di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 17 dicembre 2021 ore 20:00
Ascoltare i Chon significa misurarsi con una delle espressioni più giovani e fresche del chitarrismo moderno. Capitanati dai due chitarristi Mario Camarena ed Erick Hansel, i Chon offrono una proposta musicale che si serve di un fraseggio chitarristico estremamente complesso e articolato, di sicura derivazione shred, messo al servizio di una scrittura che fonde generi, stili e sonorità diverse spaziando dal jazz, al progressive non disdegnano contaminazioni elettroniche ed hip hop.
Tratto distintivo resta una matrice sempre solare e positiva nel sound che si alimenta di sonorità chitarristiche quasi sempre clean e di armonie per lo più maggiori.
Musica strumentale, incentrata sull’approccio virtuosistico alla chitarra ma che snobba ogni più ovvio e datato riferimento a metal e sonorità high gain per esplorare scenari musicali nuovi che convivono e sono rappresentativi delle suggestioni vicine ai teenager: dallo skateboard ai videogames, passando per l’hip hop.
Mario Camarena ed Erick Hansel citano tra le loro influenze Jimi Hendrix e Michael Jackson e, soprattutto, molti pianisti di estrazione jazz: Tigran Hamasyan, Chick Corea e Robert Glasper. E quando parlano dello shred, sembrano riferirsi più che a musica, dischi o artisti di riferimento a una pratica chitarristica da fare, esplorare e studiare assieme, quasi come un gioco. “Veniamo da San Diego. Assistevamo a tanti piccoli concerti, alcuni dei quali anche a casa di amici, in cui cerano un sacco di chitarristi che facevano cose shred. E ci divertiva studiare e sfidarci con quelle cose pazze in sweep. Poi quella cosa è rimasta una parte del nostro songwriting: perché quando scriviamo ci piace stupirci e farci ridere uno con l’altro con passaggi assurdi con cui chiudiamo un riff, una strofa”.
Due gli album da ascoltare per capire l’anima musicale dei Chon: HOMEY del 2017 che esplora l’attitudine più hip-hop e RnB del gruppo e l’omonimo CHON del 2019 che marca, invece, l’attitudine più progressive e math rock di Mario Camarena ed Erick Hanse.
I due chitarristi sono entrambi endorser Ibanez che ha omaggiato i due musicisti con due modelli Signature. “Abbiamo sempre suonato Ibanez” spiegano i due chitarristi “perché il nostro maestro di chitarra ci aveva detto che andavano bene per fare shred e da lì ci abbiamo preso la mano e non abbiamo mai cambiato. Inizialmente suonavamo RG ma la svolta per noi è arrivata con le AZ. Quelle chitarre hanno avuto un ruolo decisivo nello sviluppo della musica dei Chon. Il manico è più grosso ma è comodo, molto moderno e ti fa suonare in maniera più agevole e veloce le cose complesse. Poi ci piacciono tantissimo gli humbucker di queste chitarre che hanno un suono pulito, compresso da single coil. Ma con tutta la potenza e il supporto offerto da un humbucker.”
La Signature di Mario Camarena è nella componentistica una AZ a 24 tasti, con configurazione HSS. Le modifiche sono per lo più estetiche visto che dai segna tasti a dente di squalo, al battipenna fino all’appariscente colorazione viola, tutto sembra un tributo al vecchio amore RG.
Viceversa la AZ Signature di Erick Hansel si ispira ad un altro modello Ibanez amatissimo dal musicista, la Talman e ne ripropone la configurazione essenziale con humbucker al ponte e singolo al manico. (Per approfondire le chitarre dei Chon)