Dopo il primo , la sua evoluzione in (testato anche ) e i nuovi "2", l'accordatore polifonico TC Electronic abbandona il formato stompbox e diventa un clip da paletta. Ingolosito dalle sue potenzialità, ho atteso la riapertura autunnale del mio negozio di fiducia per portarmene immediatamente uno a casa.
Impegnato ad assemblarmi un setup minimale per un prossimo progetto musicale, ero in cerca di un buon accordatore da un po', preferibilmente a clip in modo da non affollare la pedaliera e utilizzarlo su qualunque strumento e in qualsiasi momento. Tra le suonate in strada d'estate e le jam session che nel napoletano sembrano nascere come funghi, avere un accordatore da paletta rapido e affidabile risulta fondamentale. L'arrivo del è stato provvidenziale per scegliere un modello diverso dagli altri, con una marcia in più che lo ponesse una spanna sopra ai concorrenti non solo a clip, ma anche rispetto a molti pedali.
Vuoi la novità, vuoi le feature, il Polytune Clip arriva con un costo di 50 euro circa, non pochi per un accordatore a clip. TC Electronic si fa pagare, ma giustifica il prezzo con una struttura in plastica solida ed elegante, un ampio display nero a LED perfettamente visibili anche al buio o in controluce e, quasi superfluo sottolinearlo, la gustosa capacità di leggere l'accordatura di più corde insieme. Il Polytune è stato il primo accordatore polifonico della storia e, ora che i competitori hanno acquisito tecnologie simili, l'azienda danese ribatte su quel primato trasformandolo nel primo accordatore a clip da paletta sul mercato.
Ho acquistato il Polytune Clip a scatola chiusa, memore delle esperienze positive con gli altri prodotti TC Electronic, con lo stesso Polytune a pedale e, ammetto, rapito da un packaging che sembra essere arrivato direttamente da Cupertino. Su un fianco si leggono le tre icone "strum, tune, rock", che da sole potrebbero riassumere il concetto di praticità e immediatezza dietro il dispositivo.
Una volta aperta la confezione a cassetto spingendo col dito il loghetto TC, non è molto chiaro se si ha a che fare con un accessorietto per musicisti o con l'ultima generazione di iPod Shuffle.
Il pacchetto contiene l'accordatore, una pila "a gettone", un foglio d'istruzioni che sembra più il bugiardino di una scatola di pillole e un biglietto che dà diritto al download gratuito del nuovo . Il software, venduto anche separatamente, avrebbe un costo di 49 dollari, praticamente lo stesso della versione Clip. È il caso di dire "due al prezzo di uno".
L'accordatore ha tre pulsanti: uno d'accensione sul lato, più grande, e due sul bordo superiore (o inferiore a seconda di come lo si monta e con il display che si capovolgerà automaticamente) per accedere alle varie modalità di funzionamento. Sul retro, una molletta in metallo con gommini alle estremità gli permette di essere ancorato saldamente allo strumento.
Esattamente come l'edizione a pedale, il Polytune Clip riconosce in automatico se si sta plettrando una corda singola o più corde insieme. Se si da una bella plettrata su tutte le corde a vuoto, una striscia centrale di LED verdi si accende a indicare le sei corde, con LED rossi sopra o sotto di esse per segnalare quelle crescenti o calanti. Se invece si pizzica una sola corda, l'accordatore accede autonomamente alla modalità monofonica, quella tradizionale. Di default, si accede a un classico accordatore cromatico con nota di riferimento in rosso sulla destra e stanghette verticali a indicare l'intonazione, ma premendo il primo pulsante sul bordo si attiva la modalità strobo. Qui, con 0.02 cent di accuratezza, l'accordatore fa decisamente il suo lavoro.
Oltre a una modalità per basso, in cui la modalità polifonica è però disabilitata, il Polytune può essere impostato per seguire anche accordature non standard. Se si schiaccia il secondo pulsante, è possibile scorrere tra 13 modalità alternative. Inoltre, premendo i due bottoni insieme, un 440 compare sul display: qui si regolano gli hertz del La di riferimento da un minimo di 435 a un massimo di 445.
Per testare l'affidabilità del Polytune Clip l'ho voluto confrontare con la conversione in plugin appena scaricata e con l'accordatore incluso in Garageband, secondo la mia esperienza decisamente preciso. Il plugin ha esattamente le stesse caratteristiche del Clip e, nella modalità polifonica, i due si sono comportati in maniera identica. Nella modalità monofonica, tutti e tre hanno dato ottimi risultati. I Polytune hanno concordato per tutto il tempo e l'accordatore di Garageband forniva informazioni simili, con un pelo di accuratezza in più riscontrabile con i TC in modalità strobo, se non altro per i limiti legati al numero di LED offerti dalla modalità classica, ovvero la needle. Di sicuro la lancetta simil-analogica di Garageband è più comoda da consultare rispetto allo strobo ballerino del Polytune, ma una volta abituato l'occhio tutto sembra andare al suo posto con ottimi risultati.
A cercargli un difetto, il Clip ha dei pulsanti per le opzioni un attimo troppo piccoli e poco evidenti per essere comodi in situazioni live. D'altronde va detto che difficilmente ci si troverà a navigare tra le modalità mentre si è sul palco. L'accensione impiega circa due secondi, tanti rispetto a certi concorrenti monofonici, ma tutto sommato corrispondenti al tempo che ci vuole per riportare le mani in posizione e cominciare ad accordare, del tutto trascurabili a livello pratico. |