“Stepping Out of the Slate”, come “pensare fuori dagli schemi”, è l’originale progetto Yamaha che intende contrastare la progressiva virtualizzazione delle moderne tecnologie. L’intento è ritrovare il piacere di toccare e ammirare un oggetto fisico, elementi che nel corso degli anni sono stati rimpiazzati da interfacce virtuali e touchscreen.
RhythmBot è probabilmente l’idea del Yamaha Design Lab più significativa in questo senso. Quattro piccoli robot, ognuno con un diverso suono percussivo, si sincronizzano con un’app per smartphone e, attraverso questo, ascoltano i suoni circostanti e si inseriscono al loro interno con dei pattern ritmici.
I robot riescono così a interagire con la musica che si sta ascoltando, ma anche con quella che si sta creando sul momento. L’utente può così canticchiare una melodia, suonare o battere un tempo e lasciarsi accompagnare da un ritmo personalizzato, dando vita a una originale jam session o, semplicemente, a un accompagnamento rilassante alla propria quotidianità.
Più che prodotti di consumo, le idee del progetto Stepping Out of the Slate rappresentano una dichiarazione d’intenti, la volontà di restituire fisicità alle moderne tecnologie che mandano sempre più dispositivi reali in pensione in favore di interfacce grafiche e virtuali capaci di soppiantarli con pochi pixel su uno schermo.
In controcorrente con la modernità propriamente detta, parte dal concetto che alcune azioni non dovrebbero essere sostituite dal tocco su un display. La sensazione tattile di stringere un oggetto fisico tra le mani, su cui operare in modo meccanico, fa parte di un vero e proprio rito che appaga l’utente. Non è un caso che le idee comprendano anche un giradischi con un braccetto da poggiare sullo schermo dello smartphone e che funziona esattamente come la puntina di un vero giradischi, riproducendo musica nel punto del disco mostrato a schermo.
La musica digitale ha rappresentato forse il primo e più evidente passaggio tra le operazioni meccaniche alla pressione di un pulsante fino al tocco di uno schermo, e un piccolo giradischi per smartphone è un forte segnale in questo senso. L’idea Yamaha in questo campo si chiama TurnT.
Winder è invece un giocattolo a molla, come un carillon, che col suo movimento fa partire la musica dallo smartphone.
La riproduzione musicale è invece comandata da un sensore che rileva la fiammella di una candela sul MusicLight, un elemento d’arredo originale, intimo, che riesce a legare due elementi accomunati dall’essere impalpabili, per quanto diversi tra loro: la luce di una fiamma e il suono di una melodia.
Nostalgici, originali, affascinanti, i prodotti Stepping Out of the Slate del Yamaha Design Lab sono al momento solo dei prototipi e non è confermato se si affacceranno sul mercato con delle versioni commerciali, ma . |