Risponde Gianni Rojatti, chitarrista e coordinatore di Didattica.
Gli Esercizi Cromatici, sono quanto di meglio si possa fare per togliere la ruggine e rimettersi in forma. Quello che semmai ti suggerirei e di ridimensionarne lo spazio nella tua routine quotidiana di pratica. Se il tempo che hai deciso di dedicare allo studio è di un’ora al giorno, cercherei di fare gli Esercizi Cromatici per 15 minuti all’inizio della tua sessione di studio. Seleziona un’ampia gamma di esercizi così da poterli variare a giorni alterni. Seguire esercizi che si ripetono su giornate alterne permette di sedimentarne meglio meccanica e comprensione e scongiura il rischio di annoiarsi con materiale che non è molto stimolante dal punto di vista musicale. Non dimenticarti di segnare sempre le velocità metronomiche alle quali li stai eseguendo e sii estremamente severo e sincero con te stesso, nello scegliere una velocità che ti garantisca la massima pulizia e fluidità esecutiva. A volte ti capiterà anche di dover tornare indietro e rallentare.
Per quanto riguarda il volume a cui fare gli esercizi, sincerati di sentire bene il suono della chitarra amplificata. È quello che dobbiamo prendere come riferimento visto che è quello che porteremo sul palco, in sala prove e che finirà nelle nostre incisioni. Per cui basta un volume appena percepibile ma che ti garantisca la percezione esatta di quanto esce dall’amplificatore.
Piuttosto il consiglio è di provare gli stessi esercizi con suoni differenti: clean, crunch e lead distorto. Ciascuno richiede un’attenzione esecutiva, una sensibilità e un controllo mirato che richiedono una cura differente nella pratica.
Esercitarsi anche sull’acustica non può che essere un valore aggiunto alle tue sessioni di studio. Ricorda però, che se suoni l’elettrica questa presuppone un tocco e un feeling completamente differenti e non così immediatamente complementari all'acustica; dedicare un giorno alla settimana all’acustica potrebbe essere perfetto e sufficiente.
I restanti 45 minuti della tua ora di pratica, organizzali con cura: di sicuro ti raccomanderei di dedicarne altri 15 alla Ritmica e gli Aaccordi. Fai pure pratica su delle canzoni che conosci ma ricorda che, se hai fatto uno stop così lungo sulla chitarra, è proprio sul suono e l’intenzione delle ritmiche che potresti avere qualche grattacapo in più nel rimetterti in pista. Per cui, assolutamente, non tralasciare questo aspetto. Quindi i restanti 20 minuti dedicali a un argomento che ti stimola e vuoi approfondire: per esempio qualcosa legato al Fraseggio solista: dall’utilizzo dei Modi, alle combinazioni tra Scale Blues, Pentatonica, Arpeggi fino all’utilizzo delle Triadi. Oppure impegnati a mettere a fuoco qualche tecnica: Legato, Sweep, Pennata Alternata…qui su Accordo è pieno di lezioni su tutti questi temi. Scegline una che ti piace e affrontala 20 minuti al giorno, fino a che non sentirai di averla acquisita nel tuo playing.
Ecco alcune proposte:
Quindi, ti restano 10 minuti che ti dovrai imporre di spendere ogni giorno nel puro divertimento. Alza il volume e suona quello che più ti piace e diverte. Scegli una base su cui improvvisare in libertà, trova un riff da imparare, metti un album che ti piace e suonaci sopra, prova i tuoi lick preferiti al massimo della velocità.
Suonare è una questione – prima di tutto - di passione che va alimentata con il divertimento.
Così, è imprescindibile integrare nelle proprie sessioni di studio il fatto di divertirsi!
Proprio per questo, ho scelto di arredare questo articolo con foto di che resta la massima espressione di un chitarrismo frutto tanto di una tecnica celestiale che di una voglia di divertimento e leggerezza impareggiabili.
Detto questo, ti affido ai consigli degli altri Lettori di Accordo, certo che ognuno avrà tanti spunti da proporti per ottimizzare il tuo studio.
Buon lavoro ma, soprattutto, divertiti!
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