di redazione [user #116] - pubblicato il 04 marzo 2014 ore 13:30
Esaurite le potenzialità dei classici nove volt, il mondo degli effetti a pedale si sposta verso soluzioni alternative e sperimenta circuiti capaci di aumentare la tensione all'interno degli overdrive per ottenere sound più ricchi e dinamici. Lovepedal lo fa con il suo Hi Volt.
Esaurite le potenzialità dei classici nove volt, il mondo degli effetti a pedale si sposta verso soluzioni alternative e sperimenta circuiti capaci di aumentare la tensione all'interno degli overdrive per ottenere sound più ricchi e dinamici. Lovepedal lo fa con il suo Hi Volt.
Da decenni, i distorsori a pedale ruotano intorno a progetti simili tra loro, talvolta rimaneggiati e reinventati, ma spesso basati sugli stessi concetti e sonorità di base. Con l'Hi Volt, Lovepedal conta di allontanarsi con decisione dalle timbriche tipiche degli stompbox per focalizzarsi su un sound più vicino a quello di un vero amplificatore distorto, caratterizzato da maggior dinamica e ariosità. L'obiettivo è inseguito aumentando la tensione interna al pedale fino a 16 volt, ma senza richiedere batterie speciali o alimentatori non convenzionali.
L'Hi Volt è studiato per produrre quantità massicce di gain attraverso un circuito a base di JFET con più stadi in cascata. L'headroom superiore è garantita da un dispositivo interno in grado di trasformare i 9 volt di alimentazione in 16v, lavorando con un alimentatore standard o con la semplice batteria.
Il pannello dei controlli è particolarmente dettagliato, con un equalizzatore efficiente e incisivo per passare da sonorità crunch stile british fino all'hi gain made in USA caratteristico della scena metal moderna. La tensione maggiore rispetto agli standard permette di ottenere un suono più dettagliato del comune, con bassi presenti e gonfi, pur conservando l'attacco preciso delle note con un comportamento simile a quello di un amplificatore in saturazione.
Oltre ai comandi di Gain e Volume, Lovepedal dota il suo Hi Volt di tre potenziometri separati per alti, medi e bassi. L'eccezionale trasparenza del pedale rende possibile modellare il proprio suono partendo dal clean di riferimento, con posizioni ben chiare in cui l'Hi Volt lavora in condizione "flat". I controlli sono attivi, e permettono così di schiarire o ingrossare il suono accedendo a una varietà di sfumature differenti. La manopola Treble trova la sua "posizione di riposo" verso metà corsa: oltre aggiunge brillantezza al suono, mentre al di sotto rende il tutto più scuro e con l'attacco delle note più ovattato. Agendo sul Middle è possibile scavare di prepotenza l'equalizzazione, creando delle profonde curve a "V". In questo caso, il sound flat si troverà poco oltre la metà corsa del potenziometro, riservandosi così alcuni dB d'incremento nel caso si intendesse aggiungere presenza al suono all'interno del mix. Con i bassi, invece, il discorso cambia: il segnale risulta simile a quello in ingresso quando la manopola è quasi al minimo, e si arricchisce di basse frequenze già a un quarto della corsa totale, fino a risultare in un suono estremamente corposo e invadente con settaggi più spinti.
Nel video dimostrativo proposto da Lovepedal, Sean Michael dimostra come anche una chitarra con single coil sia capace di suonare grossa e rotonda con l'Hi Volt.