La creatività in musica passa anche per la gestione dei suoni, e Pigtronix dà una gran bella lezione con il Gloamer: un volume swell comprensivo di compressore che, dal semplice concetto di volume graduale, tira fuori uno strumento versatile e a dir poco originale.
Ridotto ai minimi termini, l’effetto swell consiste nell’aumento graduale del volume. È un classico per chi ama imitare archi e sintetizzatori con il volume della chitarra ma, nel campo degli effetti a pedale, si tratta di un circuito dalle molteplici sfaccettature.
Un dispositivo in grado di far subentrare lentamente il segnale in reazione alla pennata del musicista rappresenta lo spunto per ideare suoni nuovi, basati sullo stesso principio ma con esiti del tutto diversi.
Il Gloamer di Pigtronix lo fa con una ricca dotazione di comandi presi in prestito dal vocabolario dei compressori.
Sul pannello, il Volume regola il livello d’uscita nel modo più tradizionale in assoluto.
Blend serve a reintegrare parte del segnale diretto nel mix finale, rivelandosi utile a generare degli effetti swell assoluti o che si sommano al segnale pulito creando un suono che “sboccia” dalla plettrata ingrossandosi nei millisecondi successivi, come un compressore spinto all’estremo e dall’attacco lentissimo.
Compression dosa la quantità di segnale compresso, responsabile della fluidità dell’insieme e indispensabile per esplorare alcune sfumature più sperimentali.
Fulcro del meccanismo sono le manopole di Attack, per la velocità con cui il volume aumenta dal silenzio, e Decay che, allo stesso modo, regola il tempo che il segnale ci mette a sparire nel silenzio, regalando una coda alle note che potrà lavorare similmente a un denso riverbero fino ad ammiccare al pedale sustain di un pianoforte.
Infine, Sensitivity imposta un livello del segnale in ingresso necessario a resettare le funzioni di Attack e Decay, in modo che il pedale possa intuire quando innescare lo swell a seguito di una pennata più forte. Non si tratta però del solo modo per comandare la funzione di swell e davvero peculiare è la presenza di una presa Sidechain sulla facciata in alto dello chassis, tra i jack d’ingresso e uscita. Questa permette di inviare un segnale esterno in ingresso al pedale da sfruttare come innesco per il ciclo di Attack e Decay, rendendo il Gloamer reattivo a una fonte sonora diversa dalla chitarra e permettendo, per esempio, che sia un click metronomico o la cassa di una batteria ad avviare lo swell sulle note della chitarra.
Dinamico, ma anche automatizzato alla bisogna, il Gloamer può controllare da solo il ciclo di attacco e rilascio dello swell.
In basso, accanto al pulsante Engage per l’attivazione dell’effetto, compare un secondo footswitch indicato con Decay. Questo aziona una modalità di auto-reset che fa ripartire il ciclo di Attack appena il Decay esaurisce il proprio lavoro. Così, a livelli più bassi di Attack e Decay, i cicli si susseguono con una certa rapidità dando vita a un originale effetto tremolo.
A guidare il musicista attraverso le sue scorribande ai limiti tra il lavoro di chitarrista e quello di producer, un LED Ready indica quando il pedale è attivo e pronto a partire con le funzioni di Attack e Decay.
Il Gloamer è un pedale originale, diverso, semplice nei concetti che Pigtronix ha saputo spingere fino a trarne fuori qualcosa di davvero peculiare. Sul sito ufficiale, è possibile ascoltarlo con esempi sonori dettagliati, scheda tecnica e funzioni approfondite . |