mc_giv3r scrive: Allora...ho comprato un classic 30 e una cassa marshall 1936.
Premetto che l'amplificatore lavora a 16 ohm e la cassa marshall è 8 ohm in mono e 16 in stereo....la marshall ha 2 coni con impedenza 16 ohm ognuno...
Avevo pensato di amplificare un cono con l'uscita speeker e l'altro cono dall'uscita del cono del combo.
Premetto che l'amplificatore è diventato una testata e quindi i cavi che amplificavano il bluemarve li ho saldati ad un jack femmina...quindi ho 2 uscite...una del cono combo e l'altra dello speeker...intesi?Faccio bene? Brucio niente? Continua...
mc_giv3r scrive: Allora...ho comprato un classic 30 e una cassa marshall 1936.
Premetto che l'amplificatore lavora a 16 ohm e la cassa marshall è 8 ohm in mono e 16 in stereo....la marshall ha 2 coni con impedenza 16 ohm ognuno...
Avevo pensato di amplificare un cono con l'uscita speeker e l'altro cono dall'uscita del cono del combo.
Premetto che l'amplificatore è diventato una testata e quindi i cavi che amplificavano il bluemarve li ho saldati ad un jack femmina...quindi ho 2 uscite...una del cono combo e l'altra dello speeker...intesi?
Peppiniello scrive: Ciao a tutti
Scrivo per chiedervi consigli sun un problema che ho riscontrato sul mio ampli, un Peavey Classic 30. Suonando ho riscontrato delle fastidosissime gracchiate quando vado a soprattutto le note basse sul Mi o quando do una plettrata più vigorosa sulle corde. Il suono inoltre ne ha perso in brillantezza tanto che quasi non lo riconosco più. Ho dapprima pensato che il problema potesse riguardare l'alimentazione visto che quando l'ho portato in negozio non faceva il difetto. Ho avuto anche un dubbio sul cono, forse si è rovinato!
Please help me! Chiedo il vostro consiglio visto che qui a Messina non riesco a trovare gente competente.
Grazie Continua...
Peppiniello scrive: Ciao a tutti
Scrivo per chiedervi consigli sun un problema che ho riscontrato sul mio ampli, un Peavey Classic 30. Suonando ho riscontrato delle fastidosissime gracchiate quando vado a soprattutto le note basse sul Mi o quando do una plettrata più vigorosa sulle corde. Il suono inoltre ne ha perso in brillantezza tanto che quasi non lo riconosco più. Ho dapprima pensato che il problema potesse riguardare l'alimentazione visto che quando l'ho portato in negozio non faceva il difetto. Ho avuto anche un dubbio sul cono, forse si è rovinato!
Please help me! Chiedo il vostro consiglio visto che qui a Messina non riesco a trovare gente competente.
Grazie&via=Accordo.it" target="_blank">
livian_74 scrive: Salve ragazzi...l'altro giorno in sala prove ho sentito qualcosa che mi ha fatto realmente "rosicare"!!!!! Sono un felice possessore di un peavey classic 50 con 4 coni da 10 e sono sempre stato mediamente soddisfatto della resa del mio ampli (...vabbe'...rimane comunque un buon compromesso fra cio' che voglio e le mie tasche!) almeno fino all'altra sera durante le ultime prove col mio gruppo. In sala c'era un classic 50 2x12 e quindi mi ci sono tuffato pensando cosi' di poter sfruttare al meglio il setup della mia pedaliera (vox tonelab SE)...ma con mia grande sorpresa ho constatato che, almeno per quel che riguarda il canale distorto, il suono che usciva dall'ampli era di GRAN LUNGA superiore a quello del mio 4x10. Sembrava realmente una spanna sopra il mio a livello di rotondità di distorsione, di "calore" della stessa...totalmente differente rispetto a quella del mio peavey. In preda a una mezza crisi esistenziale sono subito corso a sentire se avevano cambiato qualcosa a quell'ampli e ho saputo che è stato totalmente rivalvolato ma nn sono riuscito a sapere altro! Fermo restando che chiedero' altro a proposito di questa rivalvolatura (passatemi il termine orrendo) ora mi chiedo se la differenza fra 4 coni da 10 e 2 da 12 puo' incidere cosi tanto non sulla "botta" o sui limiti delle frequenze riproducibili quanto sulla "pasta" della distorsione riprodotta!! Oppure se l'abissale differenza fra i due ampli è solo da imputare al cambio di valvole con relativa messa a punto delle stesse...se cosi fosse domani stesso vado a farmi fare lo stesso lavoro!! se ne sapete piu' di me vi prego illuminatemi!!!
