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Vemuram Shanks 3K Germanio giapponese
Vemuram Shanks 3K Germanio giapponese
di [user #16167] - pubblicato il

Abbiamo passato qualche minuto in compagnia dello Shanks 3K, boost al germanio made in Japan, un pedale boutique con qualità e prezzo davvero elevati. Lo abbiamo messo tra una Les Paul e un Marshall per tirarne fuori il meglio.
Qualche tempo fa abbiamo provato a fondo il Jan Ray, uno dei prodotti più venduti del marchio giapponese. Questa volta sotto i riflettori è finito lo Shanks, nella versione a tre controlli. Lo chassis è composto sempre dal classico case pesante e resistente color ottone ossidato con i bordi lucidi.

Il circuito è un boost al germanio ed è stato realizzato in collaborazione con John Shanks, autore e vincitore di un Grammy come produttore, insomma un personaggio che di suoni sicuramente ne capisce a sufficienza. Il wiring si basa sul classico Dallas Rangemaster, ibridato però con quello di un Sola Sound Tone Bender MKII. Il risultato è un boost che oltre a dare più corpo al sound lo arricchisce di un timbro più fuzzy.

A disposizione nella versione 3K abbiamo tre controlli, gain, volume e bass. Sui primi due c’è poco da dire, sull’ultimo invece va sottolineato che ruotandolo tutto a sinistra il Vemuram si comporterà come un treble boost puro, man mano che lo si apre tenderà sempre più ad assomigliare a un Tone Bender, anche se con un po’ meno medie. Il tutto è costruito con componenti NOS selezionati uno a uno per garantire il massimo rendimento, oltre a livelli di rumore bassissimi. 

Vemuram Shanks 3K Germanio giapponese

Come in tutti gli altri prodotti Vemuram anche sullo Shanks troviamo due trimmer azionabili tramite il piccolo cacciavite in dotazione con i quali è possibile controllare altri parametri. Nello specifico possiamo intervenire sui controlli Sparkle e Bias, che intervengono, per semplificare, su brillantezza e guadagno.

Non resta molto altro da fare se non azionare il footswitch e mettere in funzione lo Shanks. Un led esageratamente luminoso ci avvisa che ormai il danno è fatto e ci tocca far vibrare i coni della vecchi 4x12 in sala di ripresa.

Cominciamo con un gain basso e gli altri potenziometri a ore dodici. Non abbiamo a che fare decisamente con un clean bosst, ma anzi, da subito ci si accorge che lo Shanks aggiunge al timbro già ricco della Les Pual una dose di armoniche e di corposità non indifferente.

Quando si spinge ulteriormente con il guadagno, poi, l’anima fuzzy si fa strada e in un attimo ci ritroviamo a suonare con un sound più squadrato, aggressivo. Il Vemuram non diventa proprio un fuzz nel vero senso della parola, ma riesce comunque a intervenire in maniera vistosa, regalando allo strumento un suono nuovo vero e proprio.

Chiudendo la manopola dei bassi si entra in modalità Treble Boost. In questo frangente l’azione è più delicata, meno invasiva. Allo stesso tempo, però, rende il tutto più aggressivo e perforante, quello che ci si aspetterebbe esattamente da un Range Master.



Il Vemuram è un prodotto boutique, made in Japan, realizzato per essere tanto performante quanto esclusivo. Come tale ha un prezzo decisamente alto rispetto alla media dei boost sul mercato. Per metterselo in pedaliera servono circa 450 euro, una cifra per molti proibitiva per un solo boost, ma che visto come si è comportato nelle mani di Michele non ci sentiamo di definire esagerata. 


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