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Marshall presenta Yngwie Malmsteen
L'idolo della chitarra metal neoclassica Yngwie J Malmsteen è da sempre un affezionato utente Marshall. Dalle prime apparizioni sui grandi palchi la sua immagine è stata velocemente associata alla Fender Stratocaster con tastiera scalloped e palettone collegata a un enorme muro di stack Marshall alle sue spalle, formando una coppia che avrebbe in breve generato il sound che ha fatto scuola nell'ultimo ventennio. Continua...
di redazione [user #116]
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Annunciato Relentless, Yngwie l'implacabile
L'anno discografico 2010 non potrebbe considerarsi concluso senza l'annuncio di un nuovo album inciso da uno dei più prolifici guitar hero degli ultimi anni. Yngwie J. Malmsteen ritorna alla ribalta con Relentless, un disco che vedrà al suo interno una ricca tracklist composta da ben quindici brani di puro rock neoclassico, direttamente dalla Svezia nei nostri negozi il 23 novembre. Continua...
di redazione [user #116]
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Esclusiva clinic di Yngwie Malmsteen!
MMI Treviso è onorato e orgoglioso di organizzare e presentare: CLINIC YNGWIE MALMSTEEN Martedì 18 maggio 2010 Esclusivo evento assolutamente imperdibile per tutti i fans e amanti della chitarra! Continua...
di accordo.it srl [user #3672]
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Music Italy Show con Yingwie!
Cominciano a filtrare le prime notizie sul Music Italy Show. L'Italia ritrova una grande fiera di strumenti musicali e musica, all'altezza delle proprie tradizioni. Dal 15 al 17 maggio 2010 gli appassionati troveranno nei tre padiglioni della Fiera di Bologna una kermesse di valore internazionale, con oltre 100 artisti impegnati in workshop demo ed esibizioni, mostre, convegni e tavole rotonde. Sono state ufficializzate da poche ore anche alcune partecipazioni di assoluto rilievo per il Music Heaven, la settimana musicale che coinvolgerà la città di Bologna, sotto la direzione artistica di Guido Elmi. In attesa di proporre gli aggiornamenti dai diretti responsabili, a partire da Guido Elmi e Claudio Formisano, presidente di Dismamusica, che incontreremo nelle prossime settimane, diamo alcuni aggiornamenti sugli eventi. Continua...
di accordo.it srl [user #3672]
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Play loud!
Yingwie Malmesteen ha comprato la sua Stratocaster bianca del 1971 in Svezia, nel 1978, quando lui era ancora un teenager e la sua chitarra era ancora uno strumento da persona normale. Poi, nel corso degli anni, la chitarra ne ha subite di tutti i colori: botte, morsi, fuoco e fiamme, uno scalloping selvaggio fatto in casa che ne hanno fatto - almeno per chi ama il virtuoso svedese - un pezzo di storia della musica rock, soprattutto per quella degli anni '80. Continua...
di accordo.it srl [user #3672]
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malmsteen, il mito
ominostanco scrive: lo so, sono tanti i commenti e gli articoli dedicati ad un argomento che, per un chitarrista, è un must da almeno due decenni. Eppure credo che la mia opinione sincera, spassionata possa essere non solo una semplice replica ad un altro utente, bensì una fonte per nuove discussioni. conobbi malmsteen alla tenera età di 16 anni, non tanto tempo fa dunque, dato che mi trovo mio malgrado ad averne ancora 20, e subito mi colpì quel chitarrista “ che non metteva parole nelle sue prime canzoni” e dagli assoli da 5 minuti ininterrotti. Pian piano l’udito si affinava,l’esperienza e l’interesse anche, tanto da iniziare a sezionare poco alla volta quel tripudio di note e scale minori, come se dovessi assumerle a piccole dosi ogni volta, per non correre il rischio di trovarmi sommerso da tanta musica. Ho letto davvero tanto sulla carriera di questo chitarrista, opinioni di esperti e di semplici ammiratori come noi tutti, anche naturalmente su questo sito, e devo