Accordo: Ceriatone DC30 Matchless Clone

Ceriatone è una piccola azienza malese che produce amplificatori valvolari di qualità, point to point e a prezzi abbordabili. Specializzata in cloni dei maggiori marchi, lascia ai clienti spazio per la personalizzazione al fine di ottenere prodotti in grado di competere con alcuni tra i più grandi progetti di sempre.

Quella che mi accingo a scrivere non è solo una recensione, ma il racconto di un'avventura chiamata Ceriatone DC30.
Tutto è nato circa tre anni fa, quando decisi di affiancare al mio fidato Fender Dual Showman Reverb una testata in grado di darmi una spinta in più sul drive. Purtroppo, per mia natura e per esperienza, ho sempre cercato suoni senza mezzi termini, quindi nessun transistor ma solo il calore di un buon valvolare con componenti discreti. Dopo un’accurata ricerca mi innamorai dei suoni british in stile Vox, sbavando sugli AC30 originali dei primi anni '60. Fortunatamente sono sempre stato con i piedi per terra, anche perché uno studente universitario squattrinato doveva per forza di cose trovare un compromesso. Il compromesso in questione era un Vox AC30 TBX degli anni '90.
Fui vicino all'acquisto quando mi imbattei quasi per caso nell'annuncio di una testata Ceriatone DC30 o Dizzy 30, che citava: "completamente valvolare, point to point, meglio di un Vox", e con un prezzo molto abbordabile.

Incuriosito, non ci misi molto a capire che si trattava di un clone del Matchless DC30, uno dei primi ampli boutique, basato a sua volta sul circuito del Vox AC30 top boost ma con nuove migliorie apportate, insomma una leggenda moderna.

Dopo aver letto recensioni, spulciato il tubo e contattato il produttore di Ceriatone (Nik), mi decisi e acquistai la testata che arrivò in pochi giorni. A essa accoppiai una cassa 2x12 con coni Celestion Greenback.

Il DC30 è un 30W in classe A con quattro valvole finali EL84 e con uno switch per ridurre la potenza a 15W. Possiede due canali, il primo guidato da due ECC83 come pre con controlli Volume, Bass e Treble, il secondo guidato da una pre EF86 con controlli Volume, Tone (sei posizioni) e Cut.

È presente un master volume bypassabile che agisce su entrambi i canali, molto utile quando bisogna ottenere suoni crunch a volumi da piccoli club. Si può scegliere di utilizzare come valvola rettificatrice o una GZ34 o una coppia di 5V4G. I due canali separati di questo ampli permettono di ottenere una grande varietà di suoni passando da quelli morbidi e rotondi del primo a quelli più spinti del secondo, in cui è predominante il midrange a causa della EF86.

All'interno, sia i componenti sia l'assemblaggio sono di tutto rispetto e non hanno nulla da invidiare ai marchi più rinomati.

Insomma convinto di aver fatto un affare e fidandomi delle mie orecchie, ho cercato di migliorare l’ampli nel tempo, dapprima provando vari speaker e scegliendo quello che alla fine si è rivelato accoppiarsi perfettamente con il mio Ceriatone: il Vintage 30. Poi, non del tutto sazio, ho scoperto che una Mullard GZ34 NOS e una Mullard EF86 riuscivano a rendere molto più musicali i suoni dell’ampli. Infine, per migliorare le prestazioni ad alti volumi sono riuscito a trovare, tramite vari forum, la persona che tuttora avvolge a mano i suoi trasformatori per marchi quali Matchless, Divided By 13 eccetera: Robert Wood, proprietario di TDS.

A Robert ho commissionato il trasformatore d'uscita e il choke. Una volta montati, l'ampli ha guadagnato un calore e un respiro che prima non aveva, senza nulla togliere ai trasformatori Ceriatone. Ci si potrebbe suonare ore e ore senza mai stancarsi.

Attualmente monto, come valvole rettificatrici, una coppia di 5V4G che rendono il suono più rotondo e più gestibile con il master volume. Potete ascoltare i risultati delle mie sperimentazioni nei due video che seguono. Nel primo esploro tutte le possibilità sonore della sola testata, utilizzando una coppia di G12H30.

In questo video uso invece dei pedali, peraltro digeriti splendidamente, con una coppia di Vintage 30.

A questo punto voglio osare e mi chiedo se il mio DC30, acquistato e modificato con una cifra nettamente inferiore, possa tenere testa a un Matchless originale. Ne approfitto postando la video recensione del bravissimo Alex Massari fatta proprio per accordo. L'articolo è visibile a questo indirizzo.