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La Black Beauty di Bonamassa in edizione limitata con Epiphone
La Black Beauty di Bonamassa in edizione limitata con Epiphone
di [user #116] - pubblicato il

Joe Bonamassa ha messo la sua rara Les Paul Black Beauty del 1958 a disposizione di Epiphone per una Limited Edition dal carattere unico e dal prezzo accessibile.
La finitura interamente nera su cui spicca il dorato scelto per tutte le parti in metallo è il segno distintivo della Black Beauty: la Les Paul “in abito da sera” resa inconfondibile dalla presenza di tre humbucker e passata alla storia come uno dei modelli più rappresentativi della tradizione Gibson.
Joe Bonamassa non poteva non averne nella sua sterminata collezione, e in particolare si vanta di possederne un esemplare dal fascino singolare, sulla quale un atipico set di meccaniche Epiphone da semiacustica prendeva il posto delle comuni Gibson.
La Les Paul Custom del 1958 acquistata da Joe Bonamassa presso Hauer Music a Centerville, in Ohio, arriva ora al grande pubblico per un prezzo accessibile grazie all’ultima collaborazione con Epiphone.

La Black Beauty di Bonamassa in edizione limitata con Epiphone

La Epiphone Bonamassa Black Beauty è un’edizione limitata pensata per la fascia alta del catalogo orientale, costruita con attenzione per la storicità e il sound.
Il body è interamente in mogano pieno, senza fori di alleggerimento, e il manico è sagomato in stile anni ’50, sul modello della Black Beauty originale. Anche questo è in mogano ed è abbinato a una tastiera in ebano segnata da blocchi in madreperla sintetica per un totale di 22 fret di tipo medium jumbo. Il raggio di curvatura della tastiera è quello classico, da 12 pollici, mentre Epiphone comunica un diapason da 24,72 pollici per un’action burrosa e un timbro caldo.

Un binding color crema valorizza i margini del top e della tastiera e richiama il dorato scelto per il ponte LockTone Tune-O-Matic. Il capotasto bianco è un GraphTech NuBone e, come spiegato in apertura, sulla paletta svettano sei meccaniche vintage come quelle usate sulle semiacustiche Epiphone d’epoca e che, per qualche motivo, sono realmente presenti sulla precisa edizione Gibson di cui Joe è in possesso.

L’elettronica riceve particolare cura, con due ProBucker 2 per ponte e manico più un ProBucker 3 al centro, elaborati da Epiphone sulla base dei migliori humbucker prodotti da Gibson tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60. Come i modelli costruiti all’epoca presso la fabbrica di Kalamazoo, i pickup sono realizzati con basi e cover in Nickel Silver al 18%, rispecchiando le specifiche costruttive delle controparti d’annata con la praticità dei quattro conduttori per lo split e la modernità di un bagno alla paraffina per eliminare i fenomeni di microfonicità.
Switchcraft fornisce jack e selettore a tre posizioni, mentre CTS pensa ai potenziometri di volume e tono e Orange Drop firma i condensatori.



