di redazione [user #116] - pubblicato il 31 luglio 2015 ore 16:00
Un fine settimana in full immersion di lezioni di chitarra con Gianni Rojatti. Domani e domenica, a Majano in provincia di Udine, un Workshop con il chitarrista di Dolcetti e Racer Cafè, dodici ore di lezioni spalmate in due giorni per parlare di tecnica, suono, armonia, ritmica e divertirsi con lo shred.
Il Workshop si terrà presso il Festival di Majano ed è organizzato in collaborazione con Homepage Festival. E’ a numero chiuso e i posti ancora disponibili sono pochi. Per chi fosse interessato tutte le info e l’indirizzo mail a cui scrivere per partecipare si trovano sulla pagina ufficiale dell’evento.
Abbiamo approfittato di Gianni per farci anticipare qualcosa di più dettagliato sui contenuti del workshop e curiosare sui suoi nuovi progetti.
Che argomenti tratterai in questi due giorni di lezioni? Parlerò soprattutto di chitarra solista. Vorrei lavorare in maniera approfondita sul fraseggio solista: sulla tecnica, la necessaria ricerca armonica da fare per dare una voce personale alle proprie frasi, il suono. Ho le mani calde e la testa fresca sugli assolo di chitarra, perché ho praticamente finito di registare le chitarre soliste del nuovo disco dei Dolcetti e quindi, per forza di cosa, sono molto concentrato su questo aspetto e sento di avere molto, anche di nuovo, da far vedere, sentire e insegnare.
Tantissimo shred quindi... Certo! Ma Assolutamente non solo quello. Lo shred è solo un aspetto dell’espressione solistica. Per scrivere o improvvisare un buon assolo è necessario sentire e gestire bene il timing, padroneggiare e avere consapevolezza armonica di scale e intervalli. Avere capito davvero i modi…saper trovare un suono adeguato. Tutti argomenti dei quali parlerò.
In che progetti sei coinvolto? Come ti dicevo sto ultimando il disco dei Dolcetti e ho appena finito di produrre e registrare un disco di un chitarrista molto bravo e folle, Daniele Maraspin. Il disco è stato poi mixato da Giacomo Castellano e le batterie suonate da Erik Tulissio. Per fare le chitarre soliste del disco dei Dolcetti ho studiato e mi sono esercitato tanto, perché non volevo riproporre tante cose che avevo già suonato nel recente disco dei Racer Cafè o nel primo dei Dolcetti. Mi sono trovato un sacco di concetti, fraseggi e lick nuovi. Voglio raccoglierli in un mio metodo didattico che realizzerò per Accordo.
Che chitarra ti porti al workshop? Porterò tutte quelle che mi stanno nel bagagliaio della macchina perché ho piacere di farle sentire il più possibile ai ragazzi. Voglio aiutarli ad avere la percezione di come il legno della tastiera, la giusta combinazione e gestione dei pick up, una tipo di set up piuttosto che un’altro possono portarli a suonare in un dato modo o in un’altro. Non esiste una chitarra perfetta ( o settata in maniera perfetta) in senso assoluto. Esiste quella perfetta per te in relazione al determinato genere che devi affrontare.