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Yamaha Stagepas 1K: la tecnologia e la leggerezza
Yamaha Stagepas 1K: la tecnologia e la leggerezza
di [user #116] - pubblicato il

Lo Stagepas 1k è un PA portatile a colonna che racchiude in soli 23 chili tutto ciò che server per un live professionale, con un subwoofer da 12’’ e dieci coni da 1,5 pollici in configurazione array.
Il portable system sviluppato da Yamaha mette sul piatto il know how raggiunto da Yamaha nel PRO Audio unito a uno stile semplice e raffinato. Un prodotto, insomma, che si farà notare per la qualità audio ma in grado, alla bisogna, di sparire quasi alla vista. La torre che nasconde i dieci coni da 1,5 pollici ha una sezione ridotta all’osso, solo 7x8 centimetri. Nonostante la silhouette da modella, riesce a ospitare una configurazione array che permette una copertura nominale di 170° in orizzontale per 30° in verticale con il sistema J-Curve Slim Line Array.

Il tutto è montato con semplicità attraverso un innesto a baionetta nel subwoofer che, oltre al cono da 12’’, ospita il mixer a cinque canali, vero cuore del sistema. Grazie all’amplificatore in classe D, il tutto raggiunge i 1000w e una SPL di 119dB.

Yamaha Stagepas 1K: la tecnologia e la leggerezza

Il mixer digitale a cinque canali ha tre canali di ingresso mono microfono/linea e un ingresso stereo. I primi due canali dispongono di XLR-combo per connessioni Hi-Z con cui collegare direttamente chitarre acustiche ed elettriche.
L’ultimo canale è stereo e può ospitare, oltre agli ingressi jack standard da 3,5", anche i mini jack e la connessione Bluetooth.
Per la gestione di ogni canale abbiamo a disposizione un controllo EQ, per gestire l’intero pacchetto di frequenze in maniera facile. Con il pot in posizione centrale il canale sarà flat, ruotando verso sinistra lo si scaverà sulle basse mentre girando verso destra si opererà una EQ a V, arretrando di fatto le medie.

Oltre al controllo di equalizzazione abbiamo a disposizione il controller del riverbero con cui si dosa la quantità di effetto, mentre con una manopola dedicata è possibile selezionare una delle quattro modalità tra Hall, Plate, Room e Echo, regolandone anche il decay.

Sul Master Out è disponibile un compressore multibanda sempre mono-controllo. Attraverso il potenziometro giallo (colore da sempre dedicato ai compressori in Yamaha, come sui mixer della serie MG) è possibile impostare tre differenti modalità Speech, Music e Club.

I parametri possono essere controllati tramite la comoda app. Il mixer dello Stagepas, infatti, è un mixer digitale con software dedicato, l’Editor Stagepas. Sarà possibile quindi controllare eq, rev e comp direttamente dal proprio smartphone senza dover raggiungere gli speaker.

Yamaha Stagepas 1K: la tecnologia e la leggerezza

Abbiamo portato una coppia di Stagepas in diverse situazioni per mettere alla prova le caratteristiche tecniche del sistema, cercando, invano, di metterlo in crisi.

La prima situazione in cui è stato utilizzato è un teatro da 300 posti, con un coro di 35 elementi con solisti e speaker. La modalità di compression scelta, nonostante il coro, è stata quella Speech. L’area a semicerchio ospitava pubblico quasi a 180° rispetto al palco, con una distanza fino a 15m dalla fonte sonora. In questo caso è stato utilizzato un mixer a monte, sfruttando lo Yamaha come vero e proprio PA in configurazione stereo.
La pressione sonora ci ha impressionato. Non è stato difficile coprire l’intera superficie da sonorizzare, anche in cima alla gradinata che, teoricamente, usciva dai 30° di copertura nominale offerta dal sistema array.

La seconda situazione ha visto protagonista il mixer digitale onboard. Si è trattato di un DJ set in un locale di medie dimensioni. Modalità club e passa la paura. Questo è il caso giusto per mettere alla prova i due sub da 12". Sulla carta non hanno certo le dimensioni per far sfogare al meglio le basse potenti di un DJ set. Sorprendentemente il sistema di bass reflex, unito alla discreta potenza, fa sì che il pavimento trasmetta ai piedi la giusta quantità di vibrazioni, l’ideale per un dance floor che si rispetti.

Per finire, lo Stagepas è stato portato in una conferenza in una sala da 130 posti, una profondità da circa 20 metri per una larghezza di 10. Qui l’obiettivo era quello di utilizzare i due portable array per coprire al meglio la superficie. La configurazione stereo è stata però utilizzata con un sistema accanto al palco e uno a metà sala sul lato opposto.
Con questa scelta siamo riusciti a far giungere con chiarezza le parole dello speaker senza fatica. I sub woofer in realtà non hanno avuto un gran ruolo se non per la playlist chillout utilizzata per l’ingresso pubblico, ma i 20 coni da 1,5 pollici hanno saputo fare il loro. Interessante anche la grande resistenza al feedback. Anche con un presentatore poco attento a non passare di fronte alle casse, non ci sono stati problemi.

Per finire abbiamo utilizzato lo Stagepas per una band acustica composta da chitarra acustica e voce. Abbiamo sfruttato gli ingressi XLR sia per il microfono della cantante sia per la chitarra acustica, scavando un po’ le basse sulla voce e un po’ i medi sull’acustica per creare un incastro perfetto tra le due. Il risultato è stato un concerto liscio come l’olio, in cui si è riusciti a sfruttare tutta la potenza del PA senza mettere in crisi i piccoli coni, mantenendo la voce chiara e limpida.



Il prezzo di una singola unità Stagepas si aggira intorno ai 1200 euro. Un prezzo che la pone in un mercato PRO, una dicitura che però si merita tutta. Non esistono infatti altri sistemi in grado di mettere sul piatto le stesse caratteristiche sonore unite sia alla possibilità di connessione Bluetooth e, soprattutto, con app dedicata per il controllo.

Lo Stagepas 1K è un sistema completo, perfetto anche preso singolarmente, in modalità mono, ideale tanto per chi ha un piccolo gruppo, quanto per chi ha necessità di avere un impianto professionale e allo stesso tempo molto bello da vedere.
impianti audio PA stagepas 1k yamaha
Link utili
Stagepas 1K sul sito Yamaha
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