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Un plettro, cinque materiali: abbiamo testato la formula Techpicks
Un plettro, cinque materiali: abbiamo testato la formula Techpicks
di [user #116] - pubblicato il

E se la chiave della versatilità in un plettro fosse tutta nelle sottili differenze tra i vari materiali? Il catalogo Techpicks offre un’unica forma di plettro, declinata per le esigenze più disparate.
Plettri a goccia, triangolari, grandi, piccoli… siamo abituati a pensare che la forma del plettro giochi un ruolo centrale nella preferenza verso un modello. È sicuramente vero, ma cosa accadrebbe se ci si concentrasse su una sola forma e si approfondisse invece il solo materiale, esplorando il modo in cui scivola contro la corda, si “sente” tra le dita, stacca la nota?
La ricerca dell’italiana Techpicks si concentra proprio su questo, e noi ci abbiamo messo sopra le mani per raccontarveli meglio.

Un plettro, cinque materiali: abbiamo testato la formula Techpicks

Techpicks offre una rosa di cinque modelli di plettro che si prefiggono di coprire differenti aree stilistiche e modalità di playing.
Dal metal allo strumming sull'acustica, dal jazz al funk, passando per il bluegrass, ogni plettro presenta una particolare inclinazione ad assecondare specifiche esecuzioni.
Al centro dei progetti c’è per l’appunto il materiale. Il TP1 di colore nero è quello ad alta rigidità, indicato per jazz e metal. Il TP2 in bianco sporco punta sull’attacco, mentre il TP3 in bianco ghiaccio sull’estrema scorrevolezza contro la corda.
Il TP4 è quello marrone, il più bilanciato della famiglia, viceversa il TP5 in grigio scuro è il più estremo, rigido e dall’attacco particolarmente incisivo.

Un plettro, cinque materiali: abbiamo testato la formula Techpicks

Dettaglio significativo è che i cinque modelli di plettro siano identici in forma, ergonomia e - tutto sommato - consistenza (che potremmo definire in generale molto rigida, senz'altro superiore alla media). Perciò, perché questa versatilità possa essere colta, apprezzata e sfruttata, è necessario che il plettro piaccia nella sua essenza, visto che non è possibile scegliere tra forme e dimensioni differenti.
Per esempio, se su generi che privilegiano impatto sonoro, rotondità e cura della pronuncia le dimensioni importanti del plettro offrono, senz'altro, un vantaggio, in un approccio solistico più tecnico e moderno (metal, fusion, shred) la possibilità di una dimensione più ridotta sarebbe stata apprezzabile. Così come la rigidità generale: su playing più controllati, tecnicamente consapevoli e precisi è assolutamente funzionale ma potrebbe non esserlo altrettanto su un chitarrismo ritmico rock più verace, marcato e "a braccio"- per capirsi - in bilico tra punk, pop, reggae e alternative.

Un plettro, cinque materiali: abbiamo testato la formula Techpicks

Serve quindi entrare in equilibrio con le caratteristiche e la forma di questo plettro perché, se scatta la scintilla, si rischia di trovarsi tra le mani uno strumento di lavoro esclusivo e molto moderno. Soprattutto per generi dove deve prevalere una proiezione sonora cristallina, grande controllo tecnico, espressività definita. Caratteristiche che ci lasciano ipotizzare i plettri Techpicks una prima scelta per bluesman moderni e raffinati, jazzisti e - soprattutto - session man legati a un approccio pop, sì versatile ma sempre tradizionale. Un target di musicisti, per altro, in armonia con il prezzo non trascurabile dei Techpicks.
plettri techpicks
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Sito Techpicks
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di giambibolla [user #5757]
commento del 06/04/2023 ore 14:34:24
Un deca di euro per un plettro?
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 06/04/2023 ore 16:48:41
I Bluechip costano 35 dollari cadauno, questi in confronto sono economici.
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di Gigibagigi [user #49591]
commento del 06/04/2023 ore 15:20:0
"bluesman moderni e raffinati, jazzisti e - soprattutto - session man legati a un approccio pop, sì versatile ma sempre tradizionale".
Cioè, resta fuori il black metal scandinavo e il turbofolk balcanico.