grazie mille!! Continua...
livian_74 scrive: Salve ragazzi...l'altro giorno in sala prove ho sentito qualcosa che mi ha fatto realmente "rosicare"!!!!! Sono un felice possessore di un peavey classic 50 con 4 coni da 10 e sono sempre stato mediamente soddisfatto della resa del mio ampli (...vabbe'...rimane comunque un buon compromesso fra cio' che voglio e le mie tasche!) almeno fino all'altra sera durante le ultime prove col mio gruppo. In sala c'era un classic 50 2x12 e quindi mi ci sono tuffato pensando cosi' di poter sfruttare al meglio il setup della mia pedaliera (vox tonelab SE)...ma con mia grande sorpresa ho constatato che, almeno per quel che riguarda il canale distorto, il suono che usciva dall'ampli era di GRAN LUNGA superiore a quello del mio 4x10. Sembrava realmente una spanna sopra il mio a livello di rotondità di distorsione, di "calore" della stessa...totalmente differente rispetto a quella del mio peavey. In preda a una mezza crisi esistenziale sono subito corso a sentire se avevano cambiato qualcosa a quell'ampli e ho saputo che è stato totalmente rivalvolato ma nn sono riuscito a sapere altro! Fermo restando che chiedero' altro a proposito di questa rivalvolatura (passatemi il termine orrendo) ora mi chiedo se la differenza fra 4 coni da 10 e 2 da 12 puo' incidere cosi tanto non sulla "botta" o sui limiti delle frequenze riproducibili quanto sulla "pasta" della distorsione riprodotta!! Oppure se l'abissale differenza fra i due ampli è solo da imputare al cambio di valvole con relativa messa a punto delle stesse...se cosi fosse domani stesso vado a farmi fare lo stesso lavoro!! se ne sapete piu' di me vi prego illuminatemi!!!
grazie mille!!&via=Accordo.it" target="_blank">
Avete presente quelle cose che avete sempre in mente, che vi piacerebbero molto, difficili da reperire che vi sognate pure alla notte? Beh, visto che scrivo nel principale mezzo untore della sindrome (infezione, virus, si insomma, quella roba che si chiama...) G.A.S. penso proprio di si! :-) Io l'avevo presente già dai tempi di On Every Street, ovvero l'ultimo album dei Dire Straits. All'epoca ero rimasto abbagliato dalla bellezza "cosmetica" di quella Pensa-Suhr, fiammata, con pickup EMG che Mark Knopfler sembrava avere tatuata addosso. Oggi quelle chitarre non sono più in produzione, tuttavia, Rudy Pensa e John Suhr producono separatamente autorevolissime (e migliorate!) figlie di quella storica esperienza artigiana. Finalmente, un pò per caso, un po' perché quando si getta l'amo il pesce o prima o poi abbocca, mi è giunta su un piatto d'argento l'occasione di accaparrarmi una Suhr Classic Model. Vista, provata, comprata." Continua...
