Paul Reed Smith ha accarezzato l’idea di creare complessi intarsi per arricchire le sue chitarre fin dai primi passi nella liuteria. Il soggetto prediletto era da sempre un drago e, quando le tecnologie di taglio laser avrebbero permesso lavori dalla precisione chirurgica ed estremamente elaborati, nacque la prima Dragon.
Era il 1992, l’avventura di PRS Guitars aveva già trasformato il laboratorio di liuteria in una vera e propria fabbrica apprezzata a livello mondiale per la ricercatezza e raffinatezza delle creazioni, ed era tempo di stabilire le proprie tradizioni. La Dragon diventa così un appuntamento ciclico, prima di una serie di strumenti pensati per rappresentare il pinnacolo della produzione PRS, e che nel 40esimo anniversario prendono di mira il modello McCarty per dare vita a una Dragon che è una vera sfida di stile e tecnica.
Come un cerchio che si chiude, la prima Dragon del 1992 gettava le basi di quella che sarebbe diventata poi la McCarty. Questa, introdotta nel 1994, diventò di fatto il primo modello a 22 fret di PRS, ricevendo costanti aggiornamenti fino a prendere la forma odierna.
Facciamo un salto in avanti fino al 2025, quando la Dragon abbraccia la McCarty per celebrare i 40 anni di attività. Lo strumento acquisisce così un body leggermente più spesso rispetto ai canoni della PRS Custom, monta un ponte fisso in stile stoptail con inserti in ottone e perni in acciaio, e tiene a battesimo i nuovissimi pickup McCarty III.
Sul piano costruttivo, la Dragon tiene fede alla tradizione della sua serie, strumenti legati a doppio filo allo stile e alla suonabilità PRS, con alcuni precisi accorgimenti per diventare unici nel loro genere.
Il body in mogano è un punto fermo, e il top in acero sfoggia una ricca figurazione proveniente dalle selezioni del Private Stock per rimarcare la natura celebrativa dello strumento.
Originale è la scelta del legno usato per il manico, un unico pezzo di ziricote sagomato con un profilo Pattern, tondeggiante e abbondante sotto il palmo per una presa sicura, una trasmissione vigorosa delle vibrazioni e tutto il feel che un appassionato di stili e sonorità vintage ricerca in una chitarra.
La suonabilità è tipica per la scuola di Paul Reed Smith, con 22 fret su un raggio da 10 pollici per 25 pollici di diapason.
Tradizionale è anche la configurazione elettronica, che riprende da vicino i canoni McCarty con un volume, un tono e un selettore a tre posizioni.
A rendere unico lo strumento è il fine lavoro d’intarsio che parte dalla paletta e attraversa tutta la tastiera, un drago in volo che sputa fuoco in direzione del body.
Il disegno è di Jeff Easley, artista famoso per svariate copertine dei manuali di Dungeons & Dragons, e prende forma con oltre 200 tasselli applicati su una tastiera in ebano scavata con una tecnica simile a quella del channel bound, per avere un binding naturale tutto intorno senza alcun incollaggio e, al centro, tutto il lavoro di composizione che dà vita al drago celebrativo del 40esimo anniversario.
Per renderlo possibile sono state usate diverse selezioni di legno, madreperla e pietre di vario tipo, e ciò che ne esce fuori è un pezzo raro, esclusivo sotto ogni punto di vista e - per questo - realizzato in soli 165 esemplari.
Ci si aspetta che la McCarty Dragon del Private Stock realizzata per il 40esimo anniversario di PRS diventi in fretta un pezzo da collezione, difficile da ammirare di persona. rende comunque possibile godersi un piccolo capolavoro. |