di Claudio Pezzella [user #62015] - pubblicato il 18 settembre 2023 ore 08:00
Ha definito il sound di innumerevoli chitarristi appartenenti al Gota dei big e, oggi, non può mancare nella toolbox di artisti professionisti e amatori. Il wah è tra i pedali più espressivi in circolazioni e, di fatto, anche uno dei più versatili.
La popolarità del wah esplose già negli anni ’60, essendo principalmente associato ai ferali assolo e alle coreografie funamboliche di Jimi Hendrix. Da allora, però, questo effetto ha trovato spazio tra le pedaliere dei chitarristi più disparati: da Kirk Hammett a David Gilmour, fino a Tom Morello. L’apporto del wah nelle produzioni chitarristiche più apprezzate è davvero profondo e ascoltabile in una miriade di esempi appartenenti a generi differenti. Oggi più che mai, esplorare i confini del suono alla stregua dei propri guitar heroes è più semplice e accessibile che mai, grazie a proposte dal prezzo competitivo con cui poter arricchire il proprio parco pedali. Di seguito, alcuni consigli per gli acquisti con un rapporto costi/qualità davvero interessante.
Dunlop Cry Baby Mini 535Q
Dunlop rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda il mondo dei wah. Il Cry Baby è uno dei prodotti più venduti in ambito chitarristico, presentandosi come una soluzione affidabile, dall’ottima resa sonora e ideale sia che si guardi alle grandi produzioni del passato, o ci si spinga verso l’innovazione con la propria opera personale. Dunlop offre una versione compatta del suo Cry Baby, capace di rispondere alle esigenze dei chitarristi con le pedaliere più fitte, o di coloro che preferiscono viaggiare leggeri. Con quattro range di frequenza e un boost integrato, il Cry Baby Mini non fa rimpiangere il fratello maggiore in alcun modo.
Vox V847-A
Con una scocca esteticamente piacevole, un layout semplice e un prezzo al di sotto dei 100 euro, la proposta di Vox sembra essere molto vantaggiosa per i chitarristi che non chiedono al proprio wah funzioni opzionali a quelle per cui è stato progettato. Non ci sono switch o potenziometri ulteriori, ma una soddisfacente esperienza d’uso garantita dal meccanismo morbido e fluido permette a questo pedale di spiccare nella pletora di competitor. Se si pensa che i wah Vox siano stati scelti da chitarristi del calibro di Jimmy Page e dello stesso Hendrix, poi, si lascia ancor meno spazio alla titubanza.
Morley Steve Vai Bad Horsie 2 Contour Wah
Morley è un brand ben noto ai più per i suoi wah senza switch: effetti in grado di essere attivati semplicemente esercitando pressione sul pedale, senza azionare alcun interruttore in via preventiva. Con il nome di Steve Vai sulla scocca, quello citato rappresenta una delle migliori soluzioni di casa Morley: un wah dotato di tutti i crismi necessari per una performance pulita, a prescindere dalla catena di effetti all’interno della quale viene integrato. Morley Bad Horsie 2, inoltre, vanta una scocca squadrata e robusta, adatta anche agli utilizzi più intensivi tra palco e studio. Visto il prezzo, si tratta di un prodotto ideale per i chitarristi in cerca di intuitività, durevolezza e resa sonora ottimale anche nei contesti musicali più ostici.
HOTONE Soul Press II
È tempo di menzionare una vera chicca nel mondo dei wah, soprattutto per la fascia di prezzo in cui si inserisce. Con dimensioni leggermente maggiori rispetto al Cry Baby Mini, il Soul Press II di HOTONE è un pedale multiuso che, pur riprendendo i suoni della controparte sopracitata, offre un’uscita più piena e tagliente. Inoltre, ciò che distingue profondamente questo wah dagli altri in questa lista (e anche da molti altri prodotti posti nelle fasce di prezzo più alte) è la possibilità di usarlo non soltanto come wah, ma anche come pedale d’espressione, volume o volume/wah. Di sicuro, un prodotto unico nel suo genere, perfetto per gli amanti delle feature originali e delle scelte più audaci da parte dei brand di settore.