Dal JCM2555SL all'AFD100, Slash ha segnato profondamente l'evoluzione del sound Marshall. Ripercorriamone le tappe, dalla prima collaborazione in assoluto tra il chitarrista e Jim Marshall, all'ultima nata nei laboratori britannici.
Scrivo questo articolo spinto dall’emozione che provo quando sento la mia chitarra parlare!
Prima di prendermi per pazzo, lasciate che mi spieghi: l’effetto in questione è il talk box che, da quando vidi per la prima volta il concerto di Tokyo dei Guns n’ Roses è per me l’effetto per non chitarristi con il maggior fascino che esista.
Quella specie di serpente che, avvolto attorno ad un microfono, arriva in bocca all’egocentrico di turno e gli fa assumere delle espressioni del volto che neanche lui sapeva di avere, e tutti quanti a chiedersi ma che fa quello? Sta bene? Sì, sta suonando!… o sta cantando?
Da quel giorno ho cercato di darmi una risposta a tutte le domande che, una dietro l’altra, mi saltavano in mente a riguardo, e che tanto bramavano una risposta.
San Tommaso quale sono, ho subito cercato di sperimentare di persona quello che mi fugava in testa ed eccomi qui a condividere con voi l’esperienza fin ora accumulata.