Ciao a tutti. Approfitto di questi giorni di relativa calma lavorativa per fare una riflessione e chiedervi cosa ne pensate. Nei giorni scorsi ho comprato una Suhr Classic che all'inizio montava (immagino - non era specificato) delle 0.10 Elixir.
La chitarra aveva uno "schiocco" notevolissimo, era molto reattiva. Ma quelle corde, sulla scala lunga, mi venivano un po' durette anche a causa di un'epicondilite bilaterale (dannazione); quindi provavo le 0.09. Risultato: chitarra morta. Eppure sulla Gibson le 0.09 - 0.46 suonano benissimo.
Ho fatto un po' di cambi e ho montato le 0.10 D'addario, versione NYXL: bellissimo suono, reattivo, grande attacco, sempre un po' dure.
Ho provato anche le Ernie Ball, un classicone, le ho usate per decenni... La chitarra suonava molto meglio con le Elixir e con le D'addario. Adesso proverò le D'Addario 0.095 - 0.44.
Non so, nella Gibson mi sono assestato immediatamente, qui sono portato a cercare l'equilibrio che non sto trovando. Sembra che ogni muta di corda risponda in modo enormemente diverso.
Forse è a causa della scala lunga dopo un paio d'anni di Gibson, o forse è a causa del dolore a gomiti e avambracci, ma non sto riuscendo a trovare la quadra. E non mi aspettavo cambiasse così tanto tra una muta e l'altra.
Voi che ne pensate? E che corde usate? Ci sono un sacco di falsi miti sulle corde che sono duri a morire, ad esempio sul fatto che per un suono "grosso" serve una scalatura importante. Mi sa che non è (sempre) così. |