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di GiovanniEJohnson [user #34968]
commento del 06/04/2023 ore 15:40:38
Uso questi plettri da mesi e mi trovo molto bene: per acustica sono ormai anni che utilizzo la forma 346 che trovo estremamente versatile, motivo per cui mi sono trovato bene coi Techpicks da subito. I 5 materiali differenti mi permettono di avere lo stesso tipo di plettro, la cui ergonomia è "memorizzata" dalla mia mano destra, con consistenze e sfumature sonore diverse, così da avere una scelta efficace in base al repertorio che devo coprire (ma anche in base alla chitarra che utilizzo): su acustica utilizzo l'1 e il 4 per flatpicking, mentre il 2 e il 3 per strumming (questi due sono più morbidi e mi consentono uno strumming silenzioso, senza rumori di plastica contro le corde). Venendo dal mondo dei plettri "boutique" come Wegen, Bluechip, ma avendo provato anche plettri ottimi di marchi più diffusi come Primetone e Golden Gate, riconosco un risultato molto importante dal punto di vista sonoro ma anche nella comodità dell'oggetto (i buchi nella superficie mi permettono di avere un ottimo grip nonostante io sudi particolarmente) raggiunto dai ragazzi di Techpicks, per un prezzo che se comparato a questi che ho elencato (plettri comunque di qualità e non plastica scadente) è addirittura al di sotto del costo medio, per un prodotto (NON DIMENTICHIAMOCELO) Made in Italy!
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 06/04/2023 ore 17:05:14
mi hai convinto, li compro
Rispondi
di Francescoierace2910 [user #58361]
commento del 06/04/2023 ore 20:28:0
Ho comprato da qualche mese tutti e 5 TechPicks, sia per belle parole a proposito di essi, sia per pura curiosità, sono studente al CPM di Milano e li studiamo tantissime materie e tanti generi diversi, è proprio per questa che vagavo continuamente nella ricerca del plettro perfetto (che non esiste) finché mi si sono presentate queste 5 tipologie di plettro tutti della stesaa dimensione ma dal suono totalmente diverso tra loro, e dal giorno in cui li ho presi mi ritrovo in tasca constantemente un coltellino svizzero ottimo per fare di tutto… il mio preferito è il tp3 ma non nego che sto usando tutti i plettri sia in studio che in live e sono ogni giorno più contento di averli comprati
Rispondi
di Alessio_Romani [user #42932]
commento del 06/04/2023 ore 22:11:05
Plettri di grandissima qualità. Indispensabili per i miei suoni. Tutto quello che cercavo è racchiuso in questi plettri: corpo, attacco, comodità. Consigliatissimi!!!!
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 06/04/2023 ore 22:23:02
Comprati! Sui plettri non bado a spese
Rispondi
di skull10 [user #63722]
commento del 06/04/2023 ore 23:15:51
Ho preso il TP4, per il flatpicking è una bomba, molto meglio dei Dunlop che usavo prima, lo uso anche con il mandolino ed il risultato non cambia!
Giuseppe.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 07/04/2023 ore 04:16:08
Senza esagerazione ho circa duecento plettri a casa diversi per marca forma spessore e materiali. Dai plettri enormi alla Santana ai zigrinati alla the Edge, ai plettri da basso, legno metallo polimeri moderni. Varie monete e forme strane, con sughero incollato, da pollice, ecc si fa presto a collezionare duecento timbri totalmente diversi. Totalmente.
Cmq fra i plettri più "presenti" più che ti fanno uscire dal mix , insomma un segreto di pulcinella: le tecniche di the Edge usare plettri zigrinati, molto zigrinati posso assicurare che insieme ai single coil esce chiunque dal mix anche un chitarrista alle prime armi
Devo provare questi qui mi hanno incuriosito ma ne ho simili.
Rispondi
di splash94 [user #25382]
commento del 07/04/2023 ore 10:04:09
Uso questi plettri da diversi mesi sia sulle elettriche sia sulle acustiche e non potrei tornare indietro. In particolare mi piace il TP#2 e il TP#4, la differenza è davvero udibile ed è possibile fare una vera e propria comparazione tra i vari modelli. Consigliati!
Rispondi
di Telecaster82 [user #59805]
commento del 07/04/2023 ore 12:25:12
Io attualmente ho trovato la "pace dei sensi" con i J Dunlop perché hanno un buon grip, la giusta flessibilità (almeno quella che io ritengo tale e che per me va bene..) e un costo irrisorio. I miei preferiti vanno da 0.60 a 0.88 in funzione della chitarra acustica o elettrica...
