Un giovane musicista ha una gran voglia di emulare i suoi idoli musicali nel minor tempo possibile. Spesso concentra il suo studio sui brani che ama, al massimo impara la scala pentatonica e gli accordi più semplici. La musica è un linguaggio e per essere "discorsivi" bisogna studiare bene le "regole" per esprimerci nel migliore dei modi. Gli elementi da tenere in debita considerazione sono tanti: l'armonia, la teoria, la lettura, l'ear traning, la tecnica e l'improvvisazione. Lo studio della chitarra dev' essere organizzato in maniera seria, non c'è un segreto, l'importante è impiegare bene il tempo a disposizione con costanza.
Ma cosa dovrebbe studiare un buon musicista?
Molti impiegano il proprio tempo (forse fin troppo) alla ricerca della strumentazione ideale dimenticando spesso i tre elementi fondamentali alla base del nostro suono: il cuore, la testa e le mani.
Dal cuore nasce la passione, nascono le vibrazioni dell'anima. Il cuore è la sede dei nostri sentimenti che vogliamo esprimere mentre suoniamo. Questi sentimenti nascono e crescono ogni giorno dentro di noi, sono "spontanei" fanno parte della nostra natura umana.
Che dire delle mani? L'esercizio regolare ci permette di aumentare pian piano la dinamica e la velocità.
Resta la testa. Qui entra in gioco lo studio regolare quello che ci permette di esprimere quello che abbiamo dentro, quello che da voce ai nostri sentimenti, quello che fà la differenza tra una miriade di note suonate velocemente e quelle due note che ti arrivano dentro e lasciano il segno.
Cosa si dovrebbe studiare per essere un musicista completo?
Anni fa quando iniziai a studiare chitarra jazz il mio maestro mi diede una lista apparentemente utopistica,ma che è indispensabile per avere una conoscenza musicale a 360°, che voglio condividere con voi:
Scale maggiori, minori armoniche, minori melodiche, complete dei relativi modi in 5 posizioni sulla tastiera ed in 12 tonalità.
Scale diminuite, esatonali in 12 tonalità.
Triadi maggiori e minori in 5 posizioni per 12 tonalità.
Arpeggi a 4 voci: M7, m7, dom7, m7(b5), dim7, m/M7, M7(b5), in 5 posizioni per 12 tonalità.
Armonizzazione delle scale maggiori, minori armoniche e melodiche sullo strumento.
Tecnica del plettro ( i vari modi di utilizzarlo).
Blues & rhythm change in 12 tonalità.
Pratica del walkin'bass.
Lettura.
Accordi di settima da imparare delle diverse famiglie in 5 posizioni e nelle 12 tonalità.
Accordi da sviluppare con le tecniche di voice leading, chord scale, inner voice e quartal harmony.
Ear training e trascrizioni.
Uso dei diversi cromatismi.
Intervalli nelle diverse forme per 12 tonalità
Impiego della creatività nell'improvvisazione e composizione.
Creazione di un repertorio che si ampia costantemente con l'aggiunta di nuovi brani.
A tutto questo bisogna aggiungere tanta pazienza e passione.