di robertafrighi [user #42145] - pubblicato il 22 aprile 2016 ore 18:30
Lezione di canto. Affrontiamo un elemento tecnico fondamentale per l’espressività esecutiva del cantato, il vibrato. In questa lezione lo descriviamo, dividiamo in tre classificazioni principali e proponiamo una serie di esercizi per affinarlo.
Il vibrato è un’oscillazione del suono o variazione di altezza tonale (all’incirca 1 semitono) che avviene grazie ad un corretto sostegno diaframmatico e, di conseguenza, attraverso un costante e regolare afflusso di fiato. Per eseguire un vibrato naturale e piacevole all’ascolto, bisogna evitare tensioni muscolari e portare il suono in maschera.
Il vibrato, infatti, ha origine dai muscoli cricotiroidei e per consentire alla laringe movimenti regolari bisogna che questa sia libera da costrizioni e tensioni. Immaginate il vibrato come un’onda; in base alla distanza tra un’onda e l’altra si possono distinguere tre principali classificazioni di vibrato.
La prima è il vibrato a bassa frequenza, quando la distanza tra un’onda e l’altra è molto ampia; questo vibrato può risultare un po’ datato come stile.
Vibrato a media frequenza: quello che risulta più “naturale” all’ascolto. Vibrato ad alta frequenza: la distanza tra un’onda e l’altra è molto breve; viene anche chiamato vibrato stretto o “caprino” il che fa intuire che non sia proprio piacevole per chi ascolta. Generalmente è causato da una tensione eccessiva, un restringimento della gola e un conseguente mancato supporto di aria. Questo vibrato non va in alcun modo confuso con il trillo che invece è un abbellimento.
Prima di metterci al lavoro con gli esercizi che ho preparato per affinare la tecnica del vibrato, un’ultima importante raccomandazione:
Quando si esegue un vibrato non bisogna necessariamente muovere la mandibola.
Ecco cinque esercizi per affinare questa tecnica:
Eseguite un “humming” con altezza tonale di 1 semitono prima lentamente e poi velocemente.
Pronunciate una “Z” come ad imitare il suono di un’ape prima lentamente poi velocizzate il movimento.
Pronunciate il fonema “wo” prima lentamente poi velocemente.
Pronunciate una “A” con altezza tonale di 1 semitono prima lentamente poi velocemente.
Eseguite una nota lunga pronunciando una “A” dapprima senza vibrare e poi vibrandola sul finale. Procedete aumentando man mano di un semitono cercando di coprire almeno un’ottava