cantante può sentire la sua voce tale e quale, sul serio.
Quando tengo dei seminari, spesso noto che i cantanti sono portati a scegliere i soliti microfoni standard del mercato senza curarsi se questi rispettino o meno il loro timbro. Quando faccio fare dei blind test sui microfoni a un cantante, chiedendogli di badare a riconoscere il microfono più fedele al suo timbro, viene fuori che lui in realtà non ha mai ascoltato la propria voce, soffermandosi a identificarla nel prodotto delle sue registrazioni in studio, quindi già filtrata da un pop filter, un microfono, un mixer eccetera. Ascoltare la propria voce si può solo fare in acustico: c'è un trucco che consiste nell'avvicinare le due mani ai lati della testa, all'altezza delle orecchie e a tre dita di distanza, e cantare. Un microfono dovrebbe riprodurre almeno le frequenze che il cantante sentirà con questo sistema. È quello che succede con gli Audix.
Dei modelli che porteremo in fiera, l'OM2 è ispirato allo Shure SM58, l'OM3 al Beta 58.
L'OM7 è per palchi particolarmente chiassosi: se il mixer è buono, tiri su il preamplificatore, il segnale viene letto alto e il microfono si difende molto bene. Puoi addirittura passare la mano col microfono sul monitor del palco, non accade nulla perché la sua sensibilità è molto attenta al feedback.
L'OM6 è l'unico della gamma con una piccola enfasi sulle frequenze basse per adattarsi meglio alle voci femminili.
L'OM5 è per voci molto leggere che hanno bisogno di una gran gestione dinamica in termini di cambi di volume con la voce durante il canto, quindi opposto all'OM7, ma lì devi starci attento coi monitor da palco.
Una novità favolosa è l'F50, un microfono che reagisce con maggior vigore su qualsiasi voce, mettendoci più dinamica (ha una soglia di livello più alta rispetto ai normali microfoni, ha più segnale) e poi non è medioso, è quasi flat.
Gli Audix saranno sui palchi di SHG collegati a un cavo Reference RMC01 e allo stage box che legge gli stessi valori di induttanza del cavo. Vale a dire che al mixer, se sbagli, non c'è il "collo di bottiglia".

Sui palchi della fiera ci saranno due tipi di kit microfonici per batteria, entrambi Audix. Cosa cambia tra i due modelli DP7 e FP7?
La differenza sta nel prezzo ma la FP7, la serie più economica, parte comunque da un livello medio alto di professionalità.
Audix è nata nel mondo grazie proprio ai microfoni per batteria, e le è stato riconosciuto il pregio di aver ottenuto la migliore ripresa di batteria/cassa.
Il punto di forza della serie Fusion, la FP, è che i microfoni danno una bella punta, più che il gonfiore: quando avrai accordato per bene la batteria, al fonico manderai il tuo suono vero e non un suono ingrossato che qualche microfono va a prendere chissà da dove come per magia nera. Negli anni '50 una microfonazione così andava, ma oggi se compro una batteria brillante e definita da 8mila euro per la sua "punta", tu perché devi darmi il suono gonfio?
La differenza essenziale tra la Fusion e la D è che al posto del D6 c'è L'F6 e al posto del D5 c'è l'F5, ma entrambi hanno i requisiti della serie professionale. Sarebbe come una Berlina prodotta da Ferrari, che ne conserva comunque caratteristiche e DNA.

Nel programma degli eventi di SHG e Ritmi Show spicca una grossa dimostrazione firmata Reference, ce ne parli?
Ci saranno 85 minuti con dei generosi musicisti professionisti quali Walter Donatiello alla chitarra acustica, Steve Saluto alla chitarra elettrica, Steve Angarthal alla chitarra elettrica metal. Avremo anche Vicio dei Subsonica, che nel suo ultimo album ha usato anche un Source Audio Bass Envelope Filter.
Ci sarà poi un gruppo formatosi amichevolmente sotto il nostro nome, la Reference Guest Band composta da Paolo Pellegatti alla batteria, Steve Angarthal alla chitarra, docente, musicista noto e referente dei nostri workshop, Masha Mysmane alla voce, Marco Albanese al basso.
La band chiude lo spettacolo appena dopo la dimostrazione dell'Hot Hand 3 da parte di Steve Angarthal, mentre alle 15:15 apre Paolo Pellegatti che mostra perché ha scelto i microfoni Audix con cavi Reference.

Cosa vedremo, invece, al vostro stand?
Al nostro stand c'è una pedana e lì verranno gli amici che non potranno essere sul palco grande per far sentire pedali, e cavi.
Saremo disponibili per quelli che abbiamo chiamato "incontri ravvicinati", dove i visitatori potranno sentire la vera differenza con la propria strumentazione e i nostri cavi facendo dei test a/b cambiando il nostro cavo col loro e sentendosi in monitor.
Bisogna rendersi conto che il cavo è un'antenna, e come tale il suono ne è influenzato perché può acchiappare tutte le interferenze dell'ambiente. Ogni musicista deve imparare a scegliere il cablaggio per il proprio setup non per sentito dire, non deve prendere per buone nemmeno le nostre parole sui cavi Reference: che testi tutto!
interviste reference laboratory ritmi show 2 second hand guitars 35
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