dire che molte sono le cose su cui mi trovo a dissentire. Molti affermano che malmsteen sia l’ultimo vero guitar hero, un uomo coerente, una manna dal cielo in questi ultimi due decenni poveri di figure così carismatiche. Direi che , se indubbiamente considero il malmsteen degli albori un vero proprio poeta musicale, tanto da toccarmi il cuore praticamente in ogni suo cd, è anche vero che il malmsteen degli albori, inevitabilmente diranno alcuni, si sia perso. Ringrazio il cielo che il cd con cui l’ho scoperto sia stato il primo, tutt’ora il migliore a mio giudizio, poiché se avessi iniziato da una “cavallino rampante” o “baroque and roll”, lo avrei di certo catalogato tra quei meravigliosi fenomeni da baraccone pronti a crearti solo meraviglia, quali Gerorge Dellas e compagnia bella. Il fatto è che, come diceva un post letto in precedenza e su cui concordo pienamente, che gli assoli di malmsteen sono un qualcosa di estremamente irritante e brutto se eseguiti alla velocità di un comune mortale. Con il metronomo che impazzisce, invece, si raggiunge la magia di tanti suoi cd. Premettendo il fatto di non fare giustamente di tutt’erba un fascio, mi permetterei anche di far ricordare come ciò che fa,o perlomeno faceva, la differenza nelle composizioni dell’inguine (così lo chiamo affettuosamente) è il resto, la melodia, il tiro di tante sue performances straordinarie. Nei suoi primi lavori il ritmo faceva da trampolino eccellente per uno stupefacente solo, negli ultimi anni invece la noia mortale di un testo assurdo e di una ritmica ancora più marziana sono impazienti di offrici un noiosissimo quanto difficilissimo solo nuovo ma che sembra di aver già sentiro in tutte le salse. Non è vero che malmsteen non sia cambiato, è una emerita stupidaggine pensare ciò. Malmsteen è cambiato prima di tutto dai chili, dopo esserne ingrassato di minimo 40, dal suo modo di porsi verso la folla, del suo essere tamarro portato ai massimi sistemi. Il vero malmsteen non è quello che storpia ogni singolo motivetto che ha sotto mano, facendolo passare sotto la sua delirante mania di assoli su tutto; il vero malmsteen era quello dalla chitarra dolce, delicata, quasi acustica per alcuni versi, e straordinariamente virtuosa. E nel suono malmsteen è cambiato da quel tour di rising force che, per una tendinite con conseguente stop per sei mesi, gli ha fatto perdere il tiro divino che aveva in quella mano destra. Per carità, anche ora è un mostro, ma se notate dai suoi video ha ormai una mano chirurgica, non si muove quasi. Avrei ancora molto di cui argomentare, però credo che la discussione sia il fine giusto di questo sito, e dunque mi piacerebbe sapere un po’ le vostre opinioni su questo preambolo, sempre tenuto conto del fatto che ogni volta che critico questo stupefacente fattore di melodie ferisco a morte una parte di me, andando a toccare uno di quegli idoli che mi ha fatto amare profondamente quello strumento che indegnamente dico di suonare. Saluti a tutti. luigi Continua...
di ominostanco [user #7432]
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Considerazioni su Yngwie Malmsteen
ezy scrive "Ciao sono un ragazzo che suona l'elettrica da qualche annetto. In particolare seguo molto Yngwie J.M. perchè è un Maestro dal quale c'è solo da apprendere musicalmente, e - anche se non tecnicamente - è uno dei più grandi chitarristi della storia." Continua...
di redazione [user #116]
79
Eko Malmsteen signature
ranks scrive "Prova e scoprirari ... che questa chitarra non è poi tanto male quanto gli altri sostengono. Premettendo che Malmsteen è il mio mito e cerco di emularlo da circa 6 anni (con non molto successo però..) ho aspettato per tutto questo tempo che uscisse un modello economico della sua Strat (5 milioni di vecchie lire sono tanti..) e la Eko, marca che sinceramente credevo morta e sepolta viste le sue produzioni da un pò di anni a questa parte di chitarre economiche e scarsissime, ha compiuto il miracolo." Continua...
