Dei Muse si può dire tutto, ma di certo non si fossilizzano a lungo in uno stile musicale. Dai primi passi nel rock alternative, la lunga evoluzione della band britannica ha portato Matthew Bellamy e compagni ad avvicinarsi sempre di più a un immaginario sonoro ed estetico fatto di sintetizzatori e accessori tempestati di luci colorate che sembrano usciti da un film di fantascienza anni ’80. Gli step sequencer rubano la scena alle chitarre, e giacche luminose, occhiali LED e trovate originali ispirate alla tradizione cyberpunk sono il fulcro degli show.
Un oggetto in particolare ha catturato la curiosità dei fan perché, da semplice accessorio stilistico, è finito per diventare uno strumento musicale con un suo preciso - e attesissimo - momento nelle scalette dei concerti.
“Behold, The Glove”, “ecco il guanto” era il titolo di un brano incluso anche nel film Simulation Theory. Nel videoclip che lo vede protagonista, Matthew trova il misterioso guanto cibernetico nel deserto e… comincia a suonare le tastiere, poi va a cavallo in riva al mare. Insomma, la trama non è chiarissima, ma quell’aggeggio era già nei progetti della band.
L’idea di un guanto che permetta di controllare musica ed effetti con dei gesti è stata spesso affrontata da musicisti e progettisti, trovando applicazioni anche al di fuori della sfera musicale. È impossibile non notare riferimenti a oggetti come il Power Glove per console Nintendo, in Italia conosciuto principalmente per il film “The Wizard: Il Piccolo Grande Mago dei Videogames”.
All’epoca, il Power Glove creò tantissimo hype tra i giovani videogiocatori, salvo poi deluderli a causa di un funzionamento controintuitivo e impreciso. Le tecnologie sono certamente più accurate oggi e, in musica, controller del genere sono all’ordine del giorno.
I Muse, del loro personalissimo guanto, ne hanno fatto un sintetizzatore che ora portano sul palco con regolarità.
L’oggetto di scena diventa uno strumento musicale a tutti gli effetti, un sintetizzatore con un controller touch sull’avambraccio che permette all’artista di gestire intonazione ed effetti in tempo reale, forse in modo un po’ più macchinoso di quanto non sarebbe realmente necessario, ma dal sicuro impatto scenico.
Il guanto ha un posto fisso nei recenti set, per il brano “Behold The Glove” spesso eseguito in medley con la classica “Uprising”, in cui è impiegato per l’intro prima di lasciare spazio alla chitarra che - al di là del crescente interesse del gruppo verso i suoni elettronici - continua a essere protagonista nel solo del brano fino all’esplosivo finale.
Nel video è possibile vedere il guanto in tutto il suo cibernetico splendore durante la recente esibizione al Isle of Wight Festival 2022.
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