La tecnologia ha fatto passi da gigante e ormai più o meno tutto ciò che è reperibile sul mercato suona in maniera dignitosa o almeno accettabile. Spendendo relativamente poco si hanno suoni più che credibili e i musicisti che scelgono un equipaggiamento leggero, privandosi di amplificatori e cassa, sono sempre di più: io sono uno in più, per esempio.
Questo a mio parere è dovuto alla sempre maggior qualità dei suoni digitali ma anche al fatto che il buon vecchio rig analogico ha un solo punto di forza, ovvero il suono. E non è cosa da poco direi. Ma tralasciando il peso, l'ingombro, la deperibilità e il costo delle riparazioni, secondo il mio modestissimo punto di vista, il suo problema più grande è il non adattarsi a tutte le situazioni. Sempre secondo me, non c'è niente che suoni bene come un valvolare ben tirato e ben microfonato, sia dal vivo sia in una situazione di registrazione. Ma a cominciare dal piccolo ambiente casalingo di chi vive in appartamento, fino ai "grandi palchi" che un amatore può calcare, la situazione ideale è molto difficile da ottenere se non impossibile. Con ampli, cassa, pedali e microfono si sta un attimo ad avere un suono che fa schifo.
Parallelamente allo sviluppo di macchine digitali per chitarra sta aumentando esponenzialmente anche la possibilità di registrare da casa a prezzi proletari. Qui è sorto il mio problema e sono arrivato alle mie soluzioni, in quanto vivendo in appartamento un valvolare non lo posso usare come meriterebbe e microfonare un cono che non vibra fa davvero passare la voglia di suonare.
Per chi è abituato all'analogico non è però facile approcciarsi al digitale, almenno non sempre. Tralasciando i motivi che tutti già conosciamo la mia soluzione è stata quella di creare un rig senza amplificatore ma analogico, che fosse intuitivo, maneggevole, pratico e immediato. Qualcosa insomma su cui sono già abituato a lavorare e che ovviamente deve restituirmi un suono che mi piace. E allora via di pedali!
Alla modica cifra di 30 euro (nuovo) qualche mese fa mi sono comprato un Harley Benton American Sound, un simulatore di preamp stile Fender con simulazione di cassa integrata. Completamente analogico. Oggetto decisamente datato ma che secondo me ha moltissimo da dire, complici un'EQ davvero molto potente e un tone shaping davvero interessante, anche se per nulla semplici da usare. Non male, non mi dispiace!
Poi un babbo natale molto femminile mi ha portato un bellissimo distorsore ormai introvabile che desideravo da tempo, ovvero il tanto odiato Boss Adaptive Distortion, che tra l'altro mi sembra essere digitale ma non importa.
La banalissima catena di effetti che ho assemblato (accordatore, distorsore, preamp, EQ, delay) è componibile con qualsiasi pedale e permette un'interfaccia semplice a cui ogni chitarrista da cameretta che suona da almeno un paio d'anni può accedere facimente.
Quindi, tagliando corto, vi faccio sentire qualche suonetto che chiunque potrebbe ottenere con 30 euro, aggiungendo un pedalino alla propria amata e fidata pedaliera. Ovviamente ci sono soluzioni migliori e costose ma, per fare una prova, secondo me partire con quella cifra non è male.
Ps: Ale, il mio piccolo figlio grande, vi saluta... |