L'ultima volta che ci siamo visti avevi presentato da poco L'Ultimo Cavo, che permetteva di mettere le mani su un Reference anche ai musicisti con budget inferiori. Ora che è passato un po' di tempo, che commenti avete collezionato dagli utenti?L’Ultimo Cavo è stata una emozione fin dalla sua nascita, da Francoforte prolight & sound 2014. Il suo nome curioso e l’originale finitura nero lucida lo hanno inizialmente avvicinato al solito touch feeling del musicista o dell'addetto ai lavori.
A questi due elementi si è aggiunta la loro sorpresa, quella più sensibile e che ormai il cliente cerca: qualità di trasferimento dei dati, il proprio suono che è la differenza con il suono di un altro cavo.
Il quarto elemento è la tipologia dei jack e connettori serie Prolite di Reference Lab, efficienti per la qualità dei materiali nei suoi punti di contatto, costruiti in modo solido e compatibili meccanicamente con i similari nonché sugli strumenti e sui microfoni.
Il quinto è l’applicazione: è un prodotto di qualità non specializzato come la linea RIC01 e destinato al musicista o tecnico del suono che vuol aggiornare il suo set up audio,migliorandone la resa ma vicino alla sua tasca, un budget medio basso che ha convinto il musicista, anzi ha prodotto un passa parola.
È stato apprezzato anche dai rivenditori sempre meno sorpresi che un cavo deve avere i minimi connotati per non danneggiare il suono. L'Ultimo Cavo sta contribuendo proprio nel diffondere uno standard e quindi una educazione in fatto di scegliere anche i cavi.
Cosa bolle in pentola adesso?In fiera presenteremo due linee sensibili di cavi, sempre relative alle applicazioni e alle esigenze.
Il primo è il cavo per un sistema wireless, per tentare due risultati: affidabilità e miglioramento dati trasferiti, quindi maggiori dettagli sonori. Quattro i set disponibili e compatibili per sistemi wireless Line6, Shure e a breve Sennheiser, man mano per ogni possibile eventuale.
Il secondo è la linea di cavi Referement, forse il passo più avanzato di Reference Laboratory negli ultimi dieci anni. Si comporrà di due i modelli, per strumento e per microfoni.
Il goal è avvicinarsi a un target price dai € 16,90 ai € 19,90 con lunghezze fra 3 e 6 metri.
È un cavo pensato per garantire il 100% di affidabilità, che se ne possa acquistare uno ed esserne fieri perché non lascerà mai per strada. È a km zero, made in Italy. Ha la punta del suo jack tornita, cioè unico pezzo fino alla saldatura con il cavo quindi mai il tip potrà rimanere nell’ampli o nel jack dello strumento.
È un cavo che pensa anche al suono, che nasce dalla ricerca di Reference ed è costruito da Reference Lab.
Ci sarà inoltre una serie di cavi per iPad/iPhone per quelle esigenze dove si chiede un trasferimento affidabile e buono al cavetto jack stereo con doppino XRL e phone plug.
Anche questi sono punti della catena audio, dal wireless, all'iphone alla DI box, insomma punti di partenza, intermedi o finali dove il suono può arrivare con i suoi dati o con meno. Sappiamo che il musicista ci farà sempre più attenzione e, prima di acquistare un qualsiasi cavo o cercare un cavo per la sua catena audio o valutare la sua catena audio, lo potrà fare pensando che quello inciderà.
So che la tua collaborazione con Pierangelo Mezzabarba continua con delle interessanti novità. Ne parleremo in modo più approfondito domenica, nel frattempo puoi anticipare qualcosa?Il cavo Fantasma, ma ne parleremo domenica...