Il panorama dei fuzz è incredibilmente ampio, ma ci sono alcuni punti fermi a cui è difficile rinunciare. Il rombo di un muff è uno di questi, qualunque sia la sfumatura e la scuola timbrica su cui si vada ad adagiare, ora più spinta, ora più pacata, dai medi fortemente scavati o con una gobbetta attentamente studiata per far schizzare la chitarra fuori dal mix con un sapore gradevolmente vintage, schiacciato in una compressione tanto violenta quanto è il gain che si decide di iniettarvi.
Grosso, cattivo, sgraziato eppure controllabile con un’agevolezza inaspettata, lo Star Eater di Pigtronix si rivolge ai musicisti appassionati di fuzz e dintorni che non vogliono rinunciare alla versatilità necessaria a toccare molteplici suoni con una singola scatoletta ai propri piedi, ma non intendono impazzire con regolazioni complesse.
Lo chassis nero dello Star Eater punta sulla compattezza, con tre manopole, due footswitch e due selettori responsabili di una versatilità importante.
Si tratta di un fuzz analogico con filtro incorporato, un’equalizzazione efficace e sensibile che permette di costruire un proprio suono di base e affiancarvi un secondo sound altamente personalizzato, sulla punta del piede.
Mentre il footswitch sulla destra si occupa della classica accensione del distorsore, infatti, quello a sinistra aziona l’originale funzione Contour.
Questa richiama una curva d’equalizzazione alternativa rispetto a quella data in modo standard dal fuzz, con un selettore omonimo che permette di decidere tra una spinta sui medi o un taglio nel mezzo per una sonorità più scavata e a V. La frequenza su cui il filtro agisce è scelta dal potenziometro Sweep, e il circuito si dimostra capace di strizzare l’occhio ad alcuni tra i sound più famosi di sempre, dai fuzz nasali e frizzanti dei modelli vintage fino agli ingombranti distorsori che hanno scritto la storia del rock alternative negli anni ’90 e inizio 2000.
Quando il footswitch Contour è disattivato, il fuzz non dispone di un controllo di tono tradizionale, come spesso accade sui fuzz d’estrazione vintage, limitandosi al potenziometro Volume per il livello d’uscita e Hunger per regolare la quantità di gain. La versatilità non è comunque compromessa, e lo Star Eater promette una vasta gamma di suoni anche in configurazione standard grazie al selettore Voice, con cui l’utente può scegliere tra stadi di gain al silicio o al germanio: il primo più aggressivo e acido, il secondo più caldo e morbido.
Nel video ufficiale che accompagna il lancio del pedale Pigtronix, una panoramica approfondita offre la spiegazione delle funzioni e una serie di esempi sonori guidati per orientarsi nelle sfumature dello Star Eater.
Sul sito Pigtronix, , con scheda tecnica, foto e prezzo per il mercato americano. |