Questi sono interessati ma, visto il costo, prima di prenderne qualcuno dovrei prima provarli.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 07/04/2023 ore 13:11:01
E' curioso come questi plettri (costosissimi, altroché...) attirino tanti commenti positivi da parte di utenti, magari iscritti da tempo, che però non hanno mai commentato prima.
Devono essere proprio dei gran plettri!
Oppure...
Rispondi
di GiovanniEJohnson [user #34968]
commento del 07/04/2023 ore 15:07:33
Sono un utente iscritto addirittura dal 2012, ho iniziato a frequentare accordo durante i primi anni di studio della chitarra. Non capisco quale sia la stranezza del ricevere commenti positivi su un prodotto ben riuscito, concepito all'interno dei confini del nostro paese e non in Cina o altri paesi che dobbiamo per forza osannare. Il tuo commento è alquanto incomprensibile: tralasciando la tendenziosità del "oppure", chi ha commentato, me compreso, ha condiviso la sua esperienza diretta con questi plettri, ergo li ha comprati e provati. Colgo l'occasione per invitarti a guardare la loro pagina Instagram dove vengono postati i video di clienti che si sono trovati bene e hanno deciso di condividere una performance "formato social", tra di loro ci sono anche io :)
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 07/04/2023 ore 16:40:29
Oppure il tuo commento sembrava una recensione di un endorser o di un amico, penso intendesse questo.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 07/04/2023 ore 21:19:44
Ciao, non so perché ti senta chiamato in causa proprio tu, che hai un "passato accordiano" lungo e documentato.
No, il mio commento (che hai compreso benissimo, compresa la "tendenziosità") voleva solo far notare che è... strano? singolare? curioso? altro? (scegli tu) che su una decina di commenti ad un prodotto nuovo, ma, insomma, abbastanza scontato anche nella sua essenza "boutique", epperò costosetto anzichenò (legittimamente, per carità), almeno la metà provengano da utenti mai visti né sentiti prima. Tutti entusiasti, ovviamente. Tutti a dire che il prezzo alto è assolutamente giustificato, in fondo è il Blucìp de noantri, no? Viva il Meid in Itali!
Ripeto, tutto legittimo, per carità, e del tuo giudizio positivo mi fido, ma per il resto noto una certa ingenuità ("chi ha commentato, me compreso, ha condiviso la sua esperienza diretta con questi plettri, ergo li ha comprati e provati"), almeno pari alla mia malizia.
Per il resto, la penso come Pelgas: ho provato decine di plettri e tutti possono essere quelli "giusti", di volta in volta, indipendentemente dal prezzo e dal "mojo" che gli si vuole attribuire per renderli più vendibili.
Rispondi
di GiovanniEJohnson [user #34968]
commento del 08/04/2023 ore 00:02:55
Ti rispondo serenamente: la tendenziosità a parer mio ci sta poco, questo è un progetto nuovo e interessante che ha fatto parlare di se ultimamente. Io non credo che l'assenza di commenti negativi sia anomala, anzi mi stupirei del contrario dato che musicisti molto importanti li stanno utilizzando come strumenti principali (poi ci stanno anche i commenti negativi di chi semplicemente non si trova e ci sta, ma credo sia più plausibile che chi abbia avuto un'esperienza positiva la condivida tramite un commento rispetto a chi ne abbia avuta una negativa in questo caso).
Dico sinceramente che non ho apprezzato il tuo commento perché il voler far intendere qualcosa più o meno velatamente su un prodotto alla cui base c'è l'idea di ragazzi giovani che si mettono in gioco per me è scorretto: io ho investito negli anni su diversi progetti italiani, pedali o corde o plettri (e via dicendo), che spesso si scontrano con la (giusta) concorrenza estera e troppe volte non riescono ad affermarsi nonostante siano ottimi prodotti.
Infine dico: il plettro è una cosa soggettiva, chiaro, però dal momento in cui spontaneamente (vedi la loro pagina social che mi ha incuriosito da subito) chi compra il plettro condivide la propria esperienza tramite video o post è indubbio che il prodotto sia valido, e mi fa piacere vedere il supporto da parte di colleghi e appassionati musicisti. Poi se provandoli non convincono ci sta dare un feedback anche negativo, ma solo dopo averli provati.
