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EarthQuaker Disaster Transport
EarthQuaker Disaster Transport
di [user #17844] - pubblicato il

L'affidabilità del digitale è messa a servizio del sound analogico con un delay che fa il verso ai vecchi echo a nastro e nasconde alcuni assi nella manica. Il controllo dei toni e una modulazione attivabile separatamente sono i valori aggiunti del Disaster Transport.
L'affidabilità del digitale è messa a servizio del sound analogico con un delay che fa il verso ai vecchi echo a nastro e nasconde alcuni assi nella manica. Il controllo dei toni e una modulazione attivabile separatamente sono i valori aggiunti del Disaster Transport.

Basta guardare il delay EarthQuaker per avvertirne l'animo vintage. Lo chassis in alluminio nudo e le numerose manopole in metallo donano al Disaster Transport un look da echo d'altri tempi. In effetti, la fonte d'ispirazione dello stompbox è da ricercare nei vecchi effetti a nastro, imitati con maestria grazie a un intelligente incontro tra analogico e digitale.

Il dispositivo, progettato e costruito a mano nel laboratorio statunitense di EarthQuaker Devices, è a tutti gli effetti un delay digitale, ma la porzione di suono dry non viene mai convertita e attraversa lo stompbox sempre in forma analogica. La linea di ritardo è generata digitalmente con l'intenzione di replicare il comportamento e i colori tipici del mondo analogico vintage. Il traguardo è raggiunto grazie a un pannello dei controlli completo e arricchito con un effetto di modulazione da sommare al delay per rendere ancora più avvolgenti le lunghe code.

EarthQuaker Disaster Transport

Le manopole prevedono la configurazione classica di Time, Repeats e Mix, più controllo Tone.
Il Time regola la durata del ritardo e il range resta in un ambito strettamente legato al mondo analogico. Si possono ottenere facilmente delay slapback strettissimi, ma la lunghezza massima è relativamente ridotta, avvicinando il pedale alla definizione tradizionale di "echo". La scheda tecnica parla di un tempo compreso tra i 30ms minimi e 625ms massimi. È divertente notare come, ruotando il potenziometro prima che si esauriscano le ripetizioni create, si verifichi un abbassamento o un innalzamento momentaneo del pitch a seconda che lo si muova in senso orario o antiorario.
Che lo si chiami feedback o Repeats, il secondo controllo offerto non ha segreti: con la manopola si può decidere quanto è lunga la coda del delay, gestendo il numero di ripetizioni. Tenendola al minimo, si ottiene una singola ripetizione. Procedendo in senso orario, le ripetizioni aumentano e creano una coda che svanisce sempre in maniera molto graduale e morbida. Portando il controllo verso fine corsa, il delay entra in oscillazione come un vero circuito analogico. Giocare con le ripetizioni e il feedback causato da livelli di Time più bassi è una vera goduria.
Per avere pieno controllo sul tappeto di ritardi, il controllo Mix risulta fondamentale. Tenendolo a zero si ottiene il suono dry da solo e, ruotandolo in senso orario, si arriva ad avere delle ripetizioni anche leggermente amplificate, che possono andare in distorsione quando la coda è particolarmente lunga. Il risultato, da evitare come la peste sui soliti delay digitali, qui colora gradevolmente il sound.
Il Disaster Transport, come molti altri delay sul mercato, comporta un leggero ronzio all'attivazione. Per tenerlo a bada, EarthQuaker ha dotato il pedale di un controllo Tone che scurisce le ripetizioni riducendo anche il rumore di fondo. Il potenziometro ha comunque la duplice funzione di regolare di fino il colore del delay, adattandolo alle proprie necessità. Si va da cupi tappeti soffusi a ripetizioni più brillanti e incisive, senza però arrivare alla medesima apertura del segnale dry.

