di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 25 luglio 2013 ore 07:30
Tra i tanti controller MIDI dalla forma/funzionalità piuttosto inusuali, AlphaSphere si guadagna un posto di tutto rispetto. Un MIDI controller sferico accompagnato da un software capace di incrementarne notevolmente le potenzialità. Il tutto a un prezzo... beh, lasciamo perdere il prezzo.
Tra i tanti controller MIDI dalla forma/funzionalità piuttosto inusuali, AlphaSphere si guadagna un posto di tutto rispetto. Un MIDI controller sferico accompagnato da un software capace di incrementarne notevolmente le potenzialità. Il tutto a un prezzo... beh, lasciamo perdere il prezzo.
AlphaSphere è dotato di 48 pad sensibili al tocco attraverso i quali interagire con MIDI CC, aftertouch e pitch-bend. A dar voce a questo "pallone tecnologico", un software denominato AlphaLive. Quest'ultimo, oltre a produrre dei suoni, può essere utilizzato come ponte di comunicazione tra il controller e la proproa DAW o virtual instrument e per definire la funzione specifica di ogni pad.
Per aggiungere un'altro strato di feedback, il controller prevede una serie di led immersi nel suo fulcro che mostrano in senso visivo, variando intensità e colore (blu, verde e rosso) della luce emessa, quanto fatto dall'utilizzatore sui pad.
Firmware e software sono regolati dalla licenza GNU (General Public License) grazie alla quale chiunque può modificare il codice sorgente in modo tale da adattare le funzionalità alle proprie esigenze o implementarne di nuove contribuendo così allo sviluppo del prodotto. Il software è cross-platform, quindi compatibile con i principali sistemi operativi (Linux compreso). Oltre alla modalità MIDI (che gli consente di essere utilizzato come un qualsiasi controller MIDI), AlphaSphere può essere utilizzato in modalità Sampler. Grazie a quest'ultima è possibile utilizzare i pad come trigger, per gestire dei loop o manipolare dei campioni audio attraverso le funzioni integrate in AlphaLive. Tra queste, filtri ed effetti utili al caso. Il software integra inoltre una serie di audio loops e drum banks pronti all'uso. Chiude la serie uno step sequencer (32-step). La comunicazione con il computer avviene via USB, connessione che porta anche l'alimentazione al controller.
Un controller di sicuro interessante sino a quando non ci confronta con il prezzo. Tendenzialmente un controller dovrebbe semplificare l'interazione con il software con il quale dialoga. Se si aggiunge un pizzico di stravaganza, niente di male, ma tutto a un prezzo proponibile. Tralasciando la forma sferica che risulta poco pratica (anche se fortemente voluta dal produttore proprio per rompere gli schemi), non si può tralasciare il prezzo di £1000 (circa €1164,30). Probabilmente farà comunque gola a Jean-Michel Jarre che di controller stravaganti è un esperto.