RV500: testato il super riverbero programmabile Boss
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 16 novembre 2017 ore 07:30
RV500 è il riverbero programmabile Boss con canali stereo, delay integrato e 21 algoritmi inediti per ambienti inimmaginabili. Lo abbiamo provato per voi.
Lo chassis in metallo dell'RV500, solido e con pulsanti morbidi capaci di trasmettere una buona sensazione di durabilità, racchiude convertitori a 32 bit per una frequenza di campionamento di 96kHz. Il trattamento del segnale avviene a 32 bit floating, e l'insieme si traduce in una qualità da studio a portata di mano, con una latenza impercettibile e una risposta dinamica eccellente.
Dotato di ingressi e uscite stereo, con tre switch per navigare tra i preset e per azionare il tap tempo o la funzione Control, il pedale Boss mette a disposizione 99 scene ognuna delle quali contenente due patch da richiamare con i pulsanti A e B. Grazie alla possibilità di collegare fino a due footswitch esterni e alla piena compatibilità MIDI, le memorie arrivano a un massimo di 297. È un'enormità per chi è abituato ai riverberi più tradizionali, ma torneranno particolarmente utili a chi preferisce sbizzarrirsi con tappeti elaborati e adatti a ogni occasione.
Selezionabili dal cursore rotativo alla sinistra, dodici modalità danno accesso a 21 algoritmi inediti dai classici come lo Spring (con possibilità di scegliere la quantità di molle simulate) e lo Space Echo (ispirato all'omonima unità echo Roland) ai più sperimentali come lo Shimmer e la modalità SFX, che comprende effetti estremi e altamente caratterizzanti come il Lo-Fi.
Da non sottovalutare la modalità Dual, per far lavorare due riverberi in contemporanea e costruire così spazi virtuali normalmente raggiungibili solo con più moduli in cascata.
Sulla destra, le manopole Time, Pre-Delay, E. Level, Low e High consentono di personalizzare in maniera efficace il suono, con un buon raggio d'azione e scorrendo regolari e precise.
L'RV500 è una macchina per ambienti a tutto tondo, ed è possibile azionare anche un delay con l'aggiunta di un'eventuale modulazione insieme ai propri riverberi per dare maggior spessore al suono o costruire effetti più complessi. La possibilità di personalizzare il ruolo dello switch Tap/CTL e di controllare ogni parametro attraverso un pedale d'espressione mette il musicista al timone in ogni situazione. In un solo preset si può modificare nel profondo la risposta del riverbero solo coi piedi, aggiungendo code, modificando tempi o "congelando" la riflessione all'infinito come con il pedale sustain di un pianoforte.
La personalizzazione dei suoni avviene grazie a un display LCD dalla buona luminosità e attraverso un menu piuttosto rapido e intuitivo. Un cavo USB consente inoltre di programmare nuove patch o caricarne di già fatte anche attraverso il software dedicato.
Seppur digitale e programmabile in ogni aspetto, l'RV500 non va considerato un multieffetto. È un riverbero con delay incorporato destinato alla fascia medio-alta del mercato e nel quale tutta la potenza di calcolo è concentrata nella sola creazione di effetti ambientali.
Reperibile per un prezzo nettamente inferiore, non si mette in diretta concorrenza con riferimenti per la categoria come gli Strymon (e non mentite, è al Big Sky che avete pensato quando avete visto l'interfaccia). Il pedale Boss offre piuttosto un'alternativa accessibile e incredibilmente versatile con cui espandere il proprio rig tradizionale, per godere della potenza del digitale più aggiornato senza rinunciare alla purezza dei pedali singoli e al costo di un buon pedale artigianale.
Roland e Boss saranno a SHG MusicShow Milano 2017, questo weekend. Se l'articolo vi incuriosisce, non perdete l'occasione di farci un giro di persona sotto la guida dei product specialist del marchio.