Mike2000 scrive "Peavey, nota casa produttrice di amplificatori e non solo, è la madre di questo piccolo combo valvolare che negli anni 80 e 90 è stato spesso oggetto di discussioni più o meno favorevoli da parte dei musicisti di mezzo mondo. Il nome Classic 20 potrebbe portare ad uno sbaglio comune ai meno accorti: 15W RMS è la reale potenza del piccolo valvolare e non 20W come verrebbe da pensare. Il carico minimo è di 16ohm. Si potrebbe considerare che 15W siano pochini e sufficienti appena per suonare in casa, magari tirando il collo all'amplificatore per cercare di farlo cantare un po. Sbagliato! E chi ha un minimo di esperienza sa cosa intendo: un basso wattaggio applicato in un "discorso" valvolare è ben diverso da un wattaggio mediocre inserito in un amplificatore a stato solido. Quei "pochi" watt che esprime il piccolo Classic 20 sono più che sufficienti per la maggior parte dei casi (San Siro escluso...forse...)." Continua...
Mike2000 scrive "Peavey, nota casa produttrice di amplificatori e non solo, è la madre di questo piccolo combo valvolare che negli anni 80 e 90 è stato spesso oggetto di discussioni più o meno favorevoli da parte dei musicisti di mezzo mondo. Il nome Classic 20 potrebbe portare ad uno sbaglio comune ai meno accorti: 15W RMS è la reale potenza del piccolo valvolare e non 20W come verrebbe da pensare. Il carico minimo è di 16ohm. Si potrebbe considerare che 15W siano pochini e sufficienti appena per suonare in casa, magari tirando il collo all'amplificatore per cercare di farlo cantare un po. Sbagliato! E chi ha un minimo di esperienza sa cosa intendo: un basso wattaggio applicato in un "discorso" valvolare è ben diverso da un wattaggio mediocre inserito in un amplificatore a stato solido. Quei "pochi" watt che esprime il piccolo Classic 20 sono più che sufficienti per la maggior parte dei casi (San Siro escluso...forse...)."&via=Accordo.it" target="_blank">
felipe scrive "Premessa: non mi sono mai dato ad isterismi da suono inarrivabile, generalmente quando imbraccio la chitarra lo faccio per suonare, e non per cazzeggiare con settaggi ed effetti. Cerco di trovare subito ciò che di buono può offrirmi ogni setup e alla fine suonando con strumenti e amplificazione "eterogenea" (e soprattutto economica) mi ritrovo ad avere sempre un mio preciso carattere - non che ciò significhi che sia per forza un "buon carattere" =)"
Continua...
felipe scrive "Premessa: non mi sono mai dato ad isterismi da suono inarrivabile, generalmente quando imbraccio la chitarra lo faccio per suonare, e non per cazzeggiare con settaggi ed effetti. Cerco di trovare subito ciò che di buono può offrirmi ogni setup e alla fine suonando con strumenti e amplificazione "eterogenea" (e soprattutto economica) mi ritrovo ad avere sempre un mio preciso carattere - non che ciò significhi che sia per forza un "buon carattere" =)"
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Conosco il marchio Schecter da quando per la prima volta vidi quella magnifica strat model completamente rossa (compresa la tastiera) in mano a Steve Lukather nelle foto del disco Toto IV.
Schecter costruisce strumenti nel suo "Custom shop" di pregevole fattura ma da diverso tempo, come molte ditte, ha creato una nuova linea di produzione Koreana chiama Diamond Series per avvicinarsi a chi non si può permettere uno strumento customizzato.
Vi parlo dunque del mio ultimo acquisto una favolosa Schecter C-1 Classic. Continua...
Conosco il marchio Schecter da quando per la prima volta vidi quella magnifica strat model completamente rossa (compresa la tastiera) in mano a Steve Lukather nelle foto del disco Toto IV.
Schecter costruisce strumenti nel suo "Custom shop" di pregevole fattura ma da diverso tempo, come molte ditte, ha creato una nuova linea di produzione Koreana chiama Diamond Series per avvicinarsi a chi non si può permettere uno strumento customizzato.
Vi parlo dunque del mio ultimo acquisto una favolosa Schecter C-1 Classic.&via=Accordo.it" target="_blank">