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FX Case Looper 2.0: programmi all’italiana
FX Case Looper 2.0: programmi all’italiana
di [user #16167] - pubblicato il

Parliamo sempre volentieri del made in Italy, soprattutto quando abbiamo a che fare con prodotti ben realizzati e curati come il Looper FX Case, giunto alla sua seconda versione con nuove features e un look rinnovato.
FX Case, piccolo laboratorio di Pistoia che sforna da tempo effetti e processori per chitarra elettrica di ottima qualità, ha dato alla luce poco più di due anni fa la prima True Case Programmable. Abbiamo avuto il piacere di testare la versione Looper 2.0, che racchiude tutta la versatilità e la potenza di calcolo della True Case in un formato adatto alle comuni pedaliere.

È necessaria una breve introduzione sulla categoria di prodotto.
Il looper è semplicemente un’interfaccia che permette di gestire in maniera più comoda gli effetti, soprattutto quando sono numerosi, trasformando in true bypass quelli che non lo sono già. Le versioni più complesse di looper sono equipaggiate, come in questo caso, con un processore che permette di salvare dei preset trasformando di fatto la pedaliera in un multieffetto composto di tante stompbox.

FX Case Looper 2.0: programmi all’italiana

Il Looper Programmable 2.0 è realizzato in solido alluminio è curato nei minimi dettagli, partendo dalle serigrafie, passando per gli switch fino ai LED che contornano ogni pulsante, indicando con colorazioni diverse le varie funzioni. Otto loop, con possibilità di espansione a un massimo di dodici componibili fino a formare dieci bancate da otto preset l’una, per un totale quindi di ben ottanta patch.

Sul pannello posteriore troviamo tutte le connessioni del caso, molte a dire il vero. Oltre agli otto send e return e la connessione per il loop effetti dell’amplificatore, tre le porte MIDI per gestire macchine che comunicano attraverso questo protocollo. Ovviamente oltre input e output (stereo) l’ingresso per pedale d’espressione e l’uscita TAP tempo.
È già decisamente ricca vista così la dotazione di bordo, ma a questa si aggiungono le due uscite in grado di pilotare fino a quattro funzioni di un amplificatore, per esempio cambio canale, attivazione riverbero e boost.

FX Case Looper 2.0: programmi all’italiana

Grazie alle comode istruzioni e alla semplicità di utilizzo, inserire all’interno della propria strumentazione il Looper Programmable 2.0 è davvero semplice. Senza difficoltà si riesce a far comunicare effetti e amplificatore. Collegati i numerosi cavi del setup basta accendere il looper per essere piacevolmente colpiti dai numerosissimi LED (tre per ogni switch) posizionati sul pannello frontale.
Qui la faccenda si fa molto più semplice e intuitiva rispetto al pannello posteriore.
Troviamo gli otto pulsanti che richiamano direttamente i loop o i preset e i cinque adibiti a bank up/down, TAP tempo, mode e store. Infine, quattro LED singoli indicheranno la funzione attivata dell’amplificatore mentre il grosso display a matrice di LED ci fornirà tutti i dettagli riguardanti la patch selezionata.

Com'è intuibile, ci vuole più tempo a descrivere le funzioni che a metterle in pratica, proprio perché questo looper è davvero ricco di features e non vogliamo lasciarcene sfuggire nemmeno una.
Di serie troviamo il buffer in ingresso, per fare in modo che il segnale della chitarra non perda nulla in termini di frequenze durante il suo percorso all’interno della catena. Ovviamente, in caso si utilizzino pedali già dotati di buffer, si potrà escludere quello on-board tramite interruttore.

Questo FX Case, nonostante l’aspetto super professionale, è comunque un prodotto quasi del tutto artigianale, quindi personalizzabile su richiesta. Al modello base infatti si potranno aggiungere la modalità Reverse e la Switchless. La prima permette di invertire la posizione di due o quattro loop, posizionando magari un compressore prima o dopo il wah o un chorus prima o dopo il send-return dell’amplificatore. La seconda funzione permette di cambiare patch senza il minimo rumore. Questo grazie ai relay con scambio metallico che viene aperto e chiuso eliminando i click avvertibili in genere con livelli di gain alti.