Se in America spendono 65 dollari per un Blucìp o un Apollo perché è così assurdo pagare meno di 7 euro un plettro Meid in Itali?
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 10:54:51
Non ci siamo capiti.
Io non critico la qualità di questi plettri, che non ho provato, e non metto in dubbio che a te siano piaciuti così tanto da farne una recensione molto positiva.
Quello che mi infastidisce è che, dato il prezzo molto alto rispetto a plettri anche simili, cosa che non invoglia certo a un acquisto sovrappensiero (meno di 7 euro solo se ne compri un pacchetto da 5, pagando 33 euro: anche no, grazie, per me), per spingere all'acquisto escono fuori dal nulla Tizio, Caio, Sempronio e Genoveffa a dire che sono plettri eccezionali, che c'è dietro una ricerca che manco alla NASA, che in fondo costano poco rispetto a un Bluechip, e cose così.
Per carità, le vie del marketing sono infinite, e questa sarebbe anche una delle più battute, ma lasciami esprimere almeno un dubbio sulla sincerità di certi entusiasmi, anonimi e "mirati".
Poi, magari Tizio, Caio & co. escono dal loro silenzio e cominciano a commentare anche altri post su altri temi, ché qui alla fine siamo sempre il solito gruppetto a dire la nostra e sentire le idee di qualche utente nuovo sarebbe comunque interessante.
Nell'attesa, aspetto di trovare questi plettri in un negozio della mia città per poterli provare (PRIMA dell'acquisto, ovviamente), così da convincermi anche io che valga la pena spendere quelle cifre per averli. E' così che dovrebbe funzionare, no?
Rispondi
di angesalvs [user #29745]
commento del 08/04/2023 ore 20:25:37
Ciao. Io commento poco ma leggo molto. Uso questi plettri da un po' e non li cambierei con niente altro. Non avrei commentato come quasi sempre non commento, ma faccio un'eccezione per cpire se io vado bene bene o se sono anche io un "oppure". Ma pensa te....
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 20:35:1
Visto, che daje e daje li faccio uscire fuori gli estimatori veri?
Adesso spero proprio che quelli di Techpicks mi mandino un set di prova in omaggio, con tutta la pubblicità involontaria che gli sto facendo... ;-)
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 08/04/2023 ore 23:08:17
Che vuoi fare, i plettri sono la figa del nuovo millennio evidentemente, com'è che si diceva? Tira più un plettro bouticcaro che un carro di buoi?
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 23:15:29
:-D
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 07/04/2023 ore 17:31:44
From the aerospace technology to our strings, mica bruscolini
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/04/2023 ore 10:37:12
"Oppure" cosa? Puoi spiegare per cortesia. Grazie.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 11:02:37
Guarda le risposte a GiovanniEJohnson.
Nulla contro l'articolo in sé.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/04/2023 ore 11:19:45
Ho chiesto proprio perché non ho capito la tua risposta. Grazie.
Rispondi
di GiovanniEJohnson [user #34968]
commento del 08/04/2023 ore 19:20:53
Ciao Alberto, chiudo il discorso dicendo che mi dispiace si sia aperta una discussione secondo me sul nulla: poteva essere la possibilità per discutere su un prodotto interessante, invece si è sfociati in commenti tendenziosi che non ho neanche ben compreso. @TB i tuoi appunti sul prezzo li trovo veramente scorretti, atti a far passare un prodotto come immotivatamente costoso quando dietro c'è uno studio e un'idea, ma non sono qui per farti cambiare idea assolutamente. Poi non mi esprimo sul tuo volermi sminuire storcendo i marchi che ho citato o la mia sottolineatura sul "made in Italy", ma capisco anche che ognuno abbia il suo stile. Buona continuazione, e buona musica a tutti! :)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 20:16:11
Giovanni, guarda che se qui su Accordo c'è uno che ha sempre detto che non si contesta un prezzo commisurandolo ai costi e che ciascun produttore è libero di prezzare come vuole i suoi prodotti, poi ci pensa il mercato a giudicare, quello sono io. Quindi l'accusa di scorrettezza te la rimando indietro tutta.
La mia critica era un'altra, c'è chi l'ha capito, tu no, amen, non insisterò ancora per fartelo capire, tanto meno per farmi dare ragione, ci mancherebbe.
Sulla differenza di stile concordo, ognuno ha il suo. Non intendevo offenderti, ma se vedo enfasi e retorica per me esagerate lo sottolineo, è più forte di me.
