di robertfripp [user #1412] - pubblicato il 29 ottobre 2003 ore 13:23
robertfripp scrive "Ogni giorno il chitarrista che è in noi cresce e matura aumentando il proprio bagaglio di conoscenze con nuove esperienze, raffinando la tecnica, maturando la propria voce, definendo la propria strumentazione, migliorando l'espressività. E "imparando a non suonare". Riflettiamo per un attimo su questo punto. Quanto conta per il chitarrista "medio" il silenzio come veicolo espressivo? Il silenzio non come assenza di suono, ma come "presenza" musicale, silenzio attivo e intenzionale.
Spesso il problema non viene nemmeno preso in considerazione. Certo, un chitarrista maturo saprà ascoltare gli altri musicisti della propria band, capirà quando è il momento di accompagnare e quando quello di emergere dal tessuto sonoro. Ognuno di noi ricorda con tenerezza il proprio primo gruppo e come tutti andassero per conto loro, allietandosi l'un l'altro reciprocamente con un lungo interminabile assolo (producendo tutti assieme quel "caratteristico" risultato musicale che quasi tutti hanno vissuto con libidine nella loro adolescenza). "