di redazione [user #116] - pubblicato il 14 aprile 2023 ore 11:00
Vibrato, chorus e rotary speaker convivono nell’Aurelius, la tripla modulazione Earthquaker con preset a bordo e controllo con pedale d’espressione.
Earthquaker è nota agli appassionati per le sonorità sperimentali e a volte estreme dei suoi progetti, ma di tanto in tanto anche il laboratorio statunitense guarda ai classici dell’effettistica vintage per rivederne il carattere e le possibilità a modo suo. Accade con l’Aurelius, un chorus dalla tripla sonorità che affonda le proprie radici in uno schema degli anni ’70.
Il pedale Earthquaker è del tutto digitale, ma si ispira al Chorus Ensemble CE-1, ampliato nelle possibilità espressive grazie alle moderne tecnologie e a un profondo lavoro di reinterpretazione che dà vita a tre modalità indipendenti con tanto di controllo mediante pedale d’espressione esterno e possibilità di preset a bordo.
L’interfaccia dell’Aurelius è semplice, ma tutt’altro che limitata nell’espressione sonora.
La versatilità del modello ruota intorno a un selettore a tre posizioni con cui impostare le modalità V, C e R.
V sta per vibrato, ricreato mediante un’onda triangolare e un tempo di ritardo ridotto. C miscela chorus e flanger in una modulazione morbida e dalle oscillazioni più lente, basata su un LFO sinusoidale. R sta per rotary, studiato per ricreare l’effetto di un altoparlante Leslie rendendo il risultato più credibile grazie al modo in cui ampiezza e velocità delle oscillazioni interagiscono fino a ricreare una sorta di effetto doppler.
Le manopole sono quelle classiche per la categoria, con Rate a regolare la velocità dell’LFO e Width per la sua ampiezza. Balance gestisce la presenza del segnale modulato rispetto a quello diretto, provocando leggere colorazioni fino a trasformare profondamente il carattere quando si elimina del tutto il segnale dry dal mix arrivando col controllo a fondo corsa. L’effetto varia in maniera sensibile a seconda della modalità scelta, dalla modulazione pura del pitch quando si richiama il Vibrato alla “risacca” prepotente del chorus.
Una chicca moderna è la possibilità di sei Preset, da memorizzare in sei slot e richiamare comodamente attraverso l’apposito controllo rotativo. Il passaggio dalla modalità “live” a quella basata sui preset avviene tenendo premuto a lungo il footswitch, funzione che risulta particolarmente creativa con l’uso del rotary, condizione in cui genera una rampa graduale tra le due velocità impostate prima e dopo la pressione.
Sul fianco, la presa per un pedale d’espressione sul fianco permette infine di assegnare qualunque dei parametri controllati dalle manopole.
Sul sito Earthquaker, una spiegazione approfondita dei parametri e delle modalità, oltre a una ricca libreria di esempi sonori, è a questo link. In Italia, l’Aurelius è disponibile con la distribuzione di Audio Distribution Group.