Pop star di fama mondiale, musicista dal gran tiro e - escludendo i mostri sacri del rock - una delle poche celebrità ancora in grado di rendere la chitarra protagonista su palchi oceanici, Ed Sheeran ha un’intera serie di Martin a suo nome e ha di recente presentato il suo personale brand di acustiche in collaborazione con Lowden Guitars. Nessuno però, finora, ha pensato di entrare in laboratorio col cantautore britannico per progettare insieme una loop station su misura da offrire al grande pubblico.
L’uso della loop station è un momento centrale ai suoi concerti. A Sheeran bastano la chitarra, una tastiera e un microfono per dare vita a un vero show, tanto che sono numerosi gli appassionati che hanno cercato di carpire i segreti del suo setup, per replicarne le gesta.
Dopo un’occhiata ravvicinata ai suoi piedi, però, si nota che ha a disposizione più di una classica pedalboard. Il grosso contenitore nero che miscela i suoi loop è in realtà un sistema complesso di controller multipli in comunicazione tra loro che gli permettono di muoversi liberamente per il palco agendo sui loop da diversi punti, o persino di inscenare coreografie su palchi rotanti con le sue pedalboard tutte intorno. Il cervello di tutto il meccanismo è al sicuro dietro le quinte, in un computer su cui gira il software di looping .
Sheeran ha mosso i suoi primi passi sulle loop station BOSS, specializzandosi nel tempo e ampliando il proprio setup di pari passo con l’aumento della sua celebrità.
Celebri sono le sue esibizioni in home studio, in cui è possibile vedere molto da vicino il suo sistema custom, battezzato Chewie Monsta.
Il “mostro” che accompagna Ed è stato sviluppato a suo tempo insieme al tecnico Trevor Dawkins. La prima versione battezzata Monsta ha avuto poi un upgrade con la Chewie II in cui è stato inserito anche l’ingresso per le tastiere, tra le altre cose.
Chewie, così come si mostra, è una loop station letteralmente enorme, con un ampio display che permette all’artista di monitorare l’andamento del singolo loop e un display ancora più grosso sulla destra per gestire l’andamento e le caratteristiche del mix totale, tenendo tutte le tracce sott’occhio.
Anche i footswitch sono sovradimensionati, con scritte chiare e pulsanti ben distanziati che ricordano quelli della sua vecchia BOSS RC30 o RC-20XL, moltiplicati per cinque coppie.
Chewie Monsta e Chewie II sono dei pezzi unici, non in vendita, e sono diventati dei veri oggetti del desiderio per i fan, tanto che su internet è possibile trovare video e istruzioni per realizzare controller simili in maniera amatoriale perché, sul piano industriale, non c’è mai stato nulla all’orizzonte.
Ora invece sembra che ora qualcuno ci stia pensando, a realizzare una loop station signature con Ed. In realtà, i rumor parlano di un’intera serie di prodotti, anche se non è ancora chiaro in che modalità e con che tempistiche potrebbero affacciarsi sul mercato, né se a curarli sarebbe un’azienda già affermata o se si tratti di un’attività capeggiata dallo stesso Sheeran.
A parlarne è una “fonte vicina a Ed Sheeran” che, in un’intervista al The Sun, garantisce che prodotti simili “andrebbero via come l’acqua”. Al momento è ancora tutto molto fumoso, ma la prospettiva è in effetti allettante. |