I maneskin hanno riportato in auge il grande valore della musica live anche sui media. Poi se gente come Mancuso avesse finalmente spazio, sarebbe un vero Rinascimento culturale. È un personaggio in
controtendenza, per certi versi: felpone da ragazzo, poca apparenza, tanto talento e originalità.
Fantastico sto ragazzo, strepitoso e allo stesso tempo umilissimo.
Consapevole del futuro che ha davanti da percorrere, ma sempre concentrato sul presente.
Gli auguro tutto il bene possibile, e che possa sempre allietarci con la sua musica.
Veramente inarrivabile, sia per talento che per educazione. A volte mi chiedo come si pone un professionista diciamo standard della chitarra, uno che ci lavora comunque con lo strumento, quando guarda
un alieno del genere e capisce che non ci arriverà mai a certi livelli. Non so, forse questa storia è comune in tutti i campi, ma nelle arti o nello sport credo ci sia a un certo punto una frattura
tra quelli che sono bravi e altri, meno numerosi, che semplicemente sono di un altro pianeta, e Matteo sicuramente è tra questi ultimi. Infine, però, altrettanto misterioso è il meccanismo per cui
istintivamente si ami magari di più un musicista meno dotato, forse perché confrontarsi col genio assoluto è difficile, anche senza tirar fuori l'invidia o altro. Guardare il sole è bello ma
bisogna schermarsi gli occhi!
Non so come si possa porre.
Questo è talento allo stato puro, unito a ore e ore di studio.
Noi pezzenti possiamo solo ammirare con la mascella abbassata.
Quanto al misterioso meccanismo, io tendo ad ascoltare e ad amare chi fa le cose con passione e cuore, e si riconosce perché trasmette emozioni (piccole o grandi), e tra questi ci sono comuni mortali
e alieni come Matteo.
Certamente per lui ci vogliono gli occhiali da sole, a volte la tentazione di buttare nel cesso lo strumento e dire vaff.... ti prende.
Una grande nota di merito anche a Bollani, che fa un programma di nicchia ma fantastico, e a trasmissioni come Propaganda, che hanno il coraggio di osare.
L'ho sentito dal vivo questa estate, incredibile! Incredibile non solo per la tecnica paurosa, che sinceramente mi interessa fino ad un certo punto (i dischi di Steve Vai o di Joe Satriani, tanto per
fare un esempio ,a parte qualche specifico brano, in genere tendono ad annoiarmi, eppure sono musicisti fantastici) ma per la bellezza e la "melodicità" dell'improvvisazione, anche nei brani più
"tosti".
Ebbene si, quando sono tornato a casa, guardando le mie chitarre, per un attimo mi sono chiesto se non era meglio venderle ma dato che di mestiere faccio tutt'altro ho deciso che potevo continuare a
fare pena e magari studiare un po' di più per cercare di divertirmi un po' di più
Che goduria!
Quando tirate in ballo questo ragazzo nei vostri articoli passo direttamente al filmato senza leggere nemmeno,
per me l'importante è ascoltarlo,
senza offesa per nessuno, ma tutto il resto per me non conta,
e comunque grazie per farcelo ascoltare ogni tanto!
Lui è un mostro, di quelli che a me non spingono a suonare ma a "lasciare", perché a quel livello non ci arriverei mai. Ma è una cosa mia, tra l'altro passeggera.
Invece, riprendendo un video della homepage, mi farebbe piacere vedere lui e Thomas Raggi suonare insieme: sono sicuro che invece delle milioni di pippe mentali che ci facciamo, loro si
divertirebbero, e ognuno apprezzerebbe le qualità dell'altro.
La cosa più significativa per un vecchietto come me è l'atteggiamento per cui i complimenti di Steve Vai e compagnia lo "costringono" a studiare ed impegnarsi di più. Ascoltando le interviste ai
vari fenomeni meteorici che ogni anno passano per i talent, pare invece che se Fedez (ad esempio) ti dice: "bravo", sei arrivato. Mancuso è proprio controtendenza.
Ciao
Abbiamo un bisogno disperato di talenti del genere, da provare a contrapporre a quello che viene passato oggi e che purtroppo i giovani ascoltano per la maggiore
Bravissimo chitarrista ma purtroppo di questi tempi i giovani non apprezzano tanto questo virtuosismo, almeno in Italia, perché non abbiamo l'educazione musicale adatta a questo tipo di musica
colta,nelle scuole medie siamo ancora al flauto dolce e alle canzoni di Natale, figuriamoci se capiscono M.Mancuso,Allan Holdsworth,ecc.ecc.siamo ancora a Sfera Ebbasta,Fedez,Mamood,ecc.comunque è
giusto iniziare, piano piano arriveremo anche qui a capire qualcosa in più.
Che Matteo Mancuso sia bravo non ci piove, il problema è capire se quello che fa sia bello o meno, perchè un conto è osservare la sua tecnica e dire "alla faccia" (perchè nessuno suona in quel
modo ed in maniera così disinvolta) un'altra è capire se la musica che produce, una volta spento lo schermo ed accese solo le orecchie, sia poi davvero di valore o meno.
No perchè sinceramente conosco molti chitarristi che sono efficacissimi lo stesso, pur non avendo una tecnica aliena. Saper fare 1000 note senza plettro non ti trasforma necessariamente in un grande
autore.
Faccio due tre esempi semplicissimi e sgamatissimi: Nuno Bettencourt, Eddie Van Halen e Steve Lukather, tutta gente di assoluto talento ma anche capace di scrivere canzoni per le quali la gente, anche
a distanza di anni, è disposta a spendere dei soldi per sentirle in concerto o su un CD. Non sto parlando di numero di copie vendute, ma di capacità di emozionare il pubblico e costruire su questo
una carriera duratura.
Mettiamola così, musicisti come Mancuso generano molteplici emozioni e sentimenti, che a seconda della persona che ascolta assumono un peso più o meno diverso e personale, perché ognuno è diverso
dagli altri e se io vedo che il cielo è blu, magari un altro lo può vedere meno intenso o più intenso di ne, è soggettivo che gli possa piacere o meno. Piuttosto, bisogna ammettere che tra i tanti
sentimenti che può suscitare, purtroppo c'è anche l'invidia di molti, che letteralmente rosicano...
Hai citato nomi che alle spalle hanno avuto una band di successo per le canzoni che hanno scritto. Autore e musicista non sono la stessa cosa, e se gli americani dicono chords pay the bills (tradotto
volgarmente gli accordi ti fanno fare la grana) un motivo ci sarà. Matteo è un fenomeno, non conosco la sua produzione musicale ma vedrò di rimediare. Quel che manca all'orizzonte sono le band, che
non sono solo fatte dalla unione di virtuosi (formula che a mio avviso oggi stenta a funzionare) ma musicisti che assieme valgono più della somma dei singoli.
In effetti, se metto da parte la sua assoluta capacità tecnica e improvvisativa, non so se sia anche in grado di scrivere musica di livello, o magari non gli interessa proprio.
Ecco perchè, più sopra, ho scritto che lo vedo più a suo agio nel jazz: un improvvisatore di classe.
Il talento e la bravura di Matteo è indiscutibile. Ma quanti, al di fuori del mondo chitarristico, lo conoscono, lo sentono o vanno a un suo concerto? Stesso discorso vale per altri chitarristi, con
la unica eccezione di Thomas Raggi che grazie ai Maneskin ha seguaci e visibilità. E qui non si parla di tecnica o di bravura, ma di un movimento chitarristico che sta tramontando. Basta vedere la
classifica dei top 10 italiana e mondiale di Spotify e non ce uno, e dico un brano in cui c'è una chitarra! Mi spiace dirlo ma i ragazzi non sono più interessati allo strumento, Matteo la suona
divinamente perché ha un padre chitarrista che lo ha introdotto allo studio. Ma quante band di ragazzi ci sono in giro? Sta diventando sempre più un movimento di nicchia, di ex-giovani e
collezionisti.
Non so se lui vuole essere il nuovo Vai, Satriani o compagnia bella, ma se questo è il suo desiderio credo sia uno dei pochi al mondo ad avere la possibilità di realizzarlo. Talento, tecnica e buona
volontà non gli mancano, ora gli serve solo un po' di fortuna e qualche aggancio giusto.
Quando arriva uno come Matteo la mia paura è che resti nella nicchia e non arrivi al grande pubblico.
È una strada fatta di compromessi, magari la collaborazione con questo o quel cantante, ma intanto questo è un primo passo.
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