No, non smettere di suonare jazz, anzi. Però, che tu suoni rock, blues, metal o musica etnica svervegese, per l'amor del cielo, smettila di fare il jazz.
Non è possibile. Ogni volta che torno ad affacciarmi con sincero interesse nei circuiti della musica live, cover e non, realizzo che una buona fetta dei musicisti in circolazione è tremendamente jazz, anche chi non suona jazz. Tutti colti, profondi, nessuno ad ammettere che la musica, prima di essere arte, è la forma d'intrattenimento per antonomasia. Dopo alcool e droghe. Anzi, al pari di alcool e droghe. Anzi, insieme ad alcool e droghe.
Jazz, cosa ti è successo? Una volta eri fico. Sei nato per far ballare la gente, poi a un certo punto qualche imbecille ha deciso che eri una roba profonda e complicata, e allora via tutti a fare tour nei conservatori, nelle sale da concerto, tutti giù a studiare quel linguaggio così all'avanguardia. Fu una stagione d'oro per i produttori di dolcevita. Adesso nessuno più ti capisce e tu ti offendi. Come disse qualcuno, anche se non sei morto bisogna ammettere che hai un odoraccio davvero strano. Quelli che l'hanno annusato per primi si sono messi a fare altro, il funk magari, poi il rock. E ora che sei rock ci ricaschi, non hai imparato niente? Una volta riempivi gli stadi, adesso ti chiedono di abbassare il volume nei locali. Chiaro, sono gli altri che non capiscono. Anche tu, smettila di fare il jazz e, se la gente non balla più, forse sei tu a dover cambiare qualcosa. Forse anche tu hai un odore strano, ma non risolvi cambiando deodorante.
D'accordo, il problema di base è la scarsa cultura musicale, ma in un'epoca in cui la gente non legge niente oltre la targhetta della capienza in ascensore o l'etichetta dello shampoo quando ha scordato di portarsi l'iPhone in bagno, tu ti metti a scrivere Ulisse di Joyce e ti lamenti perché nessuno si prende la briga di sfogliare le pagine senza punteggiatura del tuo mattone di onomatopeici? Io non ce l'ho, una soluzione su come fare buona musica che al contempo diverta la gente, ma una cosa posso dirtela: vuoi fare musica impegnata? Falla per te. Nessuno paga un biglietto per gonfiare il tuo ego d'artista.
E non t'offendere, sei proprio jazz... |