Una lunga intervista rilasciata da Andy Mooney, CEO di Fender Musical Instruments, al magazine è lo spunto per affrontare tematiche circa il mercato, il catalogo del gruppo e la risposta del pubblico alle novità più estrose.
“I bassisti sono sempre stati più aperti rispetto ai chitarristi. Abbiamo visto una crescita esplosiva sia nei bassi Jackson sia nei Meteora”. Così Mooney commenta il responso dei fan alle novità di casa. In particolare, lo shape Meteora è il primo inedito per Fender da diversi anni a questa parte, e sembra aver riscosso notevole successo tra i bassisti, molto più che tra i chitarristi i quali sembrano preferire la comfort zone dei modelli classici. Su Accordo, .
Il Meteora, però, non è il solo progetto sopra le righe per Fender, e uno spunto di riflessione è rappresentato anche dalla , originale ibrido tra acustico ed elettrico che interpreta in una chiave mai vista prima le linee delle solid body più apprezzate del catalogo californiano.
“I musicisti acustici tendono a essere più conservativi. Molti aspiranti guardano cosa viene usato sui palchi per prendere spunto” spiega Andy, che poi racconta come le Acoustasonic siano effettivamente piaciute, ma abbiano riscosso maggiore successo in studio, meno sul palco.
Esistono comunque eccezioni che confermano la regola: Conan Grey, al recente festival Coachella, ha affrontato l’intero set con al collo una Fender Acoustasonic modello Telecaster.
Il CEO ritiene che una delle principali motivazioni della relativa lentezza con cui la serie comincia a mostrarsi in pubblico sia da ricercare nel fatto che il modello ha mosso i suoi primi passi in piena pandemia, quindi senza l’opportunità di affrontare subito il palco. Ritiene inoltre che il posizionamento sul mercato dell’idea Acoustasonic dipenda fortemente dalla sua trasversalità in catalogo.
I recenti trend motivano l’azienda a puntare sul modello e, dopo che ha abbassato il prezzo fino a sfiorare la barriera psicologica dei mille euro, un’ulteriore revisione potrebbe essere all’orizzonte. Secondo Mooney, sarà importante scendere al di sotto di tale soglia, e per questo non è da escludere che in futuro vi si affianchi la produzione orientale per nuovi modelli ancora più accessibili ed essenziali nelle specifiche tecniche, più immediati da approcciare per un pubblico non professionista.
Tuttavia “Alcuni componenti che l’anno scorso costavano 30 centesimi, quest’anno vengono 30 dollari, rendendo letteralmente impossibile portare alcuni prodotti sul mercato” spiega Mooney, quindi è improbabile che la serie diventi una entry level in senso stretto, non nel breve periodo almeno. D’altra parte, a inizio 2022 .
Sebbene restii ai cambiamenti, insomma, i chitarristi e in particolare quelli acustici restano al centro dei progetti più innovativi dei laboratori Fender, e siamo certi che il CEO sarebbe felice di vedere smentita la sua opinione circa il pubblico a cui si rivolge. |