Ciao a tutti! Questo è il mio primo post su accordo, per cui spero di non tirare fuori un discorso già affrontato. Premessa, sono di Roma e non ho mai suonato tanto dal vivo come quest'anno, e con l'aumentare della frequenza dei live io e la mia cover band (batteria, basso, due chitarre, tastiera e tre voci) stiamo pensando di fare un investimento per un sistema auto-sufficiente di monitoring personale da palco per ogni occasione, possibilmente tutti in cuffia.
L'idea di base è semplice: rack avente 2 splitter xlr (tipo Behringer ULTRALINK MS8000 o ART S8), un mixer digitale wi-fi (tipo Behringer X Air XR18 o Midas MR 18) e altri elementi necessari quali alimentazione, cavi snake, router ecc.
Il tutto sarebbe cablato e montato con l'idea di andare in un locale X, inserire tutti i cavi xlr della strumentazione nei vari input degli splitter (ipotizziamo ne bastino 16) invece che direttamente nel sistema che porta al mixer dell'impianto, dare 16 canali di splitter output al fonico per l'esterno, mentre gli altri 16 output degli splitter sono connessi al proprio mixer digitale, che avrà sufficienti output aux da poter soddisfare l'ascolto di ciascun componente del gruppo in maniera indipendente.
Ora, immaginando di voler iterare questa procedura per ogni realtà di musica dal vivo, che avrà certamente batterie, amplificatori, ma soprattutto microfoni diversi in base al luogo, io mi chiedevo, è possibile stabilire dei preset per essere ad un buon punto di partenza quasi sempre? Oppure si rischia di perdere tanto tempo per fare un nostro sound check completo anche per i monitor, vanificando l'idea di praticità e velocità che avevo in mente una volta presa la mano? Conviene utilizzare almeno gli stessi microfoni? Insomma, questo tipo di IEM rig vale la pena di essere comprato/montato?
Mi scuso per il testo lungo ma avevo bisogno di entrare nel dettaglio per farvi capire al meglio il mio dubbio.
Grazie! |