Comunque, in attesa di altri contributi "seri" alla discussione, magari non solo da parte di qualche altro "Commenti effettuati: zero", auguro anch'io buona musica a te e a tutti, ciao.
Rispondi
di Logan72 [user #20857]
commento del 11/04/2023 ore 21:57:40
Voto per "'oppure".....

Stessa cosa che ho pensato anche io.
Rispondi
di fraa_mancini [user #61083]
commento del 07/04/2023 ore 13:42:05
Questi plettri sono di alta qualità, i commenti ne sono semplicemente la dimostrazione, non c'è nulla di male a portare commenti positivi anzi, tanto di cappello a questo brand e alla grande ricerca che hanno fatto e che continuano a fare sui materiali. io li ho provati e ho amato il TP4, rispetto al solito plettro a cui sono abituata questo risalta tantissimo alcune frequenze che rende il suono molto più cristallino, e pensare che a me serve un suono secco, preciso e deciso, dato che suono djent e technical death. L'ho apprezzato molto di più per le parti soliste ma di certo la differenza che ho sentito è stata netta! Ovviamente consiglio di provarli al fine di avere un'opinione sincera e onesta a riguardo!
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 07/04/2023 ore 17:29:24
mi piacerebbe sapere di che materiali miracolosi stanno tutti parlando, visto che sul sito linkato non c'è menzione.
Rispondi
di ChiaraS [user #27065]
commento del 07/04/2023 ore 19:14:5
Ho provato questi plettri un anno fa, curiosa di capire la differenza dei vari materiali. Secondo me hanno fatto un lavoro spettacolare. Forma e spessore sono molto comodi per me che suono chitarra acustica flatpicking e la differenza di tono e attacco si sente bene. Uso spesso il TP4 e il TP2 che trovo più adatti al mio genere. Valida alternativa al Bluechip che ho usato per anni. Davvero una bella scoperta. Super consigliati.
Rispondi
di xavier [user #9768]
commento del 08/04/2023 ore 09:48:54
Ho rovistato tutti i cassetti senza ritrovarlo, da quasi cinquant'anni ne girava uno in casa con quella forma!
Ricordo che era in nylon rosso con un cerchio zigrinato su entrambe i lati.
Peccato non ritrovarlo, sono curioso visto l'articolo, di testarne comodità ergonomia e altro!
Rispondi
di bettow [user #30179]
commento del 08/04/2023 ore 13:00:46
Certo le markette "velate" danno fastidio, non mi esprimo sui commenti precedenti non avendoli mai provati. Detto ciò ben vengano progetti innovativi, anche se si tratta solo di plettri, tanto più se realizzati da aziende italiane. In passato ho acquistato dei plettri realizzati sempre da un'azienda italiana, il progetto mi sembrava valido e ho voluto sostenerlo con un piccolo acquisto. Poi nn c'è stato un grande feeling con questi plettri e li ho riposti in un cassetto.
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 08/04/2023 ore 14:11:43
Mi piacerebbe provarli, ma il costo del singolo plettro per una prova mi dice che non ne valga la pena.
In passato ho provato plettri costruiti con materiali del campo odontotecnico (non so cosa fosse, me li hanno propinati così), poi ho provato altra marca italiana, con plettri che anch'essi costavano 10 euro l'uno, andavano bene, ed ancora vanno bene dal punto di vista della meccanica della pennata, però il suono che ottengo con i Dunlop Jazz III ultex ha quel "qualcosa" che non riesco ad ottenere con altri plettri, neanche con i loro cugini Jazz III normali (quelli rossi per intenderci), evidentemente il material fa davvero la differenza sul suono, e magari anche questi mi darebbero quel ché che non so spiegare.
Rispondi
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 08/04/2023 ore 14:57:05
Ho avuto anch'io a caldo la stessa reazione di TB. Intervengo raramente fra i commenti, ma leggo Accordo tutti i giorni: notare diversi utenti che non ho mai incrociato, guarda caso tutti nello stesso articolo e guarda caso tutti ad esprimere meraviglie su questi plettri, mi è sembrato quanto meno strano.
Nulla da dire sulla qualità del prodotto, non avendoli mai provati.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/04/2023 ore 20:28:24
Io l’ho capita la critica, anche perché ho pensato la stessa cosa, non mi sogno neanche di gridare allo scandalo, ma il pensiero l’ho avuto.