FX Case Looper 2.0: programmi all’italiana

Come dicevamo sorprende, nonostante la grande quantità di funzioni, la facilità con cui si può utilizzare il Lopper Programmable 2.0. Grazie anche alle colorazioni diverse a seconda delle funzioni, in un attimo si potrà passare dalla modalità automatica a quella manuale. Con pochissime mosse si può creare da zero un nuovo preset e non si incontrano grossi problemi nemmeno nella gestione di amplificatori con switching a relay né con apparecchiature MIDI. Abbiamo impiegato meno di un pomeriggio per incastonare nella pedaliera e iniziare a usare questo comodissimo controller.
Il prezzo di partenza è sicuramente interessante, poco al di sopra dei 500€, una cifra che può trasformare una grossa pedaliera che costringe a frequenti tip tap in un setup davvero professionale. Un sistema quasi indispensabile per chi vuole comunque mantenere numerose stompbox all’interno del flightcase senza rinunciare alla comodità del digitale, a patto però di allargarne un po’ le dimensioni, anche se tutto sommato il Looper è abbastanza compatto.
controller fx case looper 2.0
Link utili
FX Case
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di jebstuart [user #19455]
commento del 06/02/2013 ore 08:32:05
Conosco questo Produttore, che ho contattato più volte per mail e trovato una persona molto gentile, disponibile e competente.
Fa cose bellissime - tra tutte massimamente le pedalboard - ma che, pur valendo fino all'ultimo cent di quel che costano, restano un po' costose per un target medio di acquisto.
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Bello, bello, da farci un ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 06/02/2013 ore 08:36:14
Bello, bello, da farci un pensierino sicuramente in futuro!!
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Bellissimo prodotto
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 06/02/2013 ore 09:38:06
di taglio sicuramente professionale....e di prezzo conseguente.
Se si pensa a tutte le caratteristiche: midi, switch-analogici, 8 loops, tap etc etc, il prezzo appare del tutto proporzionato. Purtroppo però, dato il periodo che stiamo vivendo...
un attrezzo del gener è un progetto commercialmente ambizioso, che rischia di avere mercato solo presso i professionisti (che sono comunque una stretta minoranza nel mercato degli strumenti musicali).
Io da un anno e mezzo, ho acquistato uno switcher simile (ma senza midi)...sempre di una casa italiana. L'ho pagato una sciocchezza.... perchè il produttore ha chiuso già da tempo!!!...eppure è uno strumento impeccabile, sembra di avere un sistema di Bob Bradshaw....e fino a qualche tempo fa, riempiva anche le pagine di accordo.
Morale: grande orgoglio nazionale per FX-Case, che conosco e apprezzo senza riserve...ma qualche perplessità per un mercato difficile e congestionato (per non parlare poi della crisi...)
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Re: Bellissimo prodotto
di gigius [user #32013]
commento del 06/02/2013 ore 19:31:28
Si, sono d'accordo con te. L'aggeggio è interessante, ma la spesa è giustificata solo nel caso il resto della strumentazione lo giustifichi. Se spendo 500 € per il looper poi almeno spendo 5/600 € per time factor e mod factor di eventide, 150 di case, 200 di cavi, poi 700/800 di distorsori e 1000 per un jazz chorus 120 e mettine altri 1000 per completare l'opera (se bastano).
La mia strato costava 450 € e il mio sudatissimo ampli la bellezza di 700.
Dopo questa carrellata di numeri credo che continuerò a guardare questo bellissimo prodotto dalla vetrina di un negozio e mi iscriverò ad una scuola di ballo (ma che costi poco...) per imparare il tip tap del chitarrista.
Rispondi
Re: Bellissimo prodotto
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 07/02/2013 ore 08:48:36
....oppure, come me, ti trovi una Midione sx9 usata (Midione ha chiuso) a 130 €.
Per la cronaca, io suono (per lo +) una Squier cinese (anche se pesantemente modificata), una testata Marshall Dsl comprata usata (valore 600 €...sudatissimi), e (parecchi) pedali.
Mi vanto di NON possederne neanche uno "boutique"...ed infatti sono stati tutti reperiti usati, nel tempo ed a seconda delle necessità, su mercatino.
Il mio delay è un Marshall echohead pagato (usato) 40 €.
Come vedi...sei ancora più d'accordo (di Accordo?) con me, di quanto tu pensassi...
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Re: Bellissimo prodotto
di gigius [user #32013]
commento del 07/02/2013 ore 09:28:56
ecciairggioneanchete... però la midione sx-9 è sparita! si trovano solo le flx-8 e le fsx-32 che sono un po' più care, stanno sui 200/250. Non è fantascenza, ma di certo non sono 3 € e non ho voglia di spenderli ora. Quando sarà! :-)
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Ne vale la pena
di palets74 [user #34259]
commento del 06/02/2013 ore 10:58:
Sono d'accordo che il prezzo (più che giustificato) sia comunque non basso in assoluto. Aggiungo però che un oggetto di questo tipo è veramente utile (ne posseggo uno simile). Se cominci a suonare con un combo a 3 canali e due o tre pedalozzi (un overdrive, chorus, delay in s/r) un "aggeggio" del genere è comodissimo, ti evita di saltare qua e là e di sfruttare al meglio tutte le combinazioni possibili di effetti/distorsioni. Usando i suoni dei tuoi pedali preferiti.
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Anch'io ho una pedal board ...
di Salvog [user #26748]
commento del 07/02/2013 ore 08:28:
Anch'io ho una pedal board FX case fornita di alimentatore, un buon prodotto tutto sommato:

"costoso" per ciò che effettivamente rappresenta.

Note negative?

Qualche rifinitura ed Il tipo di cavetteria approssimativo ricevuto per alimentare

i pedalini: scadente.

Unica cosa si richiede al particolare postato da te che a primo acchito sembra

essere un completo ed ottimo prodotto: Affidabilità.

Salvo.
Rispondi
Re: Anch'io ho una pedal board ...
di morgan64 [user #22548]
commento del 07/02/2013 ore 10:01:18
io sono passato dalla prima tcp 1 alla tcp2 per tutte le migliorie che sono state apportate e devo dire che per il cospicuo numero di pedali che haime' debbo usare per via del genere musicale che faccio,è stata la più bella e funzionale soluzione che avessi potuto chiedere senza andare a cose megacostose e sopratutto senza dover per forza ricorrere al mercato estero. viva il made in italy evviva Claudio e la sua FX CASE!!!
vai al link 2207520000.1360228267&type=3&theater
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Re: Anch'io ho una pedal board ...
di Salvog [user #26748]
commento del 07/02/2013 ore 10:14:48
"viva il made in italy"

Si!

Questo senz'altro e senza alcun dubbio!
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Costi
di Nemo [user #713]
commento del 07/02/2013 ore 16:12:26
Io credo, come già hanno scritto in molti, che la qualità del lavoro sia sicuramente alta, commisurata alla passione.
Il ragionamento però prosegue chiedendosi chi si possa permettere di spendere più di mille euro per una pedaliera (considerato il costo dei singoli pedali, l'eventuale manutenzione, le spese di viaggio/spedizione ecc ecc). Forse in questo come in molti altri settori è arrivato il momento di affiancare all'assoluta professionalità e qualità dei marchi, la possibilità di avere questo tipo di progetti in formato open, consentendo a chi ha disponibilità inferiori di cimentarsi comunque (conscio della qualità inferiore che si può raggiungere).

Ecco forse è qui che manca un po' di coraggio, trovo.
Rispondi
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