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Inserire un effetto tra testata e cassa
Inserire un effetto tra testata e cassa
di [user #37871] - pubblicato il

C'è chi mette il chorus in diretta nell'amplificatore, chi lo mette nel send return e chi pensa a soluzioni alternative. È possibile trasformare un sistema mono in stereo piazzando un chorus o un altro pedale tra il finale e la cassa? Ma soprattutto, è sicuro?
C'è chi mette il chorus in diretta nell'amplificatore, chi lo mette nel send return e chi pensa a soluzioni alternative. È possibile trasformare un sistema mono in stereo piazzando un chorus o un altro pedale tra il finale e la cassa? Ma soprattutto, è sicuro?

Ho un dubbio e preferisco chiarirlo prima prima di sperimentarlo di persona causando la fusione indesiderata di un pedale o dell'ampli.
Se per sfruttare un chorus stereo lo mettessi dopo una testa con finale mono e prima di una cassa stereo 2x12 con 2x16Ohm?
è possibile farlo o sarebbe un'idiozia che mi porterebbe a fondere o il pedale o il finale o entrambi e di più?
Vi rassicuro che al momento ho temporaneamente lontana la strumentazione per fare l'esperimento.

Inserire un effetto tra testata e cassa

Risponde Lorenzo G. di Giniski snc e Dragoonla seconda che hai detto, assolutamente NO!
L'uscita di potenza dell'amplificatore mono eroga potenza e non il segnale di linea che serve al chorus.
Il primo è un segnale ad alto voltaggio e bassa impedenza e l'altro invece è un segnale a basso voltaggio e alta impedenza.
Il chorus stereo funziona in stereo solo in presenza di un amplificatore stereo in cui venga messo propriamente nella mandata effetti stereo tra stadio preamplificazione e finale.
Tra l'altro la cassa stereo deve essere intesa solo come in grado di gestire due segnali e non tanto come sistema stereo vero e proprio in quanto lo stereo funziona come deve su due casse differenziate tra loro e opportunamente distanziate nel panorama acustico destra/sinistra.
Meno male che hai la strumentazione lontana!

Inserire un effetto tra testata e cassa
effetti e processori
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Non è assolutamente possibile fare ...
di sdl [user #5004]
commento del 12/05/2014 ore 14:01:55
Non è assolutamente possibile fare quello che dici, come già spiegato da Lorenzo...tuttavia, se sei in vena di sperimentazioni di questo tipo (e posto che per avere vera stereofonia, dovresti avere un finale stereo e due casse), ricordo che negli anni '90 il buon Allan Holdsworth utilizzava un dispositivo della Rocktron, il Juice Extractor, che serviva proprio a prelevare il segnale amplificato da un ampli (collegando quindi il Rocktron direttamente all'uscita casse dell'ampli) per inviarlo successivamente agli effetti, quindi ad un mixer (se si voleva un collegamento parallelo degli stessi) ed infine ad un un altro finale (non necessariamente chitarristico, credo) e quindi agli speaker!
Credo che questa soluzione, per quanto a mio avviso assai dubbia come risultato e otremodo scomoda e dispendiosa, sia l'unica soluzione per ottenere quello che cerchi...
Rispondi
Re: Non è assolutamente possibile fare ...
di maxventu [user #4785]
commento del 12/05/2014 ore 16:57:58
che sia una soluzione molto scomoda e dispendiosa, sono assolutamente d'accordo; se però ascolto il suono di Holdsworth nei live degli anni '90 , non mi pare che i suoi risultati fossero scadenti...
Rispondi
Re: Non è assolutamente possibile fare ...
di sdl [user #5004]
commento del 13/05/2014 ore 13:09:43
No no, per carità. Non erano scadenti...poi i gusti son gusti...a me personalmente come suono non faceva impazzire...
Rispondi
Re: Non è assolutamente possibile fare ...
di smilzo [user #428]
commento del 12/05/2014 ore 17:30:04
Puoi fare triamp. Suono dry, load box da cui prelevi il segnale di linea, che va ad alimentare effetti e finali (stereo). Oppure biamp (dry, prelievo e effetto wet), per dare spazialità al suono senza pertdere la pacca.
Rispondi
Re: domanda rischio OT
di maxventu [user #4785]
commento del 12/05/2014 ore 17:51:20
ecco Smilzo, hai toccato un argomento che mi interessa molto, anche se qui rischio di andare OT. Vorrei sperimentare BIAMP. Ho 2 ampli valvolari non identici ma simili, entrambi provvisti di uscite tipo line out/REC e di loop effetti seriale. Ho una pedaliera con effetti analogici tipo compressori, OD ed anche effetti digitali (delay, modulazioni, programmabili). Vorrei capire come provare a collegare il tutto per fare un BIAMP proprio per il discorso della perdita di "pacca". So che potrebbero esserci problemi di fase nel caso di microfonazione live. Caso mai puoi scrivermi in privato altrimenti qui andiamo off topic. Grazie. Ciao, Max
Rispondi
che ampli sono?
di fattore k [user #8261]
commento del 12/05/2014 ore 19:13:56
potresti dirmi che ampli usi?
Rispondi
Grazie per le risposte!! Non ...
di Giampi96 [user #37871]
commento del 12/05/2014 ore 22:26:16
Grazie per le risposte!!
Non mi sarei azzardato a fare un esperimento simile senza avere avuto dei pareri più esperti intuendo il rischio.
Non ho ancora un chorus stereo, quindi non avrei comunque fatto strani tentativi; la mia era un'indagine anche per capire se per suonare in stereo a questo punto conveniva avere un preamplificatore a cui poi aggiungere i vari effetti per poi andare su un finale stereo. A quanto pare, se non l'unica, è la strada migliore quest'ultima.
Rispondi
ci sarebbero i "Satellite" di Mesa Boogie
di panturnio [user #1686]
commento del 13/05/2014 ore 08:49:04
Un tempo la Mesa faceva delle versioni satellite dei suoi combo, in pratica erano anch'essi dei combo ma col solo finale, senza pre, e giusto il controllo di volume e presenza (in alcuni modelli c'era anche l'equalizzatore grafico).
Con un apparecchio del genere è un attimo farsi un setup stereo: si preleva il suono dal loop effetti della propria testata o combo, lo si manda agli effetti stereo, e al ritorno le due uscite andranno una al return del primo ampli, e una all'ingresso del satellite.