La Les Paul Custom Black Beauty di Joe Bonamassa può essere vista sul sito Epiphone a questo link.
Sul sito di Joe Bonamassa è inoltre possibile vedere l’edizione speciale con la firma dell’artista intarsiata su tutta la lunghezza del manico.
black beauty chitarre elettriche epiphone joe bonamassa les paul
Link utili
Les Paul Custom Black Beauty Joe Bonamassa sul sito Epiphone
Les Paul Custom Black Beauty sul sito di Joe Bonamassa
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di Sykk [user #21196]
commento del 12/10/2020 ore 13:46:17
Bonamassa ha il record di chitarre signature o c'è qualcuno che ne ha avute di più?
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/10/2020 ore 14:23:16
Bonamassa ha il record di tutto.
Certo che Bonamassa ha tutto fuorché del bluesman, lo vedrei benissimo in grembiule bianco, dietro al banco di un negozio di salumi, formaggi e tortellini a Bologna.
Proprio vero che l'abito non fa il monaco.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 12/10/2020 ore 15:32:16
Magari, sarebbe contento anche lui. Paul
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/10/2020 ore 18:08:40
Non vorrei essere frainteso, intendevo come aspetto.
Come musicista è un assolutamente un mostro, come lui quasi nessuno.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 12/10/2020 ore 18:19:27
Tranquillo ... era cazzeggio, io sono di Bologna e sono convinto che anche un musicista (anche lui), apprezzerebbe la mortadella, il culatello, la coppa d'estate, i ciccioli affettati, il prosciutto, il cacciatorino, le schegge di grana, e per mandare giù tutto un buon pignoletto ghiacciato, il nostro champagne. Paul.
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 12/10/2020 ore 17:42:37
Bam! Colpito e affondato. Bravo è bravo... peccato che non riesca a fare due pezzi uno diverso dall'altro e onestamente a me ha un po' rotto le balle in tutto e per tutto.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 12/10/2020 ore 15:26:07
La chitarra sembra pure bellina. La nuova paletta Epiphone definitivamente migliora l'estetica. Per il resto pure a me pare che questa inflazione di strumenti dedicati a Bonamassa diventi controproducente per il musicista stesso. Ormai quando sento parlare di Bonamassa ormai lo associo più agli strumenti che alla musica.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 12/10/2020 ore 18:29:18
Epiphone ha già fatto un'identica chitarra nel 2018, è la Peter Frampton, differenze importanti, i binding crema sono diventati gialli, al ponte c'era il Ceramicplus e al centro il Probucker 3, mentre ora al ponte c'è il Probacker 3 e al centro il Probucker 2, in tutte e due, al manico, c'è il Probucker 2, inoltre la P.F. montava le grover 18:1 questa le vintage, proprio Epiphone. Altre differenze la paletta, personalmente preferisco la vecchia, in alternativa potevano metterci proprio la Gibson stretta non quella, è la Epiphone dell'anno scorso ulteriormente modificata, de gustibus. La vecchia suona bene, soprattutto pulita. Penso che in Epiphone abbiano voluto mantenere un oggetto alto di gamma e per venderlo gli abbiano dato un nome. Paul.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2020 ore 15:31:3
Credo tua abbia ragione. Comunque mi sembra -come scrivevo sopra- uno strumento valido. La paletta anche secondo me la dovrebbero mettere come la Gibson, come fanno su alcune Epiphone per il solo mercato giapponese.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 13/10/2020 ore 16:25:43
Personalmente sono convinto che alla Gibson non siano furbi. In Fender hanno capito che il marchio vale il 50% del prodotto, e col marchio Fender combattono la concorrenza dai 700€ in su. Dai 700€ in giù, la combattono col marchio Squier, li il marchio continua ad avere un certo appeal per qualità, rivendibilità ma soprattutto grazie alla forma esatta del corpo, soprattutto la paletta che è appannaggio del solo del marchio in oggetto. In Gibson non lo capiscono, 30 anni fa le Epiphone avevano la paletta Gibson, poi, dicendo di aver riprodotto in piccolo la paletta dell'Epiphon Emperor del '36, hanno preso la paletta Gibson e gli hanno tagliato le punte producendo due piccoli lati obliqui (e questo, commercialmente parlando, è come tagliarsi i c.......). Personalmente ho comunque sempre trovato il profilo della paletta Epiphone bello e personale, quanto e più di altri, tipo l'Ibanez AR o lo Yamaha SG ecc. Non contenti, hanno modificato ulteriormente questo profilo (ormai accettato da tutti) accentuando le curve fino ad eliminare i due piccoli lati obliqui (probabilmente hanno voluto / dovuto riutilizzare tante parti accumulate in magazzino). Ora più lo vedo e più m'innervosisce, oltre al vedersi ben diverso dall'originale, non ha nemmeno la grazia del precedente, sembra la chioma di certi direttori pazzi d'orchestra. Paul.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2020 ore 16:42:14
Secondo me dovrebbero mantenere le palette Epiphone a bottiglia sui modelli storici come la Casino, Sheraton, Texan etc. e mettere direttamente la paletta Gibson sulle varie Les Paul, Sg, 335 etc. Anch'io sono convinto che alzerebbero le vendite. In generale anch'io credo che alla Fender siano un pochino più furbi da questo punto di vista.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 13/10/2020 ore 16:54:58
Proprio così, tanto la differenza fra i due marchi la fa la scritta sulla paletta. In ogni caso una per l'altra delle due palette, ma non l'ultima che trovo informe, oltreché brutta.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 12/10/2020 ore 15:48:31
Bonamassa grande musicista.....ma quando presenta le "sue" Epiphone mi da l'impressione che non ci crede nemmeno lui 😀
Rispondi
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di go00742 [user #875]
commento del 12/10/2020 ore 16:11:5
di Sykk [user #21196]
commento del 12/10/2020 ore 13:46:17
Bonamassa ha il record di chitarre signature o c'è qualcuno che ne ha avute di più?

