Trident è la pedalboard digitale NUX con anima analogica
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 giugno 2023 ore 12:00
Il multieffetto NUX con simulazioni 4K promette potenza di calcolo da vendere e un’esperienza più vicina che mai a quella di una pedalboard tradizionale.
Le tecnologie digitali fanno gola, ma l’approccio fisico a una strumentazione tradizionale è un’altra cosa. Da questo presupposto nasce il Trident, il processore multieffetto NUX con cervello di ultima generazione e un’interfaccia ispirata agli amplificatori e agli effetti tradizionali per regolazioni immediate senza la complessità di un sistema programmabile attraverso schermi e joystick.
Il NUX Trident intende rappresentare il top di gamma per il catalogo di processori digitali di casa, e lo fa con un’impostazione atipica per la categoria.
Privo di pedali d’espressione integrati, con i suoi footswitch e una nutrita collezione di potenziometri, il Trident può ricordare il Cerberus, multieffetto compatto introdotto da NUX nel 2017, ma i suoi controlli estesi e una potenza notevole fanno del nuovo arrivato una bestia tutta diversa.
Le simulazioni di amplificatori e di effetti offerte dal Trident sono basate su tecnologia TSAC 4K, un ambiente appositamente sviluppato per portare i suoni NUX a un livello successivo. Al contempo, un trattamento del segnale a 32bit per 48kHz promette un suono trasparente, reattivo e dinamico.
Il Trident prevede inoltre connettività completa con due uscite XLR per segnali stereo, due uscite jack, presa per le cuffie e jack TRS per il controllo MIDI. Sul dorso sono presenti anche l’input per un Aux, le prese per il Send Return e un jack per un pedale d’espressione esterno da assegnare a qualsiasi parametro delle simulazioni incluse.
In ultimo, la porta USB-C consente di trasformare il Trident in un’interfaccia audio per la registrazione in diretta.
Il tutto è racchiuso in una struttura resistente in metallo, provvista di un essenziale display grafico monocromatico, otto footswitch per navigare tra i preset ma anche per azionare individualmente i blocchi della catena. L’impronta è infatti quella di una pedalboard tradizionale, dove l’utente può modificare il suono in un attimo senza doversi addentrare in menù complessi, quindi anche il pannello vede una serie di manopole e switch per agire rapidamente su parametri come il tonestack dell’amplificatore simulato, il gain e le impostazioni di modulazioni, ambienti e delay, proprio come se si avessero dei pedali fisici singoli.
Il Trident resta però una pedaliera multieffetto a pieno titolo, e in quanto tale è possibile personalizzare i suoni anche attraverso l’app dedicata, creando catene complesse di effetti e amplificatori, cabinet e microfoni, salvando il tutto in un massimo di 96 preset suddivisi in 32 banchi di memoria.
Non mancano infine un accordatore e un looper con 30 secondi di memoria per esercitarsi o per comporre musica sul momento.
Mostrato al pubblico per la prima volta in occasione del NAMM 2023, il Trident è sul sito NUX a questo link ed è ora ufficialmente disponibile anche in Italia con la distribuzione di Frenexport.