EarthQuaker Disaster Transport

Qualora il forte carattere da "finto nastro" del delay non dovesse essere sufficiente, i progettisti hanno accorpato un effetto di modulazione, attivabile con lo switch apposito e controllato con due parametri.
Con il Rate è possibile gestire la velocità della modulazione. Quando si attiva l'effetto, il LED corrispondente lampeggia a tempo aiutando a tenere sotto controllo il tutto.
La manopola Depth gestisce invece l'oscillazione del pitch. Si va da leggeri chorus fino a stonature psichedeliche. Quando le ripetizioni del delay diventano più numerose, l'effetto dell'oscillazione si fa più evidente, quindi è consigliabile usare parsimoniosamente il controllo se si necessitano code più lunghe, a meno di non voler creare tappeti sonori degni di un pad elettronico.


Degli echo analogici, il Disaster Transport replica tutte le peculiarità principali, sia in senso positivo sia negativo.
Primo a saltare all'orecchio è l'ammorbidimento del suono in ingresso una volta attivato l'effetto attraverso il solido switch true bypass. Le frequenze più acute tendono ad attenuarsi leggermente. Se tale aspetto può far storcere il naso ai maniaci della trasparenza, bastano alcuni minuti d'utilizzo per rendersi conto che quella brillantezza perduta contribuisce ad ammorbidire gradevolmente il risultato finale, rendendo arpeggi e assolo meno ruvidi.
Non si segnala, invece, alcuna variazione in volume all'attivazione dell'effetto, e il controllo Mix lascia gestire agevolmente l'equilibrio generale.
Ascoltando il pedale da solo, i rumori di fondo possono turbare, ma si finirà presto per apprezzare anche quelli, ritrovandosi ad avere a che fare con uno stompbox dall'approccio vintage e dalle sonorità tutt'altro che trasparenti o brillanti. Il Disaster Transport è studiato per colorare il suono, conferirgli spessore e smussare ogni spigolo.
I chitarristi in cerca di una linea di ritardo asettica e definita farebbero bene a rivolgersi altrove. Gli amanti degli echo vintage che desiderano un sound caratterizzato e armonioso, invece, faranno bene a soffermarsi sul delay EarthQuaker.

Il pedale lavora a una tensione di 9 volt con connettore standard Boss e non prevede l'uso di batterie. Non è attualmente distribuito in Italia, ma è acquistabile direttamente online dallo store ufficiale al costo di 215 dollari.
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===Il controllo dei toni=== ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 09/07/2013 ore 08:51:34
===Il controllo dei toni===

