Dopo tanto tempo l'altra settimana ho acquistato una nuova chitarra. Non mi serviva ma avevo bisogno di "togliermi uno sfizio" per scaricarmi un po'. Erano anni che cercavo quel modello ma, visto che non mi serviva, avevo stabilito un certo budget che non volevo superare. Avrei acquistato la chitarra solo alle mie condizioni. Lunedì è arrivata e sono rimasto molto male. Scrivo questo articolo per chiedere un vostro parere sul fattaccio. In pratica, come penso facciano tutti, parto da una ricerca sul Mercatino e trovo due annunci possibili della chitarra che cercavo; un privato ed un negoziante. Provo a contattarli entrambi, via meil e via telefono, ma non ho risposta. Dopo un paio di giorni ci riprovo e questa volta risponde il negoziante. Da premettere che ero propenso ad acquistare in negozio per avere una maggiore garanzia. Il negoziante si scusa del ritardo nel rispondere, mi rassicura sullo stato della chitarra, conferma il prezzo (che era più caro di quello del privato e leggermente più alto del mio budget) e si dice pronto a spedire. Pago, mando via mail la copia della ricevuta e attendo che mi si comunichi l'avvenuto invio, o il ringraziamento del pagamento rapido, o il numero del tracking. Niente. Pensavo: "sarà il weekend, il tizio spedirà di lunedì e mi farà sapere. Aspetto martedì e poi chiamo." Invece lunedì sera la chitarra stava a casa mia. Spacchetto il tutto e lo strumento sta davvero in ottime condizioni (come descritto dal negoziante) funzionante e completo di tutti gli accessori. Ma con un primo, fastidioso, problema. Non se se è capitato anche a voi ma tutte le chitarre che io ho acquistato, nuove ed usate, da privati e negozianti, le ho sempre avute con una muta di corde nuove appena montata, in alcuni casi anche di pregio. Proprio la settimana scorsa ho preso un regalo per un ragazzino, una Bullet Stratocaster, avevo fretta ma il negoziante non mi ha fatto uscire dal negozio prima di aver cambiato le corde. Quelle che sono su questa chitarra sono vecchie, spente, vorrei dire sporche ma non sono sporche solo usate tanto e ripulite. Diciamo che la cosa non mi ha lasciato contento. Ma il fatto più grave doveva ancora succedere. Analizzando la chitarra arrivo alla targhetta identificativo e scopro l'imbroglio: il modello che ho ricevuto non è quello che cercavo io ma il precedente, dismesso da anni. Ricontrollo l'annuncio e lo strumento in vendita era proprio quello che volevo io, verifico l'ordine ed io ho indicato proprio quel modello, analizzo la fattura e sulla fattura c'è scritta proprio la sigla della chitarra che cercavo. A questo punto il prezzo pagato era decisamente alto, non solo il negoziante avrebbe dovuto cambiare la muta ma metterne anche una extralusso. Contatto il venditore che si scusa per entrambi i problemi, dice che è stata una "svista" e non un imbroglio, propone di mandarmi una muta di Elixyr per compensare i fastidi. Io gli ho riscritto dicendo che la cosa che lamento di più (in Italia) è la mancanza di professionalità da parte di chi vuole esercitare una qualsiasi professione. Possibile che un venditore di strumenti musicali non riconosca nemmeno i modelli di strumenti che vende? Ora sono tre giorni che ho la chitarra ed ho una specie di rifiuto tanto che non l'ho nemmeno strimpellata. Sono combattuto fra il fregarmene, cambiare le corde e godermela per quello che è e attivare il diritto di recesso, rispedendo il tutto e riavendo i soldi. Voi cosa ne pensate? E cosa fareste al posto mio?
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