La cosa che non capisco è perché offendersi per una piccola critica. È sufficiente replicare serenamente.
Poi di cosa dovremmo discutere? Ne discuteremmo volentieri se questi plettri, come ha anche detto TB, fossero disponibili da provare per verificare (prima dell’acquisto) se sono effettivamente meritevoli… perché, diciamo la verità, io acquisto da molto tempo ottimi plettri, e una confezione da 6 mi costa 7 euro… e gia un plettro che costa più di un euro, inizia ad essere caro.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/04/2023 ore 21:01:18
Un altro pericoloso seguace del buon senso...
Attento, che ci tengono d'occhio! ;-)
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 08/04/2023 ore 23:18:23
Posso dire che mi fa molto sorridere che, apparentemente, la critica dovesse essere pure "capita"? Posso dirlo?
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 09/04/2023 ore 09:13:08
La questione mi sembra molto semplice, viene pubblicato un articolo che pubblicizza un prodotto costosissimo ( non in assoluto, sia chiaro, ma in relazione all’oggetto in se, ovvero un plettro di plastica) e i primi commenti sono tutti molto simili tra loro: “li uso da tempo”, “le differenze timbriche tra x e y sono evidenti” , “la ricerca”, “la qualità dei materiali” con la conclusione “ consigliato/consigliatissimo”, stile recensione amazon.
A quel punto uno come me si incuriosisce, va sul sito del produttore, e, a parte fantasiosi accenni alla tecnologia aerospaziale, non trova nessuna informazione specifica su quali siano effettivamente questi materiali particolari, nè tantomeno al percorso di ricerca che ha condotto allo sviluppo della forma innovativa o alle caratteristiche strutturali che rendono unici i plettri. Per questo motivo la domanda che sorge spontanea è: ma tutti questi utilizzatori entusiasti, da chi le hanno avute le informazioni di cui sopra? Magari quando ti viene recapitato l’ordine c’è un allegato documentale che spiega tutto questo, aiutatemi a capire.
Rispondi
di Mark [user #2418]
commento del 09/04/2023 ore 10:28:59
minkia il complottismo sulle scie chimiche è niente in confronto al gruppuscolo dei commentatori compulsivi che compare a tratti su accordo. sono ammirato dalla pazienza dei gestori che riescono a non replicare alle insinuazioni untuose, a tratti in tono mafiosetto e comunque sempre un po' da tiro il sasso e nascondo la mano che ciclicamente saltano fuori.
ma cristosanto (siamo a pasqua, no?) se non vi piace accordo, se pensate che sia un luogo di "markette" cosa cristosanto (sempre a pasqua) lo leggete a fare? andate su uno degli altri numerosissimi portali di strumenti musicali italiani, ce n'è a bizzeffe, tutti meravigliosi, tutti limpidissim, tutti disinteressati, tutti che fanno informazione gratis e senza guadagnare, esclusivamente per "passione" e generosità verso il mondo. ma cristosanto (buona pasqua) andate lì che trovate solo tantissima bellezza e niente interessi materiali.
PS io ho comprato questi plettri, ho comprato tre TP3 per prova, mi pare di aver speso una ventina di euro, come pizza e birra cristosanto (pizza di pasqua) e sono contento. non so se li ricompresò, deciderò, me ne piacciono anche tanti altri, inclusi quelli di steve tommasi che non costano meno.
cristosanto che pesantezza i chitarristi, anche a pasqua.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/04/2023 ore 10:56:45
Osta che pippone…
Complottisimo, insinuazioni untuose, tono mafiosetto… ma con chi parli? Che film hai visto?
Tranquillo, la questione è molto più down di come la dipingi.
E soprattutto, di cosa stiamo parlando… (di un plettro!!!)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 09/04/2023 ore 11:01:21
Dove le hai lette le critiche ad Accordo?
Chi ha tirato il sasso e poi nascosto la mano (a parte i "commentatori zero")?
Tra i riti di Pasqua non sapevo ci fosse pure la sbronza rincoglionente alle 10 di mattina: è un'altra meraviglia del Made in Italy?
