Salve a tutti.
Vi starete chiedendo perchè un altro articolo sull'annosa questione "valvola/transistor".
Rispondo io con un'altra domanda: ma chi non ha una saletta privata, come riesce in casa a tirare fuori dei suoni smanettando sul multieffetto ma mantenendo i volumi al di sotto del livello di denuncia? Premetto che sono un soddisfatto possessore di Marshall JCM900. E' un combo valvolare da 50 watt che comprai negli anni 90. Suona bene. Anzi, suona molto bene. Ma come tutti i valvolari, il suono che esce impostando il master a ore 8 è totalmente diverso da quello a ore 11. Solo che suonarlo a ore 11 in casa è seriamente improponibile, almeno per moglie e vicini.
Allora mi metto basso basso (diciamo livello TV) a provare le varie patch del POD col risultato che le poche volte che la mia band finisce su un palco, a volumi più consoni, i suoni cambiano drasticamente.
Ho un bellissimo Line6 HD500X che in genere collego al return dell'ampli per sfruttare le simulazioni di amplificazione, per entrare nel finale a valvole e sfruttarne la potenza.
A questo punto mi pongo una domanda: se il POD mi permette di ricreare con buona approssimazione sia tonale che dinamica il suono di un Vox AC30, o di un Twin Reverb, o di un Mesa, quanto ha senso farlo uscire su finale valvolare? E se invece prendessi un ampli a stato solido non avrei il vantaggio di poterlo suonare anche a basso volume con la tranquillità che i suoni saranno gli stessi anche a volumi sostenuti?
E' chiaro che facendo questo ragionamento si entra anche in un'altro dilemma: quanto influisce la qualità dell'amplificatore se i preamp li simulo? Online si trovano a prezzi molto accessibili i Fender Frontman 212R da 100 watt ad esempio. Poi arriva uno e dice: eh ma i Princeton suonano meglio. Un altro dice: no, meglio il Deluxe 85. E da lì parte il coro: ma prendi il Peavey Bandit, prendi il Roland Jazz Chorus ecc. Ora, un Roland Jazz Chorus è un signor amplificatore, ma vale la pena spendere 800/900 per un usato a stato solido? E' vero che passando a un collegamento a 4 cavi potrei sfruttarne tutte le potenzialità, ma allora a che mi serve avere un processore che simula ANCHE il Roland Jazz Chorus?
Allora per la prima volta in vita mia sono riuscito a sopprimere la GAS, almeno fichè qualcuno non mi renda maggiormente edotto sulla questione e cioè: se voglio usare la simulazione dei preamp del POD ed avere la possibilità di suonare a basso volume e non andare incontro a drastiche colorazioni del suono in situazioni con volume più sostenuto, su quale amplificatore dovrei orientarmi? Regalo un humbucker Epiphone alla miglior risposta ;)
Concludo dicendo che qualcuno mi ha già proposto di utilizzare una cassa amplificata, la Line6 ne fa una che si integra alla perfezione con il POD. Sono certo che possa essere una soluzione eccellente, ma che vi devo dire... a stare su un palco senza amplificatore avrei continuamente la sensazione di aver dimenticato qualcosa a casa. E poi ok le simulazioni, i multieffetti, il digitale, ma non vi capita mai ogni tanto di voler solo collegare il jack della chitarra all'ampli e strimpellare Little Wing?
Saluti a tutti.
Fabrizio |