Alle fiere musicali non è raro imbattersi in artigiani fuori dal comune, con idee e progetti che si discostano notevolmente dai concetti di liuteria tradizionale, fino a sperimentare copie economiche di chitarre costose fatte con calchi in carbonio… e che sembrano anche in grado di tener testa alle originali.
Bighellonando per una fiera locale (Trieste Mini Maker Faire) mi sono imbattuto nell'ormai usuale chitarrista-inventore-fuor-dal-normale. Che il chitarrista abbia un cervello non normale è ormai , che scientificamente si interessi alla chitarra è cosa meno usuale.
A voler esser precisi, i conoscenti che incontravo in fiera mi dicevano: "Zmi', hai visto la chitarra in grafite?" Uh! Chitarra in grafite? Dove?!
Seguendo le indicazioni e l'istinto, sono approdato a uno stand dove sono rimasto un po' di tempo perplesso. Cos'è sta cosa? L'ho già vista...
Weissenborn... L'ho già sentita o vista a un GGC, può essere? Accordata in LA, ovviamente, e fretless. Si suona come la chitarra slide, sulle ginocchia, tipicamente. Come suona? Nonostante le dimensioni contenute, il volume è lo stesso di una chitarra acustica di buon livello, anche una jumbo direi. In fiera non si hanno confronti diretti.
E accanto a lei... did-look-graphite! Una copia esatta in carbonio!
In pratica, è stato fatto un calco, stampato il corpo (ossia base e bordi), stampata la tavola armonica superiore, uniti i due pezzi assieme, completati con tastiera e ponte colati in grafite. Unica cosa comprata (per pigrizia, ammettono i costruttori) le meccaniche. Costo del materiale 300 euro.
Obiettivo era capire se e come avrebbe suonato la replica in carbonio. L'unica scelta diversa rispetto l'originale è stata fatta sulle fasce: sono state ritenute non necessarie e tolte, vista la maggior resistenza della grafite rispetto il koa, eccettuata la X sotto la tavola armonica superiore (scelto il legno di balsa affogato in resina). Io mi sarei aspettato un suono freddo, metallico, secco.
Come suona. Bene! Rispetto l'originale? Direi incredibilmente bene! Il volume è leggermente maggiore rispetto l'originale. Basse e alte sono identiche, le medie sono più morbide nell'originale. Si sente soprattutto con accordi. Il mio sospetto è che siano le armoniche smorzate da legno (vecchio di ottant'anni oramai) e fasciatura a differenziare, ma onestamente mi aspettavo una differenza marcata. A detta del costruttore, il sustain è migliore sulla versione in grafite. Devo credergli, perché non sentivo differenze!
Esteticamente la trama della fibra è a vista, molto cool. Il modello prodotto è esemplare unico, non destinato al mercato. Abbiamo ragionato anche sui costi: aggiunte tasse e remunerazione del lavoro, uno strumento così potrebbe costare attorno al migliaio di euro (da confrontare con parecchie migliaia di euro richiesti per le originali). Il vantaggio della grafite a parità di suoni, a detta del costruttore, è che te la puoi portare al mare e usarla come pagaia prima di andare a suonare al party a tema hawaiano. E non è poco.
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