Si uno c'è ...Slash ...
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 12/10/2020 ore 17:45:05
Slash semmai ha il record di chitarre signature fantasma. Nessuno, all'infuori di lui, ha mai visto una sua chitarra signature oltre che sul catalogo. :)
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 13/10/2020 ore 13:44:37
Eccomi! Ho avuto una Slash standard 2008, poi venduta. E ho una Slash custom anaconda, che non venderò mai perché è l'unica delle mie chitarre a cui come voto do dieci su dieci.
In realtà non è neanche una chitarra... è più un cannone. Quando serve un cannone, con quella si va sul sicuro.
Rispondi
di jakeelee [user #34260]
commento del 13/10/2020 ore 13:57:56
Pazzesco, ho avuto la Slash Brasilian Dream per qualche giorno in studio e ho pensato più volte la stessa cosa con le identiche parole...un cannone.
Eppure non avevo mai usato questa parola riferita ad una chitarra in vita mia.
Sono molto contento che ti abbia dato le stesse identiche sensazioni.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 14/10/2020 ore 18:08:2
La custom anaconda ha i pick up Seymour Duncan APH-1 e 2. Una volta posai questa chitarra e ne presi subito dopo un'altra... e pensai si fosse rotto l'ampli. Straordinario anche il livello delle finiture e la qualità. Parliamo di una serie numerata quindi sulla carta non c'è da stupirsene, però poi quando ce l'hai in mano e la senti nelle orecchie realizzi davvero di che parliamo. L'ho provata anche su un The Twin 100w... che bomba. La Brazilian che manico ha? L'Anaconda CS ha il manico tipo 58, quindi non adatto a chi ha la mano piccola o si trova in difficoltà con i manici di un certo spessore.
Complimenti per il nickname. Uno dei miei preferiti in assoluto. Ho comprato recentemente un album dei Red Dragon Cartel. :)
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 12/10/2020 ore 16:33:35
Nella vita avere un po' di umiltà alle volte aiuta...
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 12/10/2020 ore 16:39:08
La chitarra suona veramente bene, per quello che vale un video su YT.
Joe... è un mostro.
Vive di questo, mette il suo nome di strumenti, anche chitarre che non usa, è marketing, è il suo lavoro.
Non è il primo, non sarà l'ultimo, di certo non è il solo.
Rispondi
di fureb utente non più registrato
commento del 13/10/2020 ore 02:33:15
provo ad immaginare come sarebbe bella se sulla paletta vi fosse scritto Gibson...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 13/10/2020 ore 13:46:57
Quando escono articoli di questo tipo, so già che faccio una fatica sprecata a leggere i commenti. Però siccome la curiosità di sapere qualcosa sullo strumento prevale, me li leggo. E ovviamente poi confermo che è stato uno spreco di tempo. Nessuno che conosce la chitarra scrive. Tutti quelli che non la conoscono né la vorrebbero conoscere scrivono.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 13/10/2020 ore 14:36:56
Francesco, ovvio che questa non può ancora averla nessuno, io ho la P.F. e più sopra ho fatto una piccola disamina. Paul.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 13/10/2020 ore 14:51:17
Ho apprezzato la disamina.
Per il resto, proprio perché nessuno ce l'ha, che senso ha scrivere tanto per dire che Bonamassa ha troppe signature (ma perché, bisogna comprarle tutte?), che Bonamassa ha rotto e amenità varie. Ci sono articoli senza commenti perché nessuno conosce il prodotto, quindi amen. Ma meglio il silenzio che una profusione di banalità da bar degli ubriachi.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2020 ore 15:29:2
Perdonami, senza polemica, ma non non capisco tanto il senso della tua critica. La redazione posta articolo, diciamo più che altro promozionale di un prodotto appena uscito. Ovviamente nessuno può averlo provato. C'è pero' un video correlato, per cui nei limiti (Bonamassa è bravissimo ovviamente e saprebbe far suonare bene pure un manico di scopa) uno un'idea se la può comunque fare. Non mi pare infatti nessuno abbia criticato la bontà dello strumento. Mi pare anche legittimo commentare, volendo, sull'aspetto -innegabile- di marketing legato a strumenti come questo. Onestamente vedo questi spazi di Accordo come un luogo per fare anche due chiacchiere in modo leggero. Magari hai ragione che qualche banalità o luogo comune esce sempre fuori (mi ci metto io in primis), ma cerchiamo di prendere le cose anche con un po' di leggerezza.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 13/10/2020 ore 15:56:29
