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Black Sabbath: padri dell'heavy metal
Black Sabbath: padri dell'heavy metal
di [user #32554] - pubblicato il

Capostipiti dell'heavy metal britannico, i Black Sabbath si formano nel lontano 1968. Intorno all'originale voce di Ozzy Osbourne sono riuniti il leader chitarrista Anthony "Tony" Iommi, il bassista Geezer Butler e il batterista Bill Ward.
Capostipiti dell'heavy metal britannico, i Black Sabbath si formano nel lontano 1968. Intorno all'originale voce di Ozzy Osbourne sono riuniti il leader chitarrista Anthony "Tony" Iommi, il bassista Geezer Butler e il batterista Bill Ward.

Grazie alle sonorità cupe dipinte da Iommi e i testi rivolti all'occulto, i Sabbath rappresentano un'alternativa di forte contrasto con il sound dei contemporanei Deep Purple e Led Zeppelin.
Album come Black Sabbath, Paranoid e Master of Reality sono di assoluto riferimento per chiunque pratichi il genere e non solo. Al di là del personale piacere nell'ascolto, nei tre album si possono trovare i principali ingredienti ritmici, armonici e melodici di quello che in seguito sarà un fenomeno musicale universalmente riconosciuto come heavy metal.

Black Sabbath: padri dell'heavy metal

A questi primi tre lavori seguono, dal 1972 al 1975, Black Sabbath vol.4 e Sabbath bloody Sabbath dai toni più sperimentali e influenzati dalla musica prog.
L'anno successivo viene pubblicato Sabotage, l'album più variegato per stile e sonorità.
Nel 1976 iniziano i problemi con Ozzy, viene prodotto un disco ritenuto il peggiore con questa formazione: Technical Ecstasy è un album lontano dai riff indovinati e le ambientazioni tetre di Paranoid.
Tre anni più tardi, nel 1979, Osbourne viene letteralmente licenziato e rimpiazzato, l'anno successivo, con un altro grandissimo vocalist della scena hard rock e heavy metal: Ronnie James Dio.

L'entrata in formazione di Ronnie segna la pubblicazione di Heaven and Hell, ottimo lavoro che restituisce alla band i favori del grande pubblico.
Passano meno di due anni perché Dio si ritrovi a litigare con Iommi su scelte di mixaggio dell'ultima produzione e decida di abbandonare la formazione portando con sé Vinny Appice, allora batterista del gruppo e fratello di Carmine Appice.

Black Sabbath: padri dell'heavy metal

Dopo diverse ricerche entra nella line-up Ian Gillan, da tempo uscito dai Deep Purple. Da qui il soprannome di Black Purple. Born Again è un disco poderoso e massiccio che rappresenta il sound di questo periodo.

A metà degli anni '80 Iommi è rimasto l'unico componente originale della band. Scrive nuovi brani e cerca di assemblare un lavoro con diverse voci, ma si accorge della difficoltà dell'impresa e cambia rotta facendo sodalizio con Glenn Hughes. Esce così, nel 1986, Seventh Star. Però Hughes, alla partenza del tour promozionale, viene sostituito da Ray Gilen con il quale, finito il tour, i Black Sabbath entrano in studio per registrare l'album The Eternal Idol. Ma ancora una volta c'è un cambio di programma, e Gilen viene sostituito da Tony Martin.

Negli anni novanta, un ritorno alla formazione e al sound più cupo dei primi anni porta al confezionamento di Dehumanizer: un successo.
Si arriva al 1997 attraverso i due dischi Cross Purposes e Forbidden. Mossa non propriamente apprezzata dai fan, quest'ultimo album vede come ospite il rapper Ice-T.
Nello stesso anno prende forma una prima reunion non ufficiale della band storica, quando Ozzy realizza il suo show Ozzfest e raduna sul palco Iommi, Butler e Ward.
Circolano voci sulla pubblicazione prevista, per il 2001, di un nuovo album insieme, ma vincoli contrattuali costringono Ozzy a limitare la sua collaborazione alle apparizioni live.

Black Sabbath: padri dell'heavy metal

Il desiderio di incidere di nuovo insieme però non si spegne e nel 2006, con il rientro di Dio in formazione, arriva l'album The Devil You Know. Nonostante i componenti siano quelli storici, il gruppo decide di non usare il nome Black Sabbath, preferendo adottare il nuovo appellativo di Heaven & Hell.

Per poter riascoltare nuovamente la voce di Ozzy incisa sui riff di Tony Iommi bisogna aspettare il 2013, quando i Black Sabbath pubblicano il disco 13.
Finora.
La trama biografica è degna delle migliori (o peggiori) soap opera brasiliane. D'altro canto, in oltre quarant'anni di onorata carriera, qualche scaramuccia è concessa.

Black Sabbath: padri dell'heavy metal
black sabbath
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Lo sapevi ........
di Chiodo utente non più registrato
commento del 08/07/2013 ore 18:43:32
.....che il loro nome e stato tratto da un film italiano che Geezer vide in quegli anni in inghilterra che si intitolava I Tre Volti Della Paura di Mario Bava ,rinominato nella versione inglese in Black Sabbath (Sabba Nero)........

E che IommI ,a un certo punto della carriera ,pur di trascinarsi Gillan in una tourne',lo invito' in un bar per far due chiacchiere e l'indomani di quel giorno , Ian ,svegliatosi da una telefonata del suo manager dopo una sbronza da paura ,gli viene rimproverato il fatto di aver firmato il contratto per la tournee' con Iommi e che pur avendo altri impegni ,non poteva sottrarsi!!!!
Quel Iommi .....che figlio di pu***na!!!!:DDDD

Leggendari......!!!:))
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Heavy metal Britannico?
di Fabione72 [user #28527]
commento del 09/07/2013 ore 14:32:16
Ripensandoci bene... toglierei priprio l'appellativo: "Britannico".

Ascoltando tutte le band metal, prima o poi salta fuori quel timbro, quel riff, o quel cambio d'atmosfera tipicamente Black Sabbath.

Gusti a parte, credo sia il gruppo che ha maggiormente influenzato quella che poi si sarebbe chiamata "scena metal".

(no, dico, ascoltate bene il riff di Blue and Evil di Joe Bonamassa, quel tipo di riff/sonorità non vi ricorda qualcuno? ;) ).

Grandissimi... mi è venuta voglia di riascoltare "Fairies Wear Boots" e "Sabbath Bloody Sabbath", VADO! :D
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Curiosità e puntualizzazioni
di paoloanessi [user #32554]
commento del 09/07/2013 ore 16:41:5
Ciao amici Accordiani :)
Chiodo quella di Gillan la sapevo mentre l'altra no ed è una puntualizzazione gustosa e giustamente interessante, concordo con Fabione sul fatto che prima di "britannico" ci sia Metal e stop perché l'influenza è stata davvero epocale e globale riferita al genere e non solo ad una nazione ;-)

Buona musica: Sempre!

PaoloAnx
JazzRock
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hai dimenticato.....
di jhonnypayommi [user #3703]
commento del 15/07/2013 ore 12:36:27
.... never say die per me grande disco
Rispondi
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