alla fine tutta questa diatriba fra delay analogico e digitale consiste in questo.. costo 215 dollari :-D
Rispondi
Re: ===Il controllo dei toni=== ...
di giuseppe40 [user #18743]
commento del 09/07/2013 ore 20:06:53
giusto! per questo trovo che la simulazione analogica del boss dd7 sia buona..si tratta, in soldoni di ripetizioni con il tono chiuso! in ogni modo, l'ampiezza di richiesta ( ognuno di noi vuole qualcosa in particolare ) farà si che questo pedale troverà un suo spazio.
ps ottima videorecensione!
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Bel prodotto!
di eliamariani [user #37563]
commento del 09/07/2013 ore 10:49:48
Ho avuto la prima versione del Disaster Transport e immagino che non sia molto diversa da quest'ultima. L'ho trovato un bellissimo delay, a mio modo di vedere molto più naturale di altri suoi simili in commercio (per esempio El Capistan, che comunque rimane un pedale di altissimo livello). L'ho venduto solo per tornare al Memory Man vecchia versione, un pedale che, con tutti i suoi difetti, rimane ancora ineguagliato (sempre secondo me) in termini di profondità e ricchezza. Il potenziometro del mix permette di ottenere tantissime sfumature e mi permetto di segnalare che, fino a poco tempo fa, un noto negozio di strumenti milanese aveva diversi prodotti Earthquaker Devices in vendita. Complimenti per il bell'articolo!
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Si, ok...
di Hank McAbrahams [user #34498]
commento del 09/07/2013 ore 12:08:49
Maaaa... Ha il tap?
Mica l'ho capito...
Rispondi
Re: Si, ok...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 09/07/2013 ore 12:22:01
Ahimè no, tutto manuale.
Rispondi
a me sembra..
di Zakk Fuckin' Wylde [user #5690]
commento del 09/07/2013 ore 19:19:29
un gran bel delay ! fornisce molte opzioni ( giustamente visto il costo ) e la qualità del suono ( contando che è un video su internet ) è sopra la media di molto rispetto ad altri pedali rivali !
Certo ci sarà sempre di meglio e il gusto è soggettivo ma sono rimasto impressionato parecchio dal video.
PS
la faccia del ragazzzo che prova è divertentissima,ogni fine stacco si guarda intorno spaesato.molto simpatico e soprattutto molto bravo,molto molto !
Rispondi
Re: a me sembra..
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 11/07/2013 ore 11:41:57
Ti ringrazio, in video sono io: solo soletto davanti alla telecamera, non m'è mai passato quel pizzico di soggezione :D
Rispondi
Bravo Pietro, bel pedale ; ...
di Tubes [user #15838]
commento del 09/07/2013 ore 22:00:47
Bravo Pietro, bel pedale ; forse gli manca solo il tap per il resto gran bei suoni .
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Ottimo pedale...
di Save98 [user #37185]
commento del 11/07/2013 ore 22:59:55
Molto bello il video, come si chiama quel pezzo che esegui al minuto 2.01? Che chitarra usi?
Rispondi
Re: Ottimo pedale...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 11/07/2013 ore 23:16:26
Ciao, ti ringrazio. La canzone è "No Surprises" dei Radiohead, un po' modificata. La chitarra è un assemblato: manico LTD (acero con tastiera in palissandro), body di liuteria in frassino, pickup DiMarzio Tone Zone al ponte e Fender '57 '62 a centro e manico.
Rispondi
Ho avuto il Ghost Echo ...
di Bob Black [user #541]
commento del 12/07/2013 ore 15:26:59
Ho avuto il Ghost Echo della HD ed era molto bello,un rev che arrivava ad uno slapback molto figo.
Complimenti a Pietro per la recensione ed il video esplicativo.
Sulla questione delay analogico digitale mi pare riduttivo limitarsi all'aspetto della brillantezza delle ripetizioni.
Io uso sia delay digitali (Boss anni 80-90,non mi ricordo: il dsd2 cmq), 2 wampler (quello con modulazione e quello senza,spesso in cascata) che delay analogici ( un memory man vecchio) ed hanno tutti specifiche e suoni abbastanza diversi.
Il Boss è fenomenale se si vogliono solo aggiungere ripetizioni (e volume ) al suono che stiamo utilizzando.
i delay "finto analogici" tipo questo o i wampler che uso spesso hanno proprio un altro timbro ed un altro suono (infatti colorano tantissimo il suono o,se sposate il mio punto di vista,concorrono a crearlo).
Poi ci sono gli analogici BBD che sono proprio una cosa diversa,suono enorme,sporco,impreciso,etc.
Per me ineguagliabile,ma bisogna anche dire che "sballano" parecchio se la tensione non è ottimale e cmq dritti nell'input dell'ampli possono distorcere un pò il segnale e creare problemi di dinamica a livelli di guadagno spinti (o cmq ti fanno penare).
Personalmente credo siano la "cosa" più vicina ad un tape delay (almeno per la mia esperienza personale,visto che ho pure un wem copicat ed ho sbavato su uno space echo di un amico per anni!!!!).
Tanti amici mi hanno parlato straordinariamente bene di dsp tipo el capistan etc.,ma li non sono in grado di dare nessun contributo.
Rispondi
cambio suono
di young [user #35487]
commento del 10/03/2015 ore 14:32:0
Ma come mai si ha una modifica cosi sostanziale del tono ad attivazione dell' effetto?
Rispondi
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