Come scegliere il plettro: consigli e prodotti migliori sul mercato
di Claudio Pezzella [user #62015] - pubblicato il 05 ottobre 2023 ore 11:00
Gli eroi senza credito della sei corde; uno degli elementi più importanti per la performance di un chitarrista. Oggi si parla di plettri e, in particolare, di come scegliere il più adatto alle proprie esigenze, con una panoramica dei main highlight che il mercato di riferimento ha da offrire.
Tra gli erroripiù comuni commessi dai chitarristi c'è quello di non prestare attenzione al plettro che utilizzando, facendo ricadere le loro scelte sulle opzioni più economiche o dall’estetica più attraente. Il plettro, del resto, è un elemento comunemente low cost, ma dall’impatto molto profondo sulla resa finale.
Utilizzare un unico plettro per ogni tipologia di esecuzione può mettere a dura prova la qualità della stessa. Una delle definizioni più importanti per comprendere come scegliere il plettro risiede proprio nella sua durezza. Più un plettro è consistente, maggiore sarà l’attacco sulla corda, favorendo la precisione e la pesantezza del tocco. Un plettro morbido, quindi, si rivela particolarmente adatto per un approccio leggero, sia per gli accompagnamenti sia per le sezioni soliste più soavi.
A discapito di alcune eccezioni, cambiare plettro all’occorrenza compiendo una scelta informata può cambiare completamente l’approccio di un chitarrista, aprendo i suoi orizzonti a prescindere dall’esperienza che ha con lo strumento.
Come scegliere il plettro? I fattori da considerare
Sono diversi i musicisti a investire tempo ed energia nella ricerca del plettro ideale. In questo frangente è opportuno considerare vari fattori. Tra questi, uno dei più importanti è il materiale. I più comuni sono:
nylon: dal grip ottimizzato
celluloide: un materiale plastico particolarmente comune nel panorama di riferimento
poliossimetilene o Delrin: dalle finiture più ruvide rispetto alla celluloide. Si tratta di un materiale plastico in grado di favorire la stampa in 3D.
Nel mondo dei plettri esistono molteplici opzioni ulteriori, come la fibra di carbonio, la resina o il legno, specie quando ci si rivolge a realtà boutique.
La forma è un altro carattere fondamentale da prendere in considerazione quando si sceglie il plettro. Ne esistono molteplici, ma a grandi linee è possibile dividerle in:
piccoli: come i plettri jazz, ideali per esecuzioni veloci;
standard: tecnicamente denominati come style 351, questi plettri sono i più versatili e diffusi;
grandi: più semplici da impugnare, occasionalmente presentano angoli uguali.
Infine, occorre prestare attenzione allo spessore del plettro. Come già precedentemente accennato, più è elevato, maggiori sono l’attacco e la precisione sulla corda. Di solito, i marchi propongono plettri sottili, medi, heavy ed extra heavy, riprendendo la nomenclatura Fender, applicabile a diversi altri brand.
I migliori plettri sul mercato
Oggi è possibile trovare una moltitudine di plettri, proposti dalle realtà della grande distribuzione musicale. Tra questi, spicca per versatilità - e per tradizione - la linea Tortex di Dunlop. Questi plettri in Delrin dalla finitura satinata presentano un range di spessori variegato, offrendo proposte solide e durevoli per ogni esigenza chitarristica. L’attacco chiaro e la semplicità nel design rendono i Tortex un vero e proprio standard, oltre a rappresentare un denominatore comune tra chitarristi esperti e principianti.
Pronti a spodestare i Dunlop Jazz III nel mondo dei virtuosi, gli Ernie Ball Prodigy offrono un design ricercato per un prezzo estremamente competitivo. Disponibili in due versioni, nera da 1.5 millimetri e bianca da 2 millimetri, ciò che caratterizza i Prodigy è la ricercatezza nelle forme, con gli angoli smussati e l’angolo basso estremamente appuntito. Questo prodotto si rivolge a una pletora di chitarristi esperta e specializzata in assolo virtuosi, esecuzioni jazz o lick da shredder, vista l’estrema precisione che offrono dopo un breve rodaggio.
Infine, è bene citare un classico, alla stregua del Tortex, come il Wavelength 351 di Fender. Un plettro estremamente riconoscibile per il suo design classico, ottimizzato dalla presenza di un pattern utile a migliorare il grip anche durante un live o una sessione di recording intensiva. In celluloide come da tradizione Fender, il Wavelength offre un tono brillante e vivido, scorrendo tra le corde con estrema facilità.
In linea generale, si può affermare che la scelta del plettro rimanga estremamente soggettiva. Pur identificando delle colonne portanti nell’attuale mercato, infatti, il consiglio che ogni chitarrista può seguire durante il proprio percorso è quello di sperimentare il più possibile alla ricerca della formula perfetta per sviluppare un approccio tecnico e un’identità artistica personali.