di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 30 settembre 2022 ore 07:30
Sei tracce stereo indipendenti e decine di effetti, da quelli da DJ fino alle simulazioni per chitarra elettrica, sono il cuore della loop station da pavimento più avanzata di casa BOSS. La testiamo sul campo e in video.
La loop station multitraccia BOSS raggiunge nuove vette. L’arrivo della RC-600, a cavallo tra il 2021 e il 2022, ha fatto rizzare le orecchie a tutti gli appassionati di looping con la promessa di una macchina potente, versatile ed estremamente personalizzabile, degna di rappresentare l’evoluzione della mitica RC-300.
Le tracce a disposizione arrivano a sei, si sommano effetti di ogni tipo e tutto è condito con funzioni intelligenti per ottimizzare la resa dei loop e l’esperienza d’uso in generale. Abbiamo messo la BOSS RC-600 sotto torchio per un po' e ve la raccontiamo in video.
Funzioni
La RC-600 è una Loop Station basata su sei tracce stereo indipendenti con effetti incorporati.
Un trattamento dell’audio a 32 bit permette di applicare effetti e sovraincidere più volte senza accusare perdite di qualità, garantendo al contempo una sensazione naturale al suonato e un tono dettagliato.
Gli effetti a bordo, dalle modulazioni ai distorsori fino alla manipolazione delle tracce in pieno stile DJ, si dividono nelle categorie Input e Track, cioè rispettivamente quelli che si applicano al segnale in ingresso restando impressi sul loop registrato e quelli che invece possono essere richiamati in seguito alla registrazione, modificando una traccia precedentemente creata.
La pedaliera contiene 49 effetti Input, che arrivano a 53 nella categoria Track.
In ogni sezione se ne possono azionare fino a quattro in simultanea, tre dei quali possono essere attivati con i footswitch a bordo e l’ultimo va richiamato attraverso il menù, sfruttando un controller esterno o approfittando delle funzionalità MIDI della macchina.
Interfaccia
A dispetto della complessità racchiusa nello chassis rosso, BOSS ha messo insieme un approccio intuitivo, con le sei tracce suddivise in due banchi da commutare con l’apposito pulsante in alto, e ognuna delle quali viene comandata con i bottoni di Rec/Play e Stop.
La creazione di un loop avviene in una maniera tradizionale per BOSS, facendo partire la registrazione col pulsante a sinistra e concludendo il ciclo quando questo viene schiacciato di nuovo. Se si preme quello di destra, il loop si silenzia. Se si tiene premuto a lungo, si cancella.
Ogni footswitch sulla RC-600 riporta una seconda dicitura in colore nero: si tratta della funzione alternativa che il pulsante assume dopo che si è tenuto premuto per qualche istante il controllo FX, il medesimo utile a selezionare i due banchi di tracce disponibili. In questa modalità, i footswitch consentono di azionare gli effetti precedentemente programmati nel preset.
Sopra ogni footswitch è presente un grosso LED rettangolare, che si accende e cambia colore a seconda del ruolo o dello stato del momento.
Sulla scia delle più recenti loop station di casa, un display a LED rotondo è il fulcro dell’esperienza d’uso e permette di capire quando la macchina è in registrazione, quando è in pausa e in che punto del loop si trova il ciclo in quel momento, con un metronomo chiaro e ben visibile.
Sulla sinistra, un display grafico monocromatico accompagnato da quattro cursori e otto piccoli pulsanti consente di navigare tra i menù, modificare le impostazioni e personalizzare i suoni. Anche qui, riducendo al minimo le pagine da sfogliare in favore di un’impronta “illustrata” e user friendly.
Connettività
Top di gamma per il catalogo BOSS, la Loop Station vuole rappresentare una macchina completa e versatile, pronta agli usi più intensivi. Così il musicista può avvalersi di due ingressi XLR per microfoni con alimentazione phantom, due coppie di ingressi stereo jack per strumenti, tre coppie di uscite stereo di linea, un’uscita cuffie per il monitoraggio diretto e la porta USB con cui trasformare la RC-600 in un’interfaccia audio a pieno titolo, per registrare dritti nel computer come abbiamo fatto per il nostro test in video.
Tutto il routing può essere personalizzato dall’utente, decidendo il percorso di ogni traccia, degli ingressi e delle uscite.
Programmabilità
Le potenzialità della RC-600 sono ben supportate da possibilità di personalizzazione estremamente ampie.
Oltre alla programmazione degli effetti, un grande potere espressivo si cela nella libertà di gestire volumi delle singole tracce, degli ingressi e delle uscite, il loro posizionamento nel panorama stereo, il modo in cui la registrazione parte - tra l’innesco tradizionale alla pressione o tramite rilevamento automatico del segnale in ingresso - il verso della riproduzione del loop appena registrato, la creazione di loop ciclici o "one shot" per una riproduzione singola, effetti di fade in e out e una quantità di altre opzioni.
Diventa quindi fondamentale poter salvare le proprie impostazioni preferite, o semplicemente quelle più adatte per il brano che si va a eseguire di volta in volta, e BOSS lo rende possibile con ben 99 memorie indipendenti.
Primo impatto
Un “cervello” così sviluppato merita un involucro all’altezza, e in effetti la RC-600 appare prima di tutto robusta. La struttura interamente in metallo è compatta, solida, ed è apprezzabile l'attenzione per i dettagli come la presenza di una barra di rinforzo sullo spigolo sovrastante i footswitch che protegge la scocca da un uso troppo “entusiasta”.
Il suono
Roland e BOSS hanno fatto scuola nel campo dei processori sonori, e non è una sorpresa scoprire che la RC-600 regge grosse quantità di informazioni senza compromettere la resa audio. Sovraincidere più parti non comporta perdite di segnale o di intelligibilità, e sommare più effetti insieme suona organico e vivace come con ogni altro multieffetto di casa.
Particolarmente gradita è la presenza a bordo di alcuni simulatori di amplificatori e cabinet, che consentono di collegare una chitarra elettrica a una macchina di fatto autonoma, capace di portare il musicista sul palco senza richiedere alcun dispositivo esterno. Si tratta di una selezione limitata rispetto ai canoni a cui BOSS ha abituato i suoi fan, ma più che sufficiente per trarre il meglio dallo strumento senza impazzire con rig troppo elaborati, ingombranti e pesanti.
L’esperienza d’uso
Creare loop con la RC-600 è facile e divertente. La complessità della macchina ne estende gli orizzonti in modo impressionante, ma non per questo la rende ostica da usare. La curva d’apprendimento è morbida, il musicista è portato a scoprire con naturalezza le funzioni più avanzate e a imparare di volta in volta il modo per gestirle al meglio, cucendosele letteralmente addosso fino a trovare soluzioni davvero originali e a dir poco elaborate.
Anche con l’uso di più tracce, comporre non è affatto frustrante grazie alla capacità di interpretare automaticamente il tempo impartito dal musicista e adattare a questo la misura dei loop creati, alla possibilità di sommare loop di durate diverse a quelli precedentemente registrati e grazie anche a funzioni gradite come la quantizzazione, con cui la loop station “giustifica” il suonato in base alla misura data, rendendo il risultato finale più musicale.
BOSS è uno dei marchi capaci di vantare più esperienza in assoluto nel campo delle loop station, con anni di evoluzione continua e un catalogo variegato, e non stupisce che abbia fatto centro un’altra volta. La RC-600 è una macchina completa, potente e attenta alle attenzioni dell’utente finale: che sia un professionista del looping o un curioso col desiderio di sfidare se stesso, è assicurato che troverà pane per i suoi denti.