di ranks [user #2338]
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Malmsteen live a Milano - 18/3/2003
slide68 ha scritto "CIAO A TUTTI !!!! Ieri sera sono stato all'Alcatraz (a Milano....uhm, il nome nn mi e' nuovo...) dove si esibiva il sempre discusso Yngwie Malmsteen; modesto affollamento fuori dalla sala, porte aperte alle 20 e tranquilla attesa fino alle 21 circa quando e' iniziato lo spettacolo. Il primo impatto col chitarrista svedese e' stato traumatico: e' ingrassato ancora !!! Cmq evidentemente questo nn influenza minimamente il suo playing, anzi..." Continua...
di slide68 [user #581]
20
Vecchia intervista a Malmsteen
Mark Bad scrive "Vi ripropongo un vecchia intervista a Yingwie Malmsteen con blind listening che ho recentemente trovato sulla rete (dovrebbe essere tratta da Metal Hammer)" Continua...
di Mark Bad [user #1130]
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Virtuosi parte I - Yngwie Jhoann Malmsteen
Questa mia recensione, non vuole essere la recensione di un singolo disco, ma di un artista, che penso sia molto conosciuto ai più, per vari motivi. Yngwie Jhoann Malmsteen, uno di quei chitarristi che alcuni considerano come il dio in terra, mentre altri snobbano e criticano fortemente. Continua...
di Amerigo [user #27]
21
Malmsteen a Milano
Martedì sera 22.05.01, ore 21:30 circa, Acquatica di Milano. Eravamo tutti lì in attesa di sua maestà, il leone Malmsteen. Si spengono le luci, e tutti noi sempre più lì in trepidante attesa. Entra il batterista, si accomoda sullo sgabello; passano circa due minuti (che sono un sacco di tempo!... dove sono finiti gli inizi d'effetto, con luci, fumo e teloni che cadono all'ultimo momento?) e poi si sente l'urlo della Stratocaster. Ma secondo noi non era l'intro di un qualche pezzo; bensì una sorta di sound-check. Come? penso, noi che suoniamo in gruppetti prestiamo molta attenzione alla prova volumi (direi fondamentale per la buona riuscita di una serata) e qui invece??? Nonostante tutto attendo fiducioso. Lui è pur sempre il Leone. Ma la fiducia svanisce dopo pochi attimi; il mixerista (penso) si è drogato prima di iniziare lo spettacolo: i volumi erano troppo alti e i suoni erano mischiati. Ho provato a spostarmi, ma nulla: una cacofonia totale di suoni. E non sapete quanto mi è dispiaciuto e quanto mi dispiace ora scrivere queste parole. A me piace moltissimo Malmsteen, il suo personaggio, il suo modo di suonare, il suo stile neoclassico, gli sweep, le acrobazie funanboliche, i mille modi diversi di suonare quella benedetta scala minore armonica. E poi lui, sua maestà, che tra un pezzo e l'altro si divertiva a provare le chitarre e i suoni... ma, dico, non era in un negozio di chitarre. Lui si metteva li, provava qualche migliaio di scale in cinque secondi, non gli piaceva il suono (e qui devo dire che la mancanza di una prova volumi/strumenti la si è sentita!!), andava dal suo uomo di fiducia, e così via: altra chitarra, altro suono, altro stop. E non vi dico con l'acustica! Domanda: ma le acustiche hanno i petardi sulla tastiera per caso? Era uno schioppettare unico. E quando allontanava la mano dalla cassa? Un fischio unico! Tutto entrava in risonanza. Veniamo adesso alle covers: ieri ho udito lo stupro di due brani cardine del blues e del rock. Red House e Smoke on the water: avreste dovuto sentire l'intro di Smoke on the water. Non trovo le parole per eprimere la vergogna nel sentire una delle intro piu' belle della storia del rock eseguita in quel modo. Insomma, NULLA a che vedere con altri concerti a cui ho assistito (Vai, Satriani, Dream Theater, Van Halen, Deep Purple, per restare sul genere). Ripeto: il mio commento non riguarda le capacità tecniche di Malmsteen (indubbie e indiscutibili), ma il suono, l'esibizione, il rispetto per noi fan e shredder incalliti, che attendevano il leone da anni: tutto questo è davvero mancato!! P.S.: speriamo che il nuovo tour del G3 (il terzo è John Petrucci) che sta facendo faville negli Stati Uniti, oltrepassi l'oceano Atlantico e approdi anche nel vecchio continente. Continua...
di Paolo [user #88]
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