di redazione [user #116] - pubblicato il 16 febbraio 2023 ore 15:00
Ci viene segnalata una trovata ingegnosa di un artigiano italiano, che ha messo a punto un plettro dalla forma estrosa ma perfetta per conservare il plettro a portata di mano e tirarci fuori suoni originali.
Il plettro è un accessorio - o uno strumento se si preferisce - probabilmente sottovlautato, con ancora tanto da dire. Per questo è un piacere scoprire artigiani e inventori in grado di guardarlo da un punto di vista inedito, fino a riscoprire in un modo nuovo uno dei componenti più antichi e familiari della chitarra.
La storia di Crosspick è tutta italiana, e a raccontarcela è stato lo stesso Andrea Zecchin, inventore del “plettro a forma di croce”.
“L’idea e il progetto Crosspick è nato nel 2015 dall’assenza di un plettro che in quel momento mi sarebbe servito per suonare, ho cercato tra gli oggetti di casa qualcosa che imitasse la flessibilità del plettro. Trovai una scheda telefonica, una di quelle da collezione, alcuni anni prima infatti le ricercavo, andando a caccia tra le cabine telefoniche per collezionarle. Con un taglierino gli ho dato la classica sagoma a goccia e da li a poco l’ho utilizzato per un po’ di strumming sulla chitarra. Qualche giorno dopo, mi ritrovai lo stesso plettro hand made, tra le mani e, ispirato da una croce carmelitana che mi era stata regalata poco tempo prima da un frate. Cercai di ripercorrere le forme di questa croce e pensai fin da subito che sarebbe stato bellissimo avere un plettro a forma di croce, sia per motivi di novità e di bellezza che per un senso sacro-spirituale. La caratteristica ancora più innovativa è arrivata, provvidenzialmente, dopo alcune settimane: terminata la canzone col grezzo plettro tra le mani, provai ad incastrarlo in qualche punto della chitarra, mi accorsi stupito che scorrendo il Crosspick tra le corde della paletta, le due estremità della croce (le alette) finivano automaticamente sotto le corde di bronzo sfioranti la paletta.”
Crosspick però non è solo un’idea simpatica per avere il plettro sempre a portata di mano, e la sua forma rivela potenzialità tutte da scoprire. Le punte biforcute, per esempio, risultano ideali per colpire le corde in modo inedito, duplicando ogni colpo e creando risonanze e raddoppi che possono ricordare giochi di effetti o strumenti iconici come le chitarre a dodici corde che hanno segnato l’evoluzione del folk nella seconda metà del secolo scorso.
Condividiamo con piacere la storia di Andrea e dei suoi Crosspick, che potete conoscere più a fondo sul sito a questo link.