Francesco, qui, è come essere al bar, un circolo di persone che condividono un interesse (si, al bar, condividono prevalentemente il calcio, ed è per questo che non lo frequento). C'è l'informazione, ci sono i pareri, c'è il contraddittorio e ... il cazzeggio. Nessuno è pagato per parlare pro, ne' per parlare contro, poi, se un intervento non interessa si legge e si passa oltre, se non si è d'accordo, si interviene. Io ti ho segnalato la mia disamina, che tu avevi evidentemente saltato, come vedi è difficile dire se un intervento non interessa senza averlo letto. Paul.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 13/10/2020 ore 16:03:2
No, ho scritto che la disamina l'ho apprezzata (ma mi leggi? È al primo rigo). Ma non è che un post immerso in un ambiente di sparate a zero general generiche cambi il contesto. Sono il primo a cazzeggiare e a costellare le mie giornate di cazzate di cui sono protagonista e non solo spettatore, ma articoli così ricevono sempre commenti che nel 95 per cento dei casi sulla chitarra non dicono, non ipotizzano, non ne parlano nemmeno. Se ti senti chiamato in causa, male. Diversamente, non ti sentir chiamato in causa, e lascia che anch'io dica la mia su come considero i commenti quando spunta un articolo dedicato a uno strumento legato a Bonamassa, a Slash e compagnia.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 13/10/2020 ore 16:32:2
Francesco guarda, non fraintendermi, sono stato felice che tu abbia detto di aver apprezzato il mio intervento, e non ho scritto niente che facesse pensare il contrario. Volevo solo dirti di non prenderla con chi interviene senza portare informazioni, ma solo per parlare di impressioni e gusti personali. Qui è così: è come al bar. Ciao, Paul.
Rispondi
di Blues guy [user #56296]
commento del 14/10/2020 ore 01:33:40
Ma qualcuno sa che forma ha esattamente il manico (dato che non sono esperto di manici vintage Gibson) che sulle specifiche è descritto solo con "50s"? Significa che è una D? O un rounded 50s? O un'altra forma?
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 16/10/2020 ore 09:21:35
quasi sicuramente sarà un 50s Rounded Medium C non diverso da quello di una Epiphone Les Paul Standard 50`, una variazione sul classico Slim Taper Epiphone con spalle poco arrotondate e profilo piatto. Son chitarre valide limitate se vogliamo più da un punto di vista elettronico che non liuteristico, di un'altra categoria rispetto a Squier.
Rispondi
di Blues guy [user #56296]
commento del 16/10/2020 ore 16:50:29
Grazie tanto credo che in ogni caso devo provarlo quel preciso manico per capire se mi ci trovo comodo o no
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/10/2020 ore 17:46:55
a me mi piace ... bisognerebbe confrontare la posizione centrale con quella di una chitarra simile con due pick ups, ma complessivamente mi sembra un bello strumento ..
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 16/10/2020 ore 13:06:59
Io sei mesi fa ho preso la Les Paul Edizione Bonamassa 1960, quella burst rossa.
La chitarra è ottima, suona bene e sta accordata (Anche il sol....) ed è rifinita benissimo.
Capotasto in Tusq, case rigido stile anni '60 incluso, tutto a meno di 600 Euro.
Credo che per le edizioni Bonamassa stiano un po' più attenti della produzione standard, magari fanno un setup per bene prima di spedirle.

Per quel prezzo è fantastica, sono super contento di averla presa.
Rispondi
di lassie [user #24566]
commento del 16/10/2020 ore 14:01:32
Non prenderò mai un signature per principio, la chitarra la suono io e non devo sottostare ai gusti di altri anche se professionisti, detto ciò un altro motivo è che costano sempre di più delle equivalenti non signature, difatti ho una Custom Black Beauty 3 pagata 550 suona da dio, l'unica cosa non mi piace è che con il selettore in centro si attivi il pickup al ponte insieme al centrale, avrei preferito il suono classico ponte/manico o avere 3 potenziometri volume ed un master tono, con questa configurazione hai ben 7 timbri diversi.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 26/10/2020 ore 12:02:44
Guarda che in questo, come nel caso della mia, non sono state fatte secondo i gusti di B., ma sono le riproduzioni di due strumenti vintage originali in suo possesso.
Quindi non si comprano per Bonamassa, ma se ti piacciono gli strumenti di cui sono la copia.
Inoltre nel caso ad esempio della mia, l'ho pagata come l'EPI più simile come modello, ma nel prezzo c'era la custodia rigida inclusa quindi non vedo sovrapprezzi particolari nella signature qui.
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