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 09/04/2023 ore 20:56:16
Al terzo cristosanto è rigore.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 11/04/2023 ore 07:10:1
La redazione di accordo fa benissimo a pubblicizzare nuovi prodotti (più volte mi è capitato di acquistare strumenti consigliati in qualche articolo). Tuttavia questa sfilza di commenti positivi e così ben argomentati non può non suonare sospetta: basta avere un po' di dimestichezza con la sezione commenti di famosi siti di compravendita per cogliere aspetti un po' "peculiari". Ciò non significa avere un atteggiamento mafioso o complottista: si tratta semplicemente di un dubbio legittimo. Poi magari salta fuori che è una coincidenza e che davvero tanti profili "dormienti" sono stati ridestati dall'entusiasmo per questi plettri magici. Il fatto che qualcuno abbia alzato un sopracciglio lo interpreto come un segno di attenzione e di interesse da parte della comunità di accordo.
Rispondi
di Mark [user #2418]
commento del 11/04/2023 ore 07:59:51
cioè per capire, qual è il dubbio? tre profili che non avevano mai scritto che si dicono soddisfatti? e dove starebbe il problema visto ch accordo non chiede lo spid per registrarsi? e chi accusano i complottardi? la redazione ? Il produttore? elon musk? E perché non lo dicono a chi pensano? e quell’altro delle “markette velate che danno fastidio”? a me sembra la solita cacca nel ventilatore di gente che non ha niente di meglio da fare.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 11/04/2023 ore 08:41:48
Mi sa che hai bisogno di una camomilla... saluti
Rispondi
di bettow [user #30179]
commento del 09/04/2023 ore 12:57:24
Rimanendo sul tema tecnico.. se ho letto bene lo spessore di tutti i modelli è di 1,4 mm, cambia solo il tipo di plastica per renderlo più o meno morbido. Ora io uso i medium (0,88) da una vita.. mi chiedo, e giro la domanda a chi li ha usati, com'è il feeling sotto le dita con un plettro così spesso?
Rispondi
di Mark [user #2418]
commento del 09/04/2023 ore 20:50:3
uso i dunlop 60 e 88 nylon a seconda dei generi, ho fatto scorta quando su amazon è comparsa l’offera della serie gold 50 anni a prezzo stracciato. lo spessore in mano io non lo sento granché. Ma sono sensibile al grip, con la serie 50 anni dunlop c’è un logo più ampio, quindi più superficie ruvida e mi trovo anche meglio.
però questo qui che come elasticità è vicino all’88 dunlop mi sta in mano benissimo, anche per via della forma. Poi ovviamente ci devi fare la mano, il feel èmolto diverso dal dunlop, ma IMHO funziona, io me lo sento sicuro, il disegnino forato dà stabilità alla presa.
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di accademico [user #19611]
commento del 11/04/2023 ore 17:03:4
Io uso (sia per l'elettrica che per l'acustica, ma tutte con corde 0.11 o 0.12) un plettro con quella forma e quello spessore il d'Andrea pro plec 1,5 e devo dire che mi trovo benissimo, e il suono è più corposo e con più attacco che con i medium. Non ci vedo nulla di strano a pensare che quei plettri siano efficaci e che il semplice cambio di rigidità del materiale dia qualche differenza timbrica. Per quanto riguarda il prezzo poi, se 5/6000 di euro per chitarre che possono essere prodotte quasi identiche a un terzo o un quarto del costo non ci vedo nulla di scandaloso.
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di claude77 [user #35724]
commento del 20/04/2023 ore 22:08:0
Vorrei fare un follow up su questi plettri dato che gli ho ordinanti sulla base di questo articolo. Mi sono arrivati oggi, il set da 4 con 4 materiali diversi. Sono davvero molto soddisfatto i pickup sono ottimi e ho subito creato un gran feeling con lo strumento, nei prossimi giorni proseguirò ad utilizzarli e sicuramente capirò tutte le sfumature dei materiale che al momento ancora non percepisco bene, ma di base prodotto davvero notevole, ben fatto e dal confort eccezionale.
Quindi un ringraziamento a THEPICKS perchè il primo ordine è andato perso e loro hanno fatto un nuovo invio di plettri basandosi sulla mia parola. Un grazie ad ACCORDO.IT per aver scritto l'articolo e per essere stato, come in altri casi, mezzo per farmi arrivare a delle scelte di acquisto che senza non avrei fatto. Per ultimo grazie a tutti coloro che hanno scritto un commento e che mi hanno spinto a fare l'acquisto.
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