Accordo: Quattro vocoder per chitarra nel VO1

Il "sintetizzatore vocale" che ha caratterizzato innumerevoli successi della musica elettronica negli anni '70 e '80 torna sulle scene in un formato pensato per i chitarristi, con la potenza delle moderne tecnologie e l'esperienza nel concetto di guitar synth maturata negli anni da Boss.

Il VO1 mostrato in previsione del Namm 2016 non è certo il primo vocoder per chitarra, ma cattura l'attenzione grazie a un design compatto unito a una varietà di suoni ottenibili davvero ampia e immediata nell'uso.

Il contenitore è quello classico Boss, con soli quattro controlli di cui uno stacked, o concentrico.
Questa doppia manopola gestisce il volume d'uscita generale e la presenza del suono dry di chitarra all'interno del suono generato dal vocoder, mentre Tone e Color permettono di regolare di fino la brillantezza e la presenza del suono sintetizzato. L'ultimo parametro è un selettore a quattro posizioni per altrettante modalità di funzionamento. Si va dal vocoder classico in posizione Vintage fino a un tono inedito e progettato per l'occasione nella modalità Advanced. Nel mezzo ci sono l'impostazione Talkbox, cioè la inconfondibile "chitarra parlante" offerta senza le complicazioni di un set tradizionale (il tubo, un secondo amplificatore dedicato...) e la modalità Choir per creare un effetto vocale d'accompagnamento anche senza aver collegato alcun microfono.
Il tutto è generato dallo stesso cervello alla base dei più famosi guitar synth progettati da Boss.

Immancabile, oltre all'ingresso e all'uscita jack tradizionali, è un ingresso XLR per il microfono in cui cantare, accompagnato da un piccolo switch sul dorso dello chassis per deciderne la sensibilità. Altri due jack danno accesso a un loop effetti per integrare alla perfezione eventuali stompbox aggiuntivi.