E' chiaro che la stessa cosa si può fare utilizzando semplicemente 2 amplificatori separati, ma la cosa figa dei satelliti Mesa chiaramente era che si aveva lo stesso identico sound su entrambe le casse, essendo uguale il finale ed essendo uguali i coni.
Rispondi
Interessante
di stefano.marelli90 [user #35121]
commento del 14/05/2014 ore 18:20:04
Il discorso del suonare Stereo ha sempre affascinato anche me.

Non ho mai capito perché i tastieristi suonano sempre in stereo e nessuno gli rompe le balle, mentre il chitarrista stereo passa sempre per quello megalomane o sborone! Eheh

Ogni tanto ci ritorno su, periodicamente, poi va a finire che rinuncio perché mi rendo conto che nei piccoli pub in cui finisco a suonare, il 99% delle volte sarebbe tutta fatica sprecata: le chitarre escono al minimo dall'impianto, le casse sono posizionate alla cazzo di cane, dove c'è un buco tra una birra e un tavolo di ubriaconi e la stereofonia è un miraggio (che quasi nessuno fra il pubblico potrebbe apprezzare).

Per un periodo ho suonato con due piccoli combo, un Marshall e uno Hughes&Kettner, sfruttando il pre di uno solo, ed entrando nei due finali (dal return) dopo aver effettato con qualche bel Ping Pong delay (per me una droga...) o modulazione stereo.

Poi quando mi sono preso una testata vera ho pensato che fosse meglio avere un bel suono vero e possente, mono, piuttosto che un suono plasticoso ma in stereo.

Ogni tanto però ci penso su ancora, considerando anche che ho una cassa 2x12 stereo.

Mi piacerebbe acquistare prima o poi un finale mono aggiuntivo (possibilmente piccolo e leggero però...) da utilizzare per pilotare separatamente l'altro cono della 2x12, mandando il "return" effettato col Left" nella mia testata e il Right in questo finale aggiuntivo.

Il problema è che questo finale dovrebbe suonare bene bene come quello della mia testata, altrimenti sputtano tutto il sound...ed è meglio ancora l'opzione "mono ma buono"!!

Son problemi.

Ciao!
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