Chitarre impossibili dai quadri del rinascimento: l'approccio Liuteria D'Insieme
di Jerry Arcidiacono [user #65912] - pubblicato il 09 agosto 2024 ore 11:05
Passione per la liuteria, lavorazione artigianale e un attento lavoro di ricerca caratterizzano Liuteria D'Insieme, laboratorio specializzato nella costruzione e riparazione di strumenti antichi e moderni.
Liuteria è ricerca, ma anche tradizione. Così Liuteria D'Insieme ha affinato tecniche manuali e vi ha coniugato una progettazione virtuale al computer per creare strumenti nuovi, ma anche e soprattutto per ridare vita a disegni persi nel tempo, raccontati nei libri o illustrati in quadri antichi. La sfida è dare un senso tecnico e realizzabile a un'espressione artistica non sempre fedele e verosimile, e il processo - in un vero Jurassic Park dello strumento acustico - è entusiasmante. Nel loro flusso di lavoro, la CNC non compare quasi mai. Incontriamo i liutai Marco Golinelli e Stefano Zanderighi per entrare più a fondo nel mondo di Liuteria D'Insieme.
Accordo: Ciao, benvenuti sulle pagine di Accordo.it. Potete raccontarci come si è sviluppata la vostra passione per la liuteria?
Liuteria D'Insieme: Come per molti colleghi ci siamo avvicinati inizialmente alla chitarra come “musicisti” da ragazzini, rimanendo però affascinati da tutti gli aspetti tecnici della stessa, cominciando a capire come funziona internamente e provando a modificare e “migliorare” i nostri strumenti.
A questo si è affiancato un interesse per il lavoro artigianale e la costruzione, che si è concretizzato poi alla Civica Scuola di Liuteria di Milano dove abbiamo studiato e ci siamo conosciuti.
A: Come nasce Liuteria d'insieme e di cosa si occupa?
LDI: Liuteria d’insieme nasce quindi nel 2004 dal progetto comune di tre diplomati della Civica Scuola di Liuteria di Milano. L’idea è di mettere insieme competenze e specializzazioni diverse nell’ambito della liuteria per poter offrire una ampia gamma di strumenti e di competenze. Con il tempo uno dei soci fondatori ha abbandonato l’attività e siamo rimasti in due: Stefano Zanderighi, specializzato in chitarre acustiche, classiche e occasionalmente elettriche e Marco Golinelli, specializzato in strumenti per la musica antica, in particolare liuti e chitarre rinascimentali e barocche.
Ci occupiamo ovviamente della costruzione di strumenti ma offriamo anche servizi di riparazione, assistenza e restauro. Organizziamo anche corsi di liuteria individuali in cui si affronta la costruzione di uno strumento in tutte le sue fasi secondo un progetto concordato. Nel corso non si fa uso di kit ma si lavora il materiale grezzo affrontando tutte le fasi e le difficoltà di un processo di costruzione.
A: Quale lavoro di documentazione è stato necessario per acquisire le competenze adatte alla costruzione di strumenti antichi?
LDI: Nel caso degli strumenti antichi il lavoro di documentazione e studio degli originali è indispensabile, in quanto si cerca di non inventare niente ma di ricostruire strumenti che siano il più possibile fedeli agli originali nel suono e nelle finiture.
Questo avviene tramite lo studio di disegni e rilievi di strumenti antichi custoditi nei musei e molto anche attraverso lo studio di iconografie dell’epoca, come quadri o altre rappresentazioni che ci hanno trasmesso informazioni insostituibili, oltre che sulla costruzione degli strumenti, anche sulla tecnica di esecuzione e sulla tecnologia delle corde del tempo.
Un grosso lavoro è poi la trasposizione delle informazioni storiche nella stesura di un progetto che permetta la realizzazione dello strumento.
A: La richiesta più strana da parte di un cliente, che magari vi ha stimolato dal punto di vista creativo?
LDI: Ci è capitato in un paio di occasioni di costruire strumenti su progetti particolari, elaborati da clienti che avevano un’idea di base molto precisa e cercavano chi fosse in grado di realizzarla. Generalmente il lavoro principale in questi casi è ricondurre le idee in un ambito realizzabile e soprattutto in progetti che abbiano un senso per la liuteria, senza stravolgere l’idea iniziale e gli obiettivi che il cliente si era posto.
Abbiamo per esempio elaborato uno strumento partendo da delle immagini realizzate da un illustratore di inizio novecento, che in originale era probabilmente una ricostruzione tardo romantica molto fantasiosa di uno strumento antico, provando a dargli un senso sia storico sia musicale.
In un’altra occasione abbiamo lavorato a dei prototipi di “concept guitar” con dei designer totalmente a digiuno di liuteria aggiungendo le nostre competenze tecniche nella progettazione.
A: Quanta tecnologia e quanto lavoro manuale ci sono dietro le vostre creazioni?
LDI: Ovviamente utilizziamo macchine per le lavorazioni più grossolane come seghe a nastro e calibratrici ma per il resto la lavorazione è completamente manuale. Gli strumenti tendono a essere differenti l'uno dall’altro per scelte, finiture e misure e quindi difficilmente un’automazione maggiore ci aiuterebbe. Il grosso del lavoro rimane in definitiva a scalpello e raspa.
Abbiamo sperimentato in casi particolari lavorazioni con taglio laser e frese CNC, per alcuni intarsi e decorazioni e sicuramente i risultati sono stati soddisfacenti ma rimane una lavorazione di nicchia che è utile solo in casi specifici. Utilizziamo invece la tecnologia per la progettazione e il disegno che facciamo in digitale.