Il jazz, insieme al blues, ha avuto un ruolo fondamentale nella codifica del linguaggio rock a venire, per questo non stupisce che nel “regno dell’overdrive” sia possibile individuare riferimenti, accenni e dettagli tipicamente afroamericani, messi sotto steroidi fino a dar vita al sound che più di ogni altro ha consacrato la chitarra elettrica nell’immaginario generale.
La chitarra stessa e i pickup muovono i loro primi passi ancora una volta nel jazz, e tutt’oggi coprono un ruolo principe nel genere. Accade nei contesti più disparati e per le chitarre più variegate. Alcune si prestano meglio di altre a muoversi tra i due estremi e il progetto di una cassa cava con buche a effe, sottile per risultare agile sul palco e ridurre il feedback mentre i volumi e il gain crescono, è un evergreen affermato nel bebop quanto nei generi più aggressivi.
Così, sopra un classico a sei corde come la Premier DC, un altro classico del calibro di “Stairway To Heaven” prende una vita nuova, inedita, incastrando una melodia simbolo del rock con le fioriture e le armonie elaborate del guitar solo in chiave jazzistica.
Tutto accade in un nuovo video firmato D’Angelico, grazie alle mani di Roman Bulakhov.
Il video è anche un’occasione per ascoltare all’opera l’Ambassador, combo valvolare introdotto da Supro nella di modelli selezionati per la fascia alta del catalogo.
Il progetto della Premier DC è l’interpretazione D’Angelico di un grande classico della chitarra elettrica risalente a metà del secolo scorso ed evoluto fino al 2024 con materiali e accorgimenti al passo coi tempi.
La cassa da 16 pollici è spessa appena 1,75 pollici per regalare tutta la risposta acustica di un corpo cavo con due buche a effe insieme con una buona resistenza ai fenomeni di feedback. Complice è anche l’adozione di tavole in acero laminato, che rendono il tutto leggero, brillante e presente quanto basta.
La Premier DC aggiornata al 2024 comprende una varietà di finiture, dal classico Black e l’immancabile Burnt Red ai toni che ammiccano alla costa Pacifica degli USA come il Surf Green e i burst pensati per valorizzare al massimo le figurazioni del top.
Su tutte, il manico è incollato e in acero, con un profilo Slim C che si abbina a una tastiera in pau ferro dal raggio di 14 pollici per 22 fret in totale, con un diapason da 24,75 pollici per una risposta morbida sotto le dita e all’orecchio.
Lo stile D’Angelico emerge in ogni dettaglio, come i segnatasti a blocco di grandi dimensioni, l’irrinunciabile paletta Art Deco con meccaniche abbinate e il battipenna sagomato di conseguenza. Sono piacevoli anche appunti raffinati come manopole in ebano per i controlli di volume e tono che gestiscono i due humbucker insieme al selettore a tre posizioni.
I pickup, firmati Supro, sono dei Bolt Bucker con magneti in Alnico V, caldi e reattivi per offrire sonorità dolci e comunque presenti sugli acuti, che in saturazione generano un piacevole rombo ideale per muoversi nel blues, pop fino ai riff che hanno fatto la storia della chitarra ani ’60 e ’70.
La serie Premier è stata oggetto di , e sul sito D’Angelico è possibile vederla .
In Italia, le chitarre D’Angelico sono